Exotic or alien insects are species that are not native to a specific location. When they establish outside their area of origin, they can spread causing damage to the environment. This topic has become really important since trade and transportation have increased, starting from the beginning of the nineteenth century. In particular, Italy is exposed to accidental introduction of alien insects because of its climate and central position in the Mediterranean area. To face this problem phytosanitary organizations originated in Europe (EPPO, IUCN), with the task to monitor the species which risk to be introduced and to start control actions. Many exotic species established in Italy threatening the agriculture and forestry environment, and Tuta absoluta (Meyrick), Anoplophora chinensis Thomson and A. glabripennis (Moltschulsky), Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) and Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu are among the most important examples. In particular, in 2009 Drosophila suzukii Matsumura was reported in Italy causing damage on small fruit and tree fruit crops. This dipteran invaded many Italian regions, and the ones where the pest is not present yet are considered with a high risk of spread, mainly due to the presence of the host plants and to mild temperatures. This species is very similar to the closely related D. melanogaster Meigen. The adult male can be easily recognized for its black spot on the front border of the wings corresponding to the first veining; female presents a large and serrated ovipositor used to penetrate the skin of soft-skinned fruit and lay eggs. The main host plants are blueberries, blackberries, raspberries, strawberries, cherry trees, peach trees, plum trees, figue trees, kiwi trees, persimon trees, apple and pear trees. This dipteran is a dangerous pest because it attacks healthy ripening fruit, creating a small puncture on the fruit surface. Consequently, the flesh turns brown and soft with sunken areas providing an entry site for infection by secondary fungal and bacterial pathogens. D. suzukii's control strategies are really difficult to be planned because of its high fecundity, rapid developmental rate, and because it attacks ripening fruits. An integrated pest management has to be preferred since the use of active ingredients needs to carefully respect interval times before harvesting.

Gli insetti che non sono nativi di un ecosistema sono definiti esotici o alloctoni. Quando questi si insediano in areali diversi da quelli di origine possono causare gravi squilibri di diversa natura, alterando gli ecosistemi colpiti. Questa tematica è diventata di fondamentale importanza da quando si sono intensificati commerci e trasporti, a partire dagli inizi del novecento. L'Italia per la sua posizione centrale nel Mediterraneo e per le sue condizioni climatiche è fortemente soggetta ad accidentali introduzioni di insetti esotici. Per far fronte a questo problema sono nate in Europa varie organizzazioni fitosanitarie (EPPO, IUCN) che hanno il compito di monitorare le specie a rischio di introduzione ed avviare eventuali azioni di contenimento. Le specie esotiche che si sono insediate in Italia sono molteplici e causano gravi danni in ambiente agrario, forestale e urbano. Tra gli esempi più rilevanti possiamo citare: Tuta absoluta (Meyrick), Anoplophora chinensis Thomson e A. glabripennis (Moltschulsky), Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) e Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu. In particolare, in Italia nel comparto agrario a partire dal 2009 sono stati riscontrati numerosi problemi causati da Drosophila suzukii Matsumura che ha determinato gravi danni a fruttiferi maggiori e piccoli frutti. Questo dittero, in Italia, ha un areale di distribuzione molto ampio che comprende numerose regioni e quelle tuttora non ancora colonizzate sono comunque considerate a rischio di diffusione in quanto presentano colture sensibili e temperature miti. D. suzukii presenta caratteristiche simili al più noto moscerino comune della frutta, D. melanogaster Meigen. Gli adulti misurano 2-3 mm di lunghezza e risultano riconoscibili grazie ad alcuni caratteri morfologici. Il maschio adulto è facilmente identificabile poiché dotato di una macchia nera sul bordo anteriore delle ali in corrispondenza della prima venatura; le femmine invece presentano l'ovopositore serrato e sclerificato, dotato di una serie di forti denti, con la quale l'insetto è in grado di recidere l'epicarpo di frutti maturi permettendo così di inserire le uova direttamente nella polpa. Le principali piante ospiti sono: mirtillo, mora, lampone, fragola, ciliegio, pesco, susino, fico, vite, actinidia, kaki, melo e pero. La preferenza ad infestare frutti integri e la poca tolleranza degli stessi verso questi attacchi a partire dall'invaiatura, rende questa specie un fitofago molto temibile. Il danno causato si presenta con una ferita sull'epicarpo dovuta all'attività dell'ovopositore, in seguito la larva si sviluppa determinando un progressivo rammollimento della polpa, seguito in alcuni casi dallo sviluppo di marciumi o muffe. Il controllo di D. suzukii è molto complesso a causa dell'elevata fecondità, del rapido ciclo di sviluppo e dal fatto che le popolazioni sono presenti sulle colture quando i frutti sono in fase di maturazione. Vista la necessità di rispettare attentamente i tempi di carenza, in caso di ricorso agli agrofarmaci è pertanto preferibile un contenimento del fitofago tramite programmi di lotta integrata.

