La maschera è un oggetto fondamentale per l'essere umano: la si trova quasi in tutte le civiltà e la pluralità dei suoi significati la rende un simbolo misterioso, di difficile definizione, che sfugge alla sistematizzazione. Tuttavia è possibile intravedere un filo conduttore che lega le varie manifestazioni della maschera: essa stabilisce una connessione tra due mondi, quello umano, che è controllabile, finito e tangibile, e quello non-umano, che invece non è controllabile e non è tangibile. La maschera è lo strumento di un contatto tra l'uomo e l'Altrove, il quale può rappresentare di volta in volta gli dei, il fato o gli spiriti. Per indagare meglio su tale funzione, il presente lavoro propone lo studio di un caso specifico in cui la maschera assume il ruolo di ponte tra due dimensioni, ovvero la festa Halloween. La storia di questa festa comincia con i Celti e con il loro Capodanno: fu poi importata in America dalle comunità irlandesi nel XIX secolo e in seguito fece ritorno in Europa, e in Italia, attraverso i canali di comunicazioni mediatiche. Oggi Halloween è una festa legata alla società dei consumi e l'uso del travestimento non fa riferimento alla volontà di stabilire una qualche connessione spirituale con un Altrove; eppure i suoi elementi principali (il legame con il mondo dei defunti, l'uso del travestimento, le zucche) trovano un precedente nella tradizione italiana e si rivelano essere antiche, tutt'altro che di importazione americana. L'uso della maschera durante la vigilia di Ognissanti aveva un tempo un preciso ruolo: quello di stabilire un contatto con i morti, i quali, per via del ruolo di margine che la festa rappresenta all'interno del calendario agricolo, sono creduti ritornare sulla terra proprio in questi giorni. Nonostante i cambiamenti subiti, la maschera di Halloween continua a possedere un significato nella misura in cui è ancora ponte tra due mondi, tra due realtà.

Dietro la maschera di Halloween. Un'indagine sull'uso del travestimento nella vigilia di Ognissanti.

TREGLIA, DORALICE
2015/2016

Abstract

La maschera è un oggetto fondamentale per l'essere umano: la si trova quasi in tutte le civiltà e la pluralità dei suoi significati la rende un simbolo misterioso, di difficile definizione, che sfugge alla sistematizzazione. Tuttavia è possibile intravedere un filo conduttore che lega le varie manifestazioni della maschera: essa stabilisce una connessione tra due mondi, quello umano, che è controllabile, finito e tangibile, e quello non-umano, che invece non è controllabile e non è tangibile. La maschera è lo strumento di un contatto tra l'uomo e l'Altrove, il quale può rappresentare di volta in volta gli dei, il fato o gli spiriti. Per indagare meglio su tale funzione, il presente lavoro propone lo studio di un caso specifico in cui la maschera assume il ruolo di ponte tra due dimensioni, ovvero la festa Halloween. La storia di questa festa comincia con i Celti e con il loro Capodanno: fu poi importata in America dalle comunità irlandesi nel XIX secolo e in seguito fece ritorno in Europa, e in Italia, attraverso i canali di comunicazioni mediatiche. Oggi Halloween è una festa legata alla società dei consumi e l'uso del travestimento non fa riferimento alla volontà di stabilire una qualche connessione spirituale con un Altrove; eppure i suoi elementi principali (il legame con il mondo dei defunti, l'uso del travestimento, le zucche) trovano un precedente nella tradizione italiana e si rivelano essere antiche, tutt'altro che di importazione americana. L'uso della maschera durante la vigilia di Ognissanti aveva un tempo un preciso ruolo: quello di stabilire un contatto con i morti, i quali, per via del ruolo di margine che la festa rappresenta all'interno del calendario agricolo, sono creduti ritornare sulla terra proprio in questi giorni. Nonostante i cambiamenti subiti, la maschera di Halloween continua a possedere un significato nella misura in cui è ancora ponte tra due mondi, tra due realtà.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/118730