The lipoic acid (ALA) is a natural compound present in most prokaryotic and eukaryotic cells. In humans it is a constituent of several multi-enzymatic complex involved in the production of energy: in fact acts as a coenzyme in the Krebs cycle contributing to the splitting of the sugar for the production of ATP. It is synthesized by the body, but the capacity of synthesis decreases with age. For this reason it is important to take this substance with the diet, by the ingestion of foods that contain ALA, and with appropiate supplements. It is the most important antioxidants because it has the ability to regenerate itself and other antioxidants taking part to a particulare process called ¿the ricycling of antioxidants¿: in fact assuming lipoic acid is increase actually the levels of vitamin E, vitamin C, glutathione and coenzyme Q10. The ALA is able to maintain its power antioxidant both in the reduced form than in oxidized form, although the reduced form (DHLA) is the most active. ALA also breaks many of the rules on the behavior of the antioxidants themselves. It is a molecule extremely versatile because it is able to penetrate lipophilic and aqueous portions of the cell, improving greatly the ability to trap free radicals regardless of the type of tissue in which they are present. Moreover being a relatively small molecule is readily absorbed and transported across cell membranes to exert its action. Lipoic acid plays a key role in controlling the formation of free radicals in the body and not only offers powerful protection against three of the most common diseases associated with aging, such as stroke, heart disease and cataracts, but also reinforces memory and prevents brain aging. It is also valuable in the case of liver cirrhosis, because it induces an improvement in liver function, in the intoxication from metals, for its ability to link them, and especially in the treatment of diabetic polyneuropathy. For these reasons from several decades lipoic acid is used safely in Europe in food supplements to prevent and alleviate the complications of diabetes, to turn off genes that can accelerate aging and cause cancer, to treat poisoning mushrooms liver and to treat other liver disease, such as hepatitis C. The daily use of doses up to 600 mg of ALA is not related to the appearance of side effects, but the intake of higher doses, 1200-1800 mg/die, can rarely induce somnolence, dizziness, nausea, numbness, fainting, headache, skin reactions and hypoglycemia. In conclusion, since the discovery of ALA by Snell in 1937 and since its isolation by Reed in 1951 numerous clinical and pre-clinical studies were conducted demonstrating the effectiveness of this molecule in the treatment of late complications of diabetes, liver disease, obesity and cognitive dysfunction, and its safety in use.