Il dittero esotico Drosophila suzukii Matsumura

BORRI, GIACOMO
2015/2016

Abstract

Gli insetti che non sono nativi di un ecosistema sono definiti esotici o alloctoni. Quando questi si insediano in areali diversi da quelli di origine possono causare gravi squilibri di diversa natura, alterando gli ecosistemi colpiti. Questa tematica è diventata di fondamentale importanza da quando si sono intensificati commerci e trasporti, a partire dagli inizi del novecento. L'Italia per la sua posizione centrale nel Mediterraneo e per le sue condizioni climatiche è fortemente soggetta ad accidentali introduzioni di insetti esotici. Per far fronte a questo problema sono nate in Europa varie organizzazioni fitosanitarie (EPPO, IUCN) che hanno il compito di monitorare le specie a rischio di introduzione ed avviare eventuali azioni di contenimento. Le specie esotiche che si sono insediate in Italia sono molteplici e causano gravi danni in ambiente agrario, forestale e urbano. Tra gli esempi più rilevanti possiamo citare: Tuta absoluta (Meyrick), Anoplophora chinensis Thomson e A. glabripennis (Moltschulsky), Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) e Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu. In particolare, in Italia nel comparto agrario a partire dal 2009 sono stati riscontrati numerosi problemi causati da Drosophila suzukii Matsumura che ha determinato gravi danni a fruttiferi maggiori e piccoli frutti. Questo dittero, in Italia, ha un areale di distribuzione molto ampio che comprende numerose regioni e quelle tuttora non ancora colonizzate sono comunque considerate a rischio di diffusione in quanto presentano colture sensibili e temperature miti. D. suzukii presenta caratteristiche simili al più noto moscerino comune della frutta, D. melanogaster Meigen. Gli adulti misurano 2-3 mm di lunghezza e risultano riconoscibili grazie ad alcuni caratteri morfologici. Il maschio adulto è facilmente identificabile poiché dotato di una macchia nera sul bordo anteriore delle ali in corrispondenza della prima venatura; le femmine invece presentano l'ovopositore serrato e sclerificato, dotato di una serie di forti denti, con la quale l'insetto è in grado di recidere l'epicarpo di frutti maturi permettendo così di inserire le uova direttamente nella polpa. Le principali piante ospiti sono: mirtillo, mora, lampone, fragola, ciliegio, pesco, susino, fico, vite, actinidia, kaki, melo e pero. La preferenza ad infestare frutti integri e la poca tolleranza degli stessi verso questi attacchi a partire dall'invaiatura, rende questa specie un fitofago molto temibile. Il danno causato si presenta con una ferita sull'epicarpo dovuta all'attività dell'ovopositore, in seguito la larva si sviluppa determinando un progressivo rammollimento della polpa, seguito in alcuni casi dallo sviluppo di marciumi o muffe. Il controllo di D. suzukii è molto complesso a causa dell'elevata fecondità, del rapido ciclo di sviluppo e dal fatto che le popolazioni sono presenti sulle colture quando i frutti sono in fase di maturazione. Vista la necessità di rispettare attentamente i tempi di carenza, in caso di ricorso agli agrofarmaci è pertanto preferibile un contenimento del fitofago tramite programmi di lotta integrata.
ITA
Exotic or alien insects are species that are not native to a specific location. When they establish outside their area of origin, they can spread causing damage to the environment. This topic has become really important since trade and transportation have increased, starting from the beginning of the nineteenth century. In particular, Italy is exposed to accidental introduction of alien insects because of its climate and central position in the Mediterranean area. To face this problem phytosanitary organizations originated in Europe (EPPO, IUCN), with the task to monitor the species which risk to be introduced and to start control actions. Many exotic species established in Italy threatening the agriculture and forestry environment, and Tuta absoluta (Meyrick), Anoplophora chinensis Thomson and A. glabripennis (Moltschulsky), Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) and Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu are among the most important examples. In particular, in 2009 Drosophila suzukii Matsumura was reported in Italy causing damage on small fruit and tree fruit crops. This dipteran invaded many Italian regions, and the ones where the pest is not present yet are considered with a high risk of spread, mainly due to the presence of the host plants and to mild temperatures. This species is very similar to the closely related D. melanogaster Meigen. The adult male can be easily recognized for its black spot on the front border of the wings corresponding to the first veining; female presents a large and serrated ovipositor used to penetrate the skin of soft-skinned fruit and lay eggs. The main host plants are blueberries, blackberries, raspberries, strawberries, cherry trees, peach trees, plum trees, figue trees, kiwi trees, persimon trees, apple and pear trees. This dipteran is a dangerous pest because it attacks healthy ripening fruit, creating a small puncture on the fruit surface. Consequently, the flesh turns brown and soft with sunken areas providing an entry site for infection by secondary fungal and bacterial pathogens. D. suzukii's control strategies are really difficult to be planned because of its high fecundity, rapid developmental rate, and because it attacks ripening fruits. An integrated pest management has to be preferred since the use of active ingredients needs to carefully respect interval times before harvesting.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/118948