Alfalfa is a good opportunity for face the increase and the volatily of market of soybean meal, and decrease and stabilize the protein cost for farm livestock, in particular for dairy cows. Alfalfa should be managed in an optimal way in order to be well integrated farm rotation and in the daily ration fed to the animals. To efficiently manage this crop and provide a good product to animals, it is essential to optimize the conservation process, starting from harvesting till the feed-out phase. Because this plant contains most of the proteins and digestible elements in the leaves, it is necessary to minimize the losses during harvesting and storage phases. This point is a strongly limiting aspect of the traditional haymaking, which provides too many mechanical operations and too much time in which the fodder is exposed to dry matter (DM) losses as a result of unfavorable atmospheric conditions during drying in the field. Artificial haymaking and ensiling are two alternatives to traditional haymaking that can help farmers in produce home-grown protein forages. Silage technique is able to optimize the harvesting process and inprove forage quality throught early cuts. The reduction of 20% of DM harvested annually is justified by the greater quality harvested. The low amount of fermentable sugars of alfalfa makes difficult the dominating of the lactic acid fermentation, therefore a wilting period is necessary to avoid negative butyric acid fermentation. For this goal the forage must be wilted till a DM content from 40 to 65%. The choice to conserve forage in round bales or in buker silo depends on the daily consumption of silage by the whole herd. The bales are more suitable for small and medium-sized farms, while for large farms it is convenient silage in buker silos as long as it is possible to maintain a daily feed-out rate of at least 15 cm in winter and at least 25 cm in the summer.
L'erba medica è un'ottima soluzione per poter affrontare l'aumento e l'instabilità del prezzo della soia sul mercato, e quindi ridurre e stabilizzare il costo della proteina per un'azienda zootecnica, in particolare negli allevamenti di vacche da latte. L'erba medica va gestita in modo ottimale per poter essere ben integrata nella rotazione aziendale e nella razione giornaliera somministrata agli animali. Per gestire in modo efficiente questa coltura e fornire un buon prodotto agli animali è fondamentale ottimizzare la conservazione, partendo già dal momento di raccolta. Siccome questa pianta contiene la parte maggior parte delle proteine e di elementi digeribili nelle foglie, è necessario durante le fasi di raccolta e conservazione ridurre al massimo le perdite di queste. Questo punto è un aspetto fortemente limitante della fienagione tradizionale, la quale prevede troppe operazioni meccaniche e troppo tempo in cui il foraggio è esposto a perdite di sostanza secca a seguito delle condizioni atmosferiche durante l'essiccazione in campo. La fienagione in due tempi e l'insilamento sono due tecniche alternative alla fienagione in campo che possono risolvere l'inconveniente delle elevate perdite di energia e proteina del foraggio. Con la tecnica dell'insilamento si riesce ad ottimizzare la raccolta perché si possono effettuare tagli in stadi più precoci e quindi con digeribilità più elevata e soprattutto con un più alto contenuto proteico. La riduzione del 20% della sostanza secca raccolta annualmente che si ha effettuando tagli precoci più giovani per questo tipo di conservazione, è ampiamente giustificata dalla maggior qualità portata alla bocca dell'animale. La bassa quantità di zuccheri fermentescibili presenti all'interno di questa coltura comporta una difficoltà nel dominare della fermentazione lattica, la quale viene favorita da un pre-appassimento in campo per portare il contenuto di sostanza secca tra il 40 e il 65%. Infatti se l'erba medica non viene preappassita, esiste il foraggio, esiste la possibilità di una dominanza della fermentazione butirrica ad opera dei clostridi saccarolitici che danneggerebbero irrimediabilmente l'insilato. La scelta dello stoccaggio del foraggio in rotoballe fasciate o in trincea dipende dal consumo giornaliero di insilato da parte della mandria aziendale nel suo complesso. Le rotoballe sono più adatte per le piccole e medie aziende, mentre per le grandi aziende è conveniente l'insilato in trincea purché si riescano a mantenere avanzamenti giornalieri di almeno 15 cm in inverno e almeno 25 cm in estate.
Valorizzazione dell'erba medica attraverso l'insilamento come fonte di proteina aziendale
RAINERO, GIORGIO
2015/2016
Abstract
L'erba medica è un'ottima soluzione per poter affrontare l'aumento e l'instabilità del prezzo della soia sul mercato, e quindi ridurre e stabilizzare il costo della proteina per un'azienda zootecnica, in particolare negli allevamenti di vacche da latte. L'erba medica va gestita in modo ottimale per poter essere ben integrata nella rotazione aziendale e nella razione giornaliera somministrata agli animali. Per gestire in modo efficiente questa coltura e fornire un buon prodotto agli animali è fondamentale ottimizzare la conservazione, partendo già dal momento di raccolta. Siccome questa pianta contiene la parte maggior parte delle proteine e di elementi digeribili nelle foglie, è necessario durante le fasi di raccolta e conservazione ridurre al massimo le perdite di queste. Questo punto è un aspetto fortemente limitante della fienagione tradizionale, la quale prevede troppe operazioni meccaniche e troppo tempo in cui il foraggio è esposto a perdite di sostanza secca a seguito delle condizioni atmosferiche durante l'essiccazione in campo. La fienagione in due tempi e l'insilamento sono due tecniche alternative alla fienagione in campo che possono risolvere l'inconveniente delle elevate perdite di energia e proteina del foraggio. Con la tecnica dell'insilamento si riesce ad ottimizzare la raccolta perché si possono effettuare tagli in stadi più precoci e quindi con digeribilità più elevata e soprattutto con un più alto contenuto proteico. La riduzione del 20% della sostanza secca raccolta annualmente che si ha effettuando tagli precoci più giovani per questo tipo di conservazione, è ampiamente giustificata dalla maggior qualità portata alla bocca dell'animale. La bassa quantità di zuccheri fermentescibili presenti all'interno di questa coltura comporta una difficoltà nel dominare della fermentazione lattica, la quale viene favorita da un pre-appassimento in campo per portare il contenuto di sostanza secca tra il 40 e il 65%. Infatti se l'erba medica non viene preappassita, esiste il foraggio, esiste la possibilità di una dominanza della fermentazione butirrica ad opera dei clostridi saccarolitici che danneggerebbero irrimediabilmente l'insilato. La scelta dello stoccaggio del foraggio in rotoballe fasciate o in trincea dipende dal consumo giornaliero di insilato da parte della mandria aziendale nel suo complesso. Le rotoballe sono più adatte per le piccole e medie aziende, mentre per le grandi aziende è conveniente l'insilato in trincea purché si riescano a mantenere avanzamenti giornalieri di almeno 15 cm in inverno e almeno 25 cm in estate.File | Dimensione | Formato | |
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