L'intento della dissertazione è delineare il pensiero politico di d'Holbach, uno dei maggiori esponenti del materialismo settecentesco, con particolare attenzione ad alcune opere del barone, l'Essai sur les Préjugés, il Système social e l'Ethocratie. Tale analisi prenderà avvio da un breve confronto con Voltaire e Rousseau, confronto che permette di evidenziare alcuni dei nuclei cetrali del pensiero politico del barone: la critica ad ogni forma di pregiudizio e la negazione dell'esistenza di uno stato di natura antecedente allo stato civile. Denunciando la pericolosità di un'educazione affidata ai preti, poco interessati al benessere dei cittadini di uno Stato, d'Holbach sottolinea come la preoccupazione dei principi debba essere governare cittadini laboriosi e industriosi: solo liberati dai pregiudizi gli uomini possono essere utili ai propri concittadini. Per raggiungere tale obiettivo l'educazione deve essere affidata ai filosofi, vale a dire gli unici individui in grado di comprendere i moventi e le passioni che spingono l'uomo ad agire. Grazie alla grande umanità che li contraddistingue, i filosofi comprendono che l'uomo è spinto ad operare all'interno della società unicamente dal principio dell'utile e dell'interesse in vista di un unico fine: il raggiungimento della felicità individuale, la quale viene da d'Holbach intimamente connesso alla felicità collettiva. Solo con l'aiuto degli altri uomini, infatti, gli individui sono in grado di soddisfare i propri bisogni e sviluppare la ragione: l'uomo è quindi indispensabile all'uomo. Se in assenza della società l'uomo vive come un selvaggio privato delle proprie facoltà, è evidente come lo stato civile sia l'unico stato naturale dell'uomo. Accertato ciò, il problema cruciale riguarda quindi l'uomo in società. In ambito prettamente politico lo studio del barone d'Holbach si indirizza prevalentemente al problema della rappresentanza e delle leggi di cui ogni nazione deve dotarsi: ciò che ogni governo deve garantire è infatti un'unione di politica e di morale. Solo dando voce al popolo per mezzo dei rappresentanti è infatti possibile ristabilire il principio secondo cui depositario del potere civile è unicamente il corpo sociale nella sua totalità.

Il pensiero politico di d'Holbach

LUCERNA, MADDALENA
2011/2012

Abstract

L'intento della dissertazione è delineare il pensiero politico di d'Holbach, uno dei maggiori esponenti del materialismo settecentesco, con particolare attenzione ad alcune opere del barone, l'Essai sur les Préjugés, il Système social e l'Ethocratie. Tale analisi prenderà avvio da un breve confronto con Voltaire e Rousseau, confronto che permette di evidenziare alcuni dei nuclei cetrali del pensiero politico del barone: la critica ad ogni forma di pregiudizio e la negazione dell'esistenza di uno stato di natura antecedente allo stato civile. Denunciando la pericolosità di un'educazione affidata ai preti, poco interessati al benessere dei cittadini di uno Stato, d'Holbach sottolinea come la preoccupazione dei principi debba essere governare cittadini laboriosi e industriosi: solo liberati dai pregiudizi gli uomini possono essere utili ai propri concittadini. Per raggiungere tale obiettivo l'educazione deve essere affidata ai filosofi, vale a dire gli unici individui in grado di comprendere i moventi e le passioni che spingono l'uomo ad agire. Grazie alla grande umanità che li contraddistingue, i filosofi comprendono che l'uomo è spinto ad operare all'interno della società unicamente dal principio dell'utile e dell'interesse in vista di un unico fine: il raggiungimento della felicità individuale, la quale viene da d'Holbach intimamente connesso alla felicità collettiva. Solo con l'aiuto degli altri uomini, infatti, gli individui sono in grado di soddisfare i propri bisogni e sviluppare la ragione: l'uomo è quindi indispensabile all'uomo. Se in assenza della società l'uomo vive come un selvaggio privato delle proprie facoltà, è evidente come lo stato civile sia l'unico stato naturale dell'uomo. Accertato ciò, il problema cruciale riguarda quindi l'uomo in società. In ambito prettamente politico lo studio del barone d'Holbach si indirizza prevalentemente al problema della rappresentanza e delle leggi di cui ogni nazione deve dotarsi: ciò che ogni governo deve garantire è infatti un'unione di politica e di morale. Solo dando voce al popolo per mezzo dei rappresentanti è infatti possibile ristabilire il principio secondo cui depositario del potere civile è unicamente il corpo sociale nella sua totalità.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
702404_ilpensieropoliticodidholbach.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 508.66 kB
Formato Adobe PDF
508.66 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/118873