A partire dal diciassettesimo secolo la diffusione del pensiero liberale è andata di pari passo con l'evoluzione delle civiltà occidentali, ragione per cui esso ha assunto diverse fisionomie sulla base dei diversi contesti nei quali si è sviluppato. Concentrandomi sull'aspetto filosofico, ho potuto analizzare diverse prospettive e diverse definizioni di liberalismo, quelle fondate sul giusnaturalismo e quelle più tarde, a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, fondate sullo storicismo e sull'utilitarismo. I valori però condivisi da tutti i filoni sviluppatisi di liberalismo sono la garanzia della persona, la tolleranza delle differenze culturali e di pensiero e la garanzia dei diritti di questa. Il liberalismo è la corrente di pensiero che caratterizza John Locke e la considerazione sul diritto e sullo Stato sono gli aspetti più significativi della sua filosofia, attraverso i quali si confronta con i cambiamenti politici della storia inglese. Questa riflessione è affidata ai due Trattati sul governo: il primo elaborato contro il pensiero di Robert Filmer, il secondo sviluppato con la funzione di esporre i capisaldi della sua teoria politica, arrivando a constatare come avvenga l'instaurazione del potere politico. Nel lavoro di tesi mi sono dedicata all'analisi delle due opere sopracitate per ricostruire il pensiero di Locke, insieme all'opera di Carlo Augusto Viano John Locke, dal razionalismo all'illuminismo, il quale analizza la filosofia di Locke dando rilievo al contesto culturale ove questi l'ha elaborata e maturata. Nel primo capitolo, dopo un'introduzione che prevede un'analisi del Secondo trattato sul governo, analizzo l'uomo allo stato di natura ed esplicare la linea che lo distingue dallo stato di guerra. L'individuo lockeano allo stato di natura è posto in paragone con quello hobbesiano dal momento che i lavori dei due filosofi si propongono, in egual misura, di giustificare due teorie politiche diametralmente opposte. Esplicato lo stato di natura e le caratteristiche dell'uomo in questa condizione, quale la sottomissione alla legge di natura e l'obbligatorietà di questa, vi è il passaggio alla società civile, che verte sul consenso. Il secondo capitolo è dedicato alla nozione di costituzionalismo lockeano, al patto di associazione tra gli individui e all'investitura del potere politico. Il cuore di questo capitolo è il consenso, inteso come libera associazione di individui razionali e potere della maggioranza. Sono analizzati, inoltre, i tre tipi di potere, tripartizione che rappresenta il fondamento del costituzionalismo lockeano e che fa sì che il potere politico non venga tramutato in potere arbitrario assoluto, forma di governo sostenuta da Hobbes e Filmer. I valori fondamentali del liberalismo, quali la tutela della proprietà privata, la libertà degli individui e la tolleranza religiosa, sono affrontati nell'ultimo capitolo. Le prime due sono strettamente collegate, siccome nell'inviolabilità della proprietà privata traspare il concetto di libertà individuale e garanzia dei propri interessi e diritti. La tolleranza religiosa lockeana è posta in contrapposizione alla visione hobbesiana di questa, dal momento che Locke insiste sull'irrazionalità dell'intolleranza, la cui analisi trova la propria conclusione nell'eccezioni che questa prevede.

Dallo stato di natura al liberalismo: un'analisi della teoria politica di John Locke

LEVIS, CAMILLA
2019/2020

Abstract

A partire dal diciassettesimo secolo la diffusione del pensiero liberale è andata di pari passo con l'evoluzione delle civiltà occidentali, ragione per cui esso ha assunto diverse fisionomie sulla base dei diversi contesti nei quali si è sviluppato. Concentrandomi sull'aspetto filosofico, ho potuto analizzare diverse prospettive e diverse definizioni di liberalismo, quelle fondate sul giusnaturalismo e quelle più tarde, a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, fondate sullo storicismo e sull'utilitarismo. I valori però condivisi da tutti i filoni sviluppatisi di liberalismo sono la garanzia della persona, la tolleranza delle differenze culturali e di pensiero e la garanzia dei diritti di questa. Il liberalismo è la corrente di pensiero che caratterizza John Locke e la considerazione sul diritto e sullo Stato sono gli aspetti più significativi della sua filosofia, attraverso i quali si confronta con i cambiamenti politici della storia inglese. Questa riflessione è affidata ai due Trattati sul governo: il primo elaborato contro il pensiero di Robert Filmer, il secondo sviluppato con la funzione di esporre i capisaldi della sua teoria politica, arrivando a constatare come avvenga l'instaurazione del potere politico. Nel lavoro di tesi mi sono dedicata all'analisi delle due opere sopracitate per ricostruire il pensiero di Locke, insieme all'opera di Carlo Augusto Viano John Locke, dal razionalismo all'illuminismo, il quale analizza la filosofia di Locke dando rilievo al contesto culturale ove questi l'ha elaborata e maturata. Nel primo capitolo, dopo un'introduzione che prevede un'analisi del Secondo trattato sul governo, analizzo l'uomo allo stato di natura ed esplicare la linea che lo distingue dallo stato di guerra. L'individuo lockeano allo stato di natura è posto in paragone con quello hobbesiano dal momento che i lavori dei due filosofi si propongono, in egual misura, di giustificare due teorie politiche diametralmente opposte. Esplicato lo stato di natura e le caratteristiche dell'uomo in questa condizione, quale la sottomissione alla legge di natura e l'obbligatorietà di questa, vi è il passaggio alla società civile, che verte sul consenso. Il secondo capitolo è dedicato alla nozione di costituzionalismo lockeano, al patto di associazione tra gli individui e all'investitura del potere politico. Il cuore di questo capitolo è il consenso, inteso come libera associazione di individui razionali e potere della maggioranza. Sono analizzati, inoltre, i tre tipi di potere, tripartizione che rappresenta il fondamento del costituzionalismo lockeano e che fa sì che il potere politico non venga tramutato in potere arbitrario assoluto, forma di governo sostenuta da Hobbes e Filmer. I valori fondamentali del liberalismo, quali la tutela della proprietà privata, la libertà degli individui e la tolleranza religiosa, sono affrontati nell'ultimo capitolo. Le prime due sono strettamente collegate, siccome nell'inviolabilità della proprietà privata traspare il concetto di libertà individuale e garanzia dei propri interessi e diritti. La tolleranza religiosa lockeana è posta in contrapposizione alla visione hobbesiana di questa, dal momento che Locke insiste sull'irrazionalità dell'intolleranza, la cui analisi trova la propria conclusione nell'eccezioni che questa prevede.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/118574