In questa tesi prenderò in esame l'universo poetico dell'autore argentino Julio Cortázar. Mi propongo di delineare le basi della poetica cortazariana partendo dalle origini, successivamente analizzerò due di quelli che considero i pilastri fondamentali dell'ideologia poetica di Cortázar: lo sguardo descolocado e la lotta contro la Gran Costumbre. Cortázar chiama Gran Costumbre l'insieme di tutte le costrizioni sociali e le abitudini che opprimono l'essere umano. Particolarmente cara all'autore è l'immagine della “casilla”, che egli punta a distruggere attraverso un atto di ribellione contro l'ordine e le imposizioni. Legato a questo processo di decostruzione e rivolta vi è però anche un inevitabile impulso vitale di ricreazione, come rappresentato dalla “teoria del tunnel”, che Cortázar stesso illustra nel saggio omonimo. Continuerò la mia analisi prendendo in esame anche il rapporto che la poesia di Cortázar intrattiene con gli altri generi letterari esplorati dall'autore argentino. Ho individuato in particolare una continuità tra alcuni racconti contenuti in Historias de cronopios y de famas e alcuni componimenti poetici. Questa riflessione mi porterà ad analizzare anche le “contaminazioni poetiche” presenti nei libri-almanacchi (ovvero delle miscellanee) di Cortázar, in particolare Último round (1969): questo discorso è incentrato invece sull'aspetto intersemiotico che ho trovato particolarmente interessante per concludere la riflessione sulla continuità nella sua produzione letteraria. Successivamente mi addentrerò nello specifico all'interno dell'aspetto tematico della poesia di Cortázar, tratterò in particolare il vasto tema dell'identità, analizzando gli aspetti generali e prendendo in esame alcuni componimenti rappresentativi. Inizialmente focalizzerò la mia attenzione sulla figura del poeta, in cui sono centrali le dichiarazioni letterarie del poeta inglese John Keats che Cortázar farà proprie e che espliciterà nel vasto studio affrontato in Imagen de John Keats (1996). Dopo aver delineato le caratteristiche del poeta “camaleón”, ovvero di quel tipo di poeta che non possiede una sola identità, ci possiamo spostare all'analisi successiva, incentrata sull'identità individuale. Per esplicitare la difficoltà di individuare la reale identità umana Cortázar fa uso di numerose immagini metaforiche all'interno di alcuni componimenti che ruotano intorno a questo tema, ovvero il volto, il nome e lo specchio. In seguito affronterò un discorso incentrato sull'identità nazionale, il quale è strettamente connesso all'impegno politico dell'autore argentino, presente in numerose poesie dal carattere fortemente critico. Da questa riflessione emerge anche l'ideologia personale di Cortázar, orientata su ideali rivoluzionari di sinistra, insieme al sostegno attivo della rivoluzione cubana. Infine, nel capitolo conclusivo mi soffermerò sull'analisi dello stile utilizzato da Cortázar all'interno delle sue poesie, in cui è centrale il gioco e la decostruzione linguistica che egli compie per liberare definitivamente la letteratura dalle sue caselle. Questo atto sovversivo parte dallo stravolgimento della sintassi per mezzo di giochi di parole, dell'infrazione di regole grammaticali e dell'invenzione di parole o addirittura di intere lingue, come ad esempio il “glíglico” del capitolo 68 di Rayuela, dell'umorismo, ma anche attraverso manipolazioni della consueta struttura testuale, come vedremo per esempio nella “poesia permutante”.

Tra rivoluzione e invenzione: itinerari nella poesia di Cortázar

GROSSI, ELEONORA ELSA
2019/2020

Abstract

In questa tesi prenderò in esame l'universo poetico dell'autore argentino Julio Cortázar. Mi propongo di delineare le basi della poetica cortazariana partendo dalle origini, successivamente analizzerò due di quelli che considero i pilastri fondamentali dell'ideologia poetica di Cortázar: lo sguardo descolocado e la lotta contro la Gran Costumbre. Cortázar chiama Gran Costumbre l'insieme di tutte le costrizioni sociali e le abitudini che opprimono l'essere umano. Particolarmente cara all'autore è l'immagine della “casilla”, che egli punta a distruggere attraverso un atto di ribellione contro l'ordine e le imposizioni. Legato a questo processo di decostruzione e rivolta vi è però anche un inevitabile impulso vitale di ricreazione, come rappresentato dalla “teoria del tunnel”, che Cortázar stesso illustra nel saggio omonimo. Continuerò la mia analisi prendendo in esame anche il rapporto che la poesia di Cortázar intrattiene con gli altri generi letterari esplorati dall'autore argentino. Ho individuato in particolare una continuità tra alcuni racconti contenuti in Historias de cronopios y de famas e alcuni componimenti poetici. Questa riflessione mi porterà ad analizzare anche le “contaminazioni poetiche” presenti nei libri-almanacchi (ovvero delle miscellanee) di Cortázar, in particolare Último round (1969): questo discorso è incentrato invece sull'aspetto intersemiotico che ho trovato particolarmente interessante per concludere la riflessione sulla continuità nella sua produzione letteraria. Successivamente mi addentrerò nello specifico all'interno dell'aspetto tematico della poesia di Cortázar, tratterò in particolare il vasto tema dell'identità, analizzando gli aspetti generali e prendendo in esame alcuni componimenti rappresentativi. Inizialmente focalizzerò la mia attenzione sulla figura del poeta, in cui sono centrali le dichiarazioni letterarie del poeta inglese John Keats che Cortázar farà proprie e che espliciterà nel vasto studio affrontato in Imagen de John Keats (1996). Dopo aver delineato le caratteristiche del poeta “camaleón”, ovvero di quel tipo di poeta che non possiede una sola identità, ci possiamo spostare all'analisi successiva, incentrata sull'identità individuale. Per esplicitare la difficoltà di individuare la reale identità umana Cortázar fa uso di numerose immagini metaforiche all'interno di alcuni componimenti che ruotano intorno a questo tema, ovvero il volto, il nome e lo specchio. In seguito affronterò un discorso incentrato sull'identità nazionale, il quale è strettamente connesso all'impegno politico dell'autore argentino, presente in numerose poesie dal carattere fortemente critico. Da questa riflessione emerge anche l'ideologia personale di Cortázar, orientata su ideali rivoluzionari di sinistra, insieme al sostegno attivo della rivoluzione cubana. Infine, nel capitolo conclusivo mi soffermerò sull'analisi dello stile utilizzato da Cortázar all'interno delle sue poesie, in cui è centrale il gioco e la decostruzione linguistica che egli compie per liberare definitivamente la letteratura dalle sue caselle. Questo atto sovversivo parte dallo stravolgimento della sintassi per mezzo di giochi di parole, dell'infrazione di regole grammaticali e dell'invenzione di parole o addirittura di intere lingue, come ad esempio il “glíglico” del capitolo 68 di Rayuela, dell'umorismo, ma anche attraverso manipolazioni della consueta struttura testuale, come vedremo per esempio nella “poesia permutante”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/118528