I fondi del MUSLI: percorsi di letteratura «dalla terra al cielo» La tesi di laurea ha come oggetto gli scritti per l'infanzia di Rina Maria Pierazzi, scrittrice e conferenziera, nata ad Acqui il 27 agosto 1873 e morta a Cortona il 17 aprile 1962. Il contenuto della tesi vede l'analisi e la contestualizzazione di sei opere destinate ai fanciulli, una considerazione sull'attività della Pierazzi come direttrice della rivista «Cordelia» ed una riflessione su Dina Monet, possibile pseudonimo utilizzato dall'autrice. Dalla Terra al Cielo è la prima opera presa in esame: si tratta di una raccolta di fiabe neopositiviste edita da Paravia nel 1912 e dedicata ai bambini affinché possano trovarvi nozioni utili per la crescita. Nel primo testo, L'avventura del visconte Carbonio, narra il viaggio di un fanciullo, Carbonio appunto, che si allontana dalla casa paterna alla ricerca di una vita volta al piacere. Segue la storia di Folletto e Fiammetta, fratello e sorella che si rifiutano di compiere il loro dovere e partono, spinti dalla volontà di visitare il mondo intero. Fil d'Argento è invece il racconto del viaggio di una piccola sorgente attraverso monti e pianure fino a raggiungere il mare. Infine La sposa del principe Zefiro ha come protagonista Primavera che, invidiata dai fratelli, viene allontanata dalle mura domestiche e dal promesso sposo. Tutte e quattro le fiabe presentano quindi personaggi che compiono un viaggio di formazione, necessario per la loro maturazione e per la comprensione dei propri errori. Segue l'analisi di Prima del concerto e La guerra, due raccolte di testi definiti ¿commediole¿: si tratta infatti di brevi commedie, illustrate da Antonio Rubino, edite da Mondadori nella collana Bibliotechina de La Lampada rispettivamente nel 1914 e nel 1916. Malgrado rientrino sotto il titolo di ¿commedie¿, l'unico tratto rispettato del genere è il lieto fine: si tratta infatti testi lacrimevoli e di racconti ambientati nel clima bellico del periodo. La Signorina Robinson è, invece, un romanzo pubblicato dalla casa editrice Cappelli nel 1921, destinato a condannare l'esotismo all'interno della letteratura per ragazzi, con il richiamo parodico al celebre Robinson Crusoe. Per essere felici: norme di saper vivere è l'unico galateo scritto dalla Pierazzi, dedicato alle giovani donne affinché possano trovare la felicità attraverso l'arte di farsi amare. Gli ultimi due scritti presi in esame sono entrambi romanzi: Il cuore di Gioietta, appartenente al genere delle Pinocchiate, narra la storia di una bambola a cui è stato donato un cuore capace di provare emozioni; Gli amici di Fata Stella è invece un testo di propaganda fascista destinato a generare consensi tra i giovani. Lo studio procede con una presentazione generale della rivista «Cordelia» e con un'analisi delle rubriche presenti tra le pagine del periodico negli anni in cui la Pierazzi ne è stata direttrice, dal 1917 al 1942, anno dell'assorbimento da parte della rivista «La donna». Infine, l'ultima riflessione riguarda Dina Monet, nome che compare sulla copertina di Dalla Terra al Cielo insieme a quello di Lina Paris Merlo, pseudonimo della Pierazzi. Una ricerca bio-bibliografica sul nome della donna ha portato a ipotizzare l'esistenza di un secondo pseudonimo. La tesi presenta quindi quarant'anni di lavoro dell'autrice dedicati ai bambini, da lei definiti ¿il sorriso e l'ideale santo della vita¿.
I fondi del MUSLI: percorsi di letteratura "dalla terra al cielo"
MILANI, MICHELA
2011/2012
Abstract
I fondi del MUSLI: percorsi di letteratura «dalla terra al cielo» La tesi di laurea ha come oggetto gli scritti per l'infanzia di Rina Maria Pierazzi, scrittrice e conferenziera, nata ad Acqui il 27 agosto 1873 e morta a Cortona il 17 aprile 1962. Il contenuto della tesi vede l'analisi e la contestualizzazione di sei opere destinate ai fanciulli, una considerazione sull'attività della Pierazzi come direttrice della rivista «Cordelia» ed una riflessione su Dina Monet, possibile pseudonimo utilizzato dall'autrice. Dalla Terra al Cielo è la prima opera presa in esame: si tratta di una raccolta di fiabe neopositiviste edita da Paravia nel 1912 e dedicata ai bambini affinché possano trovarvi nozioni utili per la crescita. Nel primo testo, L'avventura del visconte Carbonio, narra il viaggio di un fanciullo, Carbonio appunto, che si allontana dalla casa paterna alla ricerca di una vita volta al piacere. Segue la storia di Folletto e Fiammetta, fratello e sorella che si rifiutano di compiere il loro dovere e partono, spinti dalla volontà di visitare il mondo intero. Fil d'Argento è invece il racconto del viaggio di una piccola sorgente attraverso monti e pianure fino a raggiungere il mare. Infine La sposa del principe Zefiro ha come protagonista Primavera che, invidiata dai fratelli, viene allontanata dalle mura domestiche e dal promesso sposo. Tutte e quattro le fiabe presentano quindi personaggi che compiono un viaggio di formazione, necessario per la loro maturazione e per la comprensione dei propri errori. Segue l'analisi di Prima del concerto e La guerra, due raccolte di testi definiti ¿commediole¿: si tratta infatti di brevi commedie, illustrate da Antonio Rubino, edite da Mondadori nella collana Bibliotechina de La Lampada rispettivamente nel 1914 e nel 1916. Malgrado rientrino sotto il titolo di ¿commedie¿, l'unico tratto rispettato del genere è il lieto fine: si tratta infatti testi lacrimevoli e di racconti ambientati nel clima bellico del periodo. La Signorina Robinson è, invece, un romanzo pubblicato dalla casa editrice Cappelli nel 1921, destinato a condannare l'esotismo all'interno della letteratura per ragazzi, con il richiamo parodico al celebre Robinson Crusoe. Per essere felici: norme di saper vivere è l'unico galateo scritto dalla Pierazzi, dedicato alle giovani donne affinché possano trovare la felicità attraverso l'arte di farsi amare. Gli ultimi due scritti presi in esame sono entrambi romanzi: Il cuore di Gioietta, appartenente al genere delle Pinocchiate, narra la storia di una bambola a cui è stato donato un cuore capace di provare emozioni; Gli amici di Fata Stella è invece un testo di propaganda fascista destinato a generare consensi tra i giovani. Lo studio procede con una presentazione generale della rivista «Cordelia» e con un'analisi delle rubriche presenti tra le pagine del periodico negli anni in cui la Pierazzi ne è stata direttrice, dal 1917 al 1942, anno dell'assorbimento da parte della rivista «La donna». Infine, l'ultima riflessione riguarda Dina Monet, nome che compare sulla copertina di Dalla Terra al Cielo insieme a quello di Lina Paris Merlo, pseudonimo della Pierazzi. Una ricerca bio-bibliografica sul nome della donna ha portato a ipotizzare l'esistenza di un secondo pseudonimo. La tesi presenta quindi quarant'anni di lavoro dell'autrice dedicati ai bambini, da lei definiti ¿il sorriso e l'ideale santo della vita¿.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/118617