La passione per l'arte e i beni culturali, unita a una forte propensione personale verso l'internazionalità, mi portano all'elaborazione di questa tesi. Data l'era della globalizzazione in cui viviamo, una crescente esigenza di protezione e valorizzazione del patrimonio culturale a livello mondiale è indispensabile. Grandi risultati sono stati ottenuti da quando è stata codificata la prima definizione di beni culturali nel 1954, in occasione della stesura, a l'Aja, della Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato. Nel mio lavoro illustrerò l'importante evoluzione della disciplina normativa a tutela del patrimonio culturale in ambito internazionale, la cui ultima conquista è stata realizzata proprio recentemente. Il 27 settembre 2016, infatti, condannando Al Mahdi per aver distrutto numerosi siti registrati dall' Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, le Scienze e la Cultura (UNESCO) come Patrimonio dell'Umanità a Timbuktu, la Corte Penale Internazionale emette una sentenza su un caso che passerà alla storia. È la prima volta che la Corte Penale Internazionale (CPI) pronuncia una sentenza di condanna per un tale crimine; per questo motivo ho deciso di inserire l'analisi del detto processo nella parte centrale della mia dissertazione. Ho focalizzato altresì l'attenzione sulle più importanti convenzioni in materia di patrimonio dell'umanità e sul lavoro che svolge l'UNESCO.
Diritto internazionale e tutela del patrimonio culturale mondiale: il caso Al Mahdi.
MARCELLI, GIULIA
2015/2016
Abstract
La passione per l'arte e i beni culturali, unita a una forte propensione personale verso l'internazionalità, mi portano all'elaborazione di questa tesi. Data l'era della globalizzazione in cui viviamo, una crescente esigenza di protezione e valorizzazione del patrimonio culturale a livello mondiale è indispensabile. Grandi risultati sono stati ottenuti da quando è stata codificata la prima definizione di beni culturali nel 1954, in occasione della stesura, a l'Aja, della Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato. Nel mio lavoro illustrerò l'importante evoluzione della disciplina normativa a tutela del patrimonio culturale in ambito internazionale, la cui ultima conquista è stata realizzata proprio recentemente. Il 27 settembre 2016, infatti, condannando Al Mahdi per aver distrutto numerosi siti registrati dall' Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, le Scienze e la Cultura (UNESCO) come Patrimonio dell'Umanità a Timbuktu, la Corte Penale Internazionale emette una sentenza su un caso che passerà alla storia. È la prima volta che la Corte Penale Internazionale (CPI) pronuncia una sentenza di condanna per un tale crimine; per questo motivo ho deciso di inserire l'analisi del detto processo nella parte centrale della mia dissertazione. Ho focalizzato altresì l'attenzione sulle più importanti convenzioni in materia di patrimonio dell'umanità e sul lavoro che svolge l'UNESCO.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/118968