L'acido alfa-lipoico (ALA) è un composto naturale che si trova nella maggior parte delle cellule procariote ed eucariote. Negli esseri umani è presente come costituente di svariati complessi multi-enzimatici implicati nella produzione di energia: infatti interviene come coenzima nel ciclo di Krebs contribuendo alla scissione dello zucchero per la produzione di ATP. È sintetizzato dall'organismo, ma la capacità di sintesi diminuisce con l'età. Per questa ragione è importante assumere questa sostanza mediante la dieta, tramite l'ingestione di cibi che lo contengono, e opportuni integratori alimentari. È il più importante tra gli antiossidanti in quanto possiede la capacità di rigenerare sé stesso e altri antiossidanti prendendo parte al processo di riciclaggio degli antiossidanti: infatti assumendo l'acido lipoico si aumentano effettivamente i livelli di vitamina E, vitamina C, glutatione e coenzima Q10. L'ALA è in grado di mantenere il suo potere antiossidante sia in forma ridotta che in forma ossidata, sebbene la forma ridotta (DHLA) sia la più attiva. Inoltre l'ALA infrange molte delle regole sul comportamento degli antiossidanti stessi. Infatti è l'unico antiossidante estremamente versatile in quanto penetra sia nelle porzioni lipidiche che in quelle acquose della cellula, migliorando notevolmente la capacità di intrappolare i radicali liberi indipendentemente dal tipo di tessuto in cui sono presenti. Per di più essendo una molecola relativamente piccola è prontamente assorbita e trasportata attraverso le membrane cellulari per poter esercitare la sua azione. L'acido lipoico gioca un ruolo chiave nel controllo della formazione dei radicali liberi nel corpo e non solo offre una potente protezione contro tre delle malattie più comuni dovute all'invecchiamento, come ictus, malattie cardiache e cataratta, ma rinforza anche la memoria e previene la neuro-degenerazione. È prezioso anche nel caso della cirrosi al fegato, in quanto induce un miglioramento nella funzionalità epatica, nelle intossicazioni da metalli, in virtù della sua capacità di complessarli, e soprattutto nel trattamento della polineuropatia diabetica. Per queste ragioni da diversi decenni l'acido lipoico è utilizzato in Europa in modo sicuro in integratori alimentari per prevenire e alleviare le complicanze del diabete, per disattivare i geni che possono accelerare l'invecchiamento e causare il cancro, per contrastare l'avvelenamento da funghi al fegato e per trattare altre patologie del fegato come l'epatite C. L'impiego di dosi di ALA fino a 600 mg al giorno non è correlato alla comparsa di effetti collaterali, ma l'assunzione di dosi più elevate, 1200-1800 mg, può indurre raramente la comparsa di sonnolenza, vertigini, nausea, intorpidimento, svenimento, cefalea, reazioni cutanee e ipoglicemia. In conclusione dal momento della scoperta dell'ALA ad opera di Snell nel 1937 e dal momento del suo isolamento ad opera di Reed nel 1951 sono stati condotti numerosi studi clinici e pre-clinici che dimostrano sia l'efficacia di questa molecola nel trattamento delle complicanze tardive del diabete, delle patologie epatiche, dell'obesità e delle disfunzioni cognitive, sia la sua sicurezza d'impiego.

L'acido alfa-lipoico una molecola capace di contrastare lo stress ossidativo e le sue innumerevoli complicanze

BUGNI, SERENA FRANCA
2014/2015

Abstract

L'acido alfa-lipoico (ALA) è un composto naturale che si trova nella maggior parte delle cellule procariote ed eucariote. Negli esseri umani è presente come costituente di svariati complessi multi-enzimatici implicati nella produzione di energia: infatti interviene come coenzima nel ciclo di Krebs contribuendo alla scissione dello zucchero per la produzione di ATP. È sintetizzato dall'organismo, ma la capacità di sintesi diminuisce con l'età. Per questa ragione è importante assumere questa sostanza mediante la dieta, tramite l'ingestione di cibi che lo contengono, e opportuni integratori alimentari. È il più importante tra gli antiossidanti in quanto possiede la capacità di rigenerare sé stesso e altri antiossidanti prendendo parte al processo di riciclaggio degli antiossidanti: infatti assumendo l'acido lipoico si aumentano effettivamente i livelli di vitamina E, vitamina C, glutatione e coenzima Q10. L'ALA è in grado di mantenere il suo potere antiossidante sia in forma ridotta che in forma ossidata, sebbene la forma ridotta (DHLA) sia la più attiva. Inoltre l'ALA infrange molte delle regole sul comportamento degli antiossidanti stessi. Infatti è l'unico antiossidante estremamente versatile in quanto penetra sia nelle porzioni lipidiche che in quelle acquose della cellula, migliorando notevolmente la capacità di intrappolare i radicali liberi indipendentemente dal tipo di tessuto in cui sono presenti. Per di più essendo una molecola relativamente piccola è prontamente assorbita e trasportata attraverso le membrane cellulari per poter esercitare la sua azione. L'acido lipoico gioca un ruolo chiave nel controllo della formazione dei radicali liberi nel corpo e non solo offre una potente protezione contro tre delle malattie più comuni dovute all'invecchiamento, come ictus, malattie cardiache e cataratta, ma rinforza anche la memoria e previene la neuro-degenerazione. È prezioso anche nel caso della cirrosi al fegato, in quanto induce un miglioramