Interessata da sempre nei miei studi e nella mia sfera personale a tutto ciò che appartiene al mondo orientale, ho pensato di affrontare un percorso di ricerca che vertesse sull'analisi di un argomento caratteristico in entrambe le lingue studiate nella mia carriera universitaria: il francese ed il giapponese. A tal proposito ho scelto di analizzare un'opera specifica di un autore contemporaneo francese, Paul Claudel, che nel suo soggiorno giapponese, ha sperimentato e scritto tutta una serie di componimenti ispirati alla tecnica di scrittura della poesia haiku. L'obiettivo primario di questa dissertazione, dunque, è quello di fornire un'analisi linguistica accurata al fine di mettere in evidenza le peculiarità lessicali e stilistiche del poema calligrafato in lingua giapponese e lingua francese. Dal punto di vista strutturale, questa dissertazione è divisa in tre capitoli. Il primo capitolo è dedicato alla presentazione generale dell'oggetto della mia ricerca: come il nuovo ¿fenomeno Giappone¿ venne percepito nel mondo culturale europeo, congiuntamente ad un'attenta analisi della poesia haikai e corredato infine da brevi cenni biografici dell'autore di riferimento. Nel secondo capitolo ho approfondito invece, la percezione che hanno avuto vari autori dello sviluppo del componimento haiku in Francia, anche attraverso l'analisi delle sue fasi salienti. Nello stesso capitolo mi sono soffermata invece sul fascino che il paese del Sol Levante ha esercitato su Claudel, soprattutto riguardo il tema della scrittura. Nel terzo ed ultimo capitolo ho analizzato diversi studi critici sull'importanza della calligrafia, sull'uso del pennello nell'atto di scrivere una poesia essenziale, cristallizzata in un attimo e libera da ogni costrizione linguistica, ma principalmente sul ruolo fondamentale svolto dalla teoria di Claudel sugli ¿idéogrammes occidentaux¿.
Incontro tra lingue e culture: Il Giappone di Paul Claudel in Cent phrases pour éventails
CLEVA, ALESSANDRA
2015/2016
Abstract
Interessata da sempre nei miei studi e nella mia sfera personale a tutto ciò che appartiene al mondo orientale, ho pensato di affrontare un percorso di ricerca che vertesse sull'analisi di un argomento caratteristico in entrambe le lingue studiate nella mia carriera universitaria: il francese ed il giapponese. A tal proposito ho scelto di analizzare un'opera specifica di un autore contemporaneo francese, Paul Claudel, che nel suo soggiorno giapponese, ha sperimentato e scritto tutta una serie di componimenti ispirati alla tecnica di scrittura della poesia haiku. L'obiettivo primario di questa dissertazione, dunque, è quello di fornire un'analisi linguistica accurata al fine di mettere in evidenza le peculiarità lessicali e stilistiche del poema calligrafato in lingua giapponese e lingua francese. Dal punto di vista strutturale, questa dissertazione è divisa in tre capitoli. Il primo capitolo è dedicato alla presentazione generale dell'oggetto della mia ricerca: come il nuovo ¿fenomeno Giappone¿ venne percepito nel mondo culturale europeo, congiuntamente ad un'attenta analisi della poesia haikai e corredato infine da brevi cenni biografici dell'autore di riferimento. Nel secondo capitolo ho approfondito invece, la percezione che hanno avuto vari autori dello sviluppo del componimento haiku in Francia, anche attraverso l'analisi delle sue fasi salienti. Nello stesso capitolo mi sono soffermata invece sul fascino che il paese del Sol Levante ha esercitato su Claudel, soprattutto riguardo il tema della scrittura. Nel terzo ed ultimo capitolo ho analizzato diversi studi critici sull'importanza della calligrafia, sull'uso del pennello nell'atto di scrivere una poesia essenziale, cristallizzata in un attimo e libera da ogni costrizione linguistica, ma principalmente sul ruolo fondamentale svolto dalla teoria di Claudel sugli ¿idéogrammes occidentaux¿.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/118671