Is now well-established that nature can positively influence the psychological welfare of a human being. Scientific researches have highlighted how the presence of plants, and the active (gardening, orthotherapy,phyisical recovery) or passive (observation) use of them inside healthcare facilities can facilitate a more rapid recovery process. The concept of regenerative potential, in fact, expresses the environmental capability to encourage the recovery from a stressing situation or from a mental fatigue. The benefits of nature can be seen on the physiological aspect: many researches (Cooper Mrcus, 1995; Ulrich 2002) have shown how the direct and indirect contact with nature can bring to a stress reduction, an improvement in humor and an awakening of senses. The healing garden is especially created to increase the nature benefits towards the human beings (Senes, 2015) and the "Theory of supportive garden design" of Roger Ulrich, can be considered as a series of guidelines for the design of it inside the hospital areas. According to Ulrich in order to make the garden reach its maximum therapeutical potential, it has to create opportunities for physical movement and exercise, provide opportinities to seek privacy, to make people experience a sense of control and encourage people to experience social support. Other foundamental gudelines include visibility, accessibility, familiarity, quiet, comfort and unambiguosly positive art. Healing gardens can then be divided into subcategiories, according to the function they have and the activity they offer: horticoltural therapy garden, restorative garden, enabling garden and therapeutical garden. The last one follows different designs according to the illness of the users. Healing gardens, even more than other kind of gardens, have the duty of receiving an attentive and continuous maintenance, that flows into an important investment of money. If they are intended only as amenity, they will be hardly included as a part of the healthcare system. Is then necessary provide further evidence of the therapeutic importance of these gardens, in order to allocate resources and give priority to nature.
Che la natura sia in grado di influenzare positivamente il benessere psicologico di una persona, è concetto ormai assodato. La ricerca scientifica ha sottolineato come la presenza del ¿verde¿ all'interno delle strutture di cura e la sua fruizione attiva (giardinaggio, ortoterapia, riabilitazione fisica) o passiva (osservazione) possa favorire un più rapido processo di guarigione; infatti il concetto di potenziale rigenerativo esprime la capacità dell'ambiente di favorire la ripresa da uno stress o da una fatica mentale. I benefici della natura si possono notare sul piano fisiologico: numerose ricerche (Cooper Marcus, 1995; Ulrich 2002) hanno dimostrato come il contatto diretto o indiretto con la natura sia in grado, ad esempio, di ridurre lo stress, di migliorare l'umore, e di risvegliare i sensi. L'healing garden è un giardino appositamente creato per incrementare i benefici che la natura esercita nei confronti dell'uomo (Senes, 2015) e la teoria di Roger Ulrich ¿Theory of supportive garden design¿ può essere considerata come un insieme di linee guida per la progettazione di questo all'interno di aree ospedaliere. Secondo lo studioso un giardino, affinché raggiunga il suo massimo potenziale terapeutico, deve creare opportunità per il movimento fisico, opportunità di trovare privacy e di provare un senso di controllo e deve incoraggiare le persone a sperimentare il supporto sociale; altri caratteri fondamentali sono poi la visibilità, l'accessibilità, la familiarità, la calma, il comfort e l'arte inequivocabilmente positiva. Gli healing gardens possono poi essere suddivisi in sottocategorie, a seconda della funzione e delle attività che prevedono: ci sono giardini per la terapia orticolturale, giardini di meditazione, giardini abilitativi e giardini terapeutici, che seguono linee di progettazione differenti a seconda della malattia dei fruitori. I giardini terapeutici, ancor di più di qualunque altra tipologia di giardini, hanno l'obbligo di ricevere un'accurata e costante manutenzione, che si traduce in un notevole investimento di denaro; se concepiti solo come amenità, difficilmente potranno essere inseriti come ingranaggio del sistema sanitario. È dunque necessario fornire ulteriori prove della valenza terapeutica di questi giardini, in modo tale da assegnare risorse e priorità al ¿verde¿.
Healing garden: il giardino come strumento di guarigione
NARDELLI, MARTINA
2015/2016
Abstract
Che la natura sia in grado di influenzare positivamente il benessere psicologico di una persona, è concetto ormai assodato. La ricerca scientifica ha sottolineato come la presenza del ¿verde¿ all'interno delle strutture di cura e la sua fruizione attiva (giardinaggio, ortoterapia, riabilitazione fisica) o passiva (osservazione) possa favorire un più rapido processo di guarigione; infatti il concetto di potenziale rigenerativo esprime la capacità dell'ambiente di favorire la ripresa da uno stress o da una fatica mentale. I benefici della natura si possono notare sul piano fisiologico: numerose ricerche (Cooper Marcus, 1995; Ulrich 2002) hanno dimostrato come il contatto diretto o indiretto con la natura sia in grado, ad esempio, di ridurre lo stress, di migliorare l'umore, e di risvegliare i sensi. L'healing garden è un giardino appositamente creato per incrementare i benefici che la natura esercita nei confronti dell'uomo (Senes, 2015) e la teoria di Roger Ulrich ¿Theory of supportive garden design¿ può essere considerata come un insieme di linee guida per la progettazione di questo all'interno di aree ospedaliere. Secondo lo studioso un giardino, affinché raggiunga il suo massimo potenziale terapeutico, deve creare opportunità per il movimento fisico, opportunità di trovare privacy e di provare un senso di controllo e deve incoraggiare le persone a sperimentare il supporto sociale; altri caratteri fondamentali sono poi la visibilità, l'accessibilità, la familiarità, la calma, il comfort e l'arte inequivocabilmente positiva. Gli healing gardens possono poi essere suddivisi in sottocategorie, a seconda della funzione e delle attività che prevedono: ci sono giardini per la terapia orticolturale, giardini di meditazione, giardini abilitativi e giardini terapeutici, che seguono linee di progettazione differenti a seconda della malattia dei fruitori. I giardini terapeutici, ancor di più di qualunque altra tipologia di giardini, hanno l'obbligo di ricevere un'accurata e costante manutenzione, che si traduce in un notevole investimento di denaro; se concepiti solo come amenità, difficilmente potranno essere inseriti come ingranaggio del sistema sanitario. È dunque necessario fornire ulteriori prove della valenza terapeutica di questi giardini, in modo tale da assegnare risorse e priorità al ¿verde¿.File | Dimensione | Formato | |
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