Il trauma minore è una condizione in cui il soggetto ha subìto una lesione di lievi entità. Gli accessi annui sono elevati e la percentuale maggiore è costituita dai codici verdi e bianchi. Il mio interesse è focalizzato su questi traumi minori che giungono in dea in ambulanza provvisti di mezzi di immobilizzazione, come da protocollo extraospedaliero. A causa dell'elevata attesa, dovuta all'alto afflusso di pazienti al pronto soccorso e agli effetti collaterali, dovuti ai mezzi di immobilizzazione, risulta necessario valutare i traumi minori con maggiore precisione. I mezzi di immobilizzazione sono un ottimo presidio per salvaguardare in toto la colonna vertebrale ma recenti studi hanno messo in luce i potenziali effetti dannosi della prolungata applicazione. In presenza di segni e sintomi riconducibili a lesione spinale è necessario adottare il massimo della cautela e non rimuovere alcun dispositivo, in caso contrario si può valutare la possibilità di rimuovere i presidi di immobilizzazione. Non bisogna dimenticare che l'assenza di segni e sintomi non è sufficiente ad escludere con certezza la presenza di una lesione del rachide, in questo caso possono venire in nostro aiuto altri dati a supportare le nostre future scelte come: la cinetica, la valutazione neurologica, la compliance del paziente, ecc. Se rimane il dubbio sui segni e sintomi riconducibili a lesione spinale è necessario adottare il massimo della cautela e non rimuovere i presidi di immobilizzazione. La flow chart, riportata nell'elaborato, può essere un valido strumento per individuare quei parametri indispensabili per escludere il danno al rachide. La rapidità di utilizzo e la non necessità di reperire nuovi dati sono le caratteristiche alle quali mi sono ispirato per creare questo diagramma di flusso.

Il trauma minore in D.E.A.: i mezzi di soccorso, l'infermiere di triage e i sistemi di immobilizzazione

SALUTA, ANDREA
2011/2012

Abstract

Il trauma minore è una condizione in cui il soggetto ha subìto una lesione di lievi entità. Gli accessi annui sono elevati e la percentuale maggiore è costituita dai codici verdi e bianchi. Il mio interesse è focalizzato su questi traumi minori che giungono in dea in ambulanza provvisti di mezzi di immobilizzazione, come da protocollo extraospedaliero. A causa dell'elevata attesa, dovuta all'alto afflusso di pazienti al pronto soccorso e agli effetti collaterali, dovuti ai mezzi di immobilizzazione, risulta necessario valutare i traumi minori con maggiore precisione. I mezzi di immobilizzazione sono un ottimo presidio per salvaguardare in toto la colonna vertebrale ma recenti studi hanno messo in luce i potenziali effetti dannosi della prolungata applicazione. In presenza di segni e sintomi riconducibili a lesione spinale è necessario adottare il massimo della cautela e non rimuovere alcun dispositivo, in caso contrario si può valutare la possibilità di rimuovere i presidi di immobilizzazione. Non bisogna dimenticare che l'assenza di segni e sintomi non è sufficiente ad escludere con certezza la presenza di una lesione del rachide, in questo caso possono venire in nostro aiuto altri dati a supportare le nostre future scelte come: la cinetica, la valutazione neurologica, la compliance del paziente, ecc. Se rimane il dubbio sui segni e sintomi riconducibili a lesione spinale è necessario adottare il massimo della cautela e non rimuovere i presidi di immobilizzazione. La flow chart, riportata nell'elaborato, può essere un valido strumento per individuare quei parametri indispensabili per escludere il danno al rachide. La rapidità di utilizzo e la non necessità di reperire nuovi dati sono le caratteristiche alle quali mi sono ispirato per creare questo diagramma di flusso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/119058