Fin dalle prime costruzioni negli anni sessanta, le centrali nucleari in Italia sono state oggetto di discussione tra la popolazione. Il referendum del 1987 sancì la chiusura delle centrali, ma nelgli anni 2000 il dibattito si è riaperto dopo l'impennata dei prezzi di gas naturale e petrolio. I referendum del 2011 hanno stabilito l'abrogazione delle norme che consentivano la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. Un confronto tra vantaggi e svanataggi dell'utilizzo del nucleare in Italia evidenzia alcuni problemi: l'inquinamento e lo smaltimento delle scorie radioattive, la sicurezza delle centrali, l'ubicazione dei reattori, la presenza di infiltrazioni mafiose e la costante dipendenza dalle altre fonti di energia. La situazione mondiale non è comunque migliore, in quanto vi sono anche stati molti incidenti nucleari, come ad esempio quelli di Chernobyl e Fukushima.
L'Italia e l'energia nucleare: un dibattito continuo
RIMOLA, GIUSEPPE
2011/2012
Abstract
Fin dalle prime costruzioni negli anni sessanta, le centrali nucleari in Italia sono state oggetto di discussione tra la popolazione. Il referendum del 1987 sancì la chiusura delle centrali, ma nelgli anni 2000 il dibattito si è riaperto dopo l'impennata dei prezzi di gas naturale e petrolio. I referendum del 2011 hanno stabilito l'abrogazione delle norme che consentivano la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. Un confronto tra vantaggi e svanataggi dell'utilizzo del nucleare in Italia evidenzia alcuni problemi: l'inquinamento e lo smaltimento delle scorie radioattive, la sicurezza delle centrali, l'ubicazione dei reattori, la presenza di infiltrazioni mafiose e la costante dipendenza dalle altre fonti di energia. La situazione mondiale non è comunque migliore, in quanto vi sono anche stati molti incidenti nucleari, come ad esempio quelli di Chernobyl e Fukushima.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/118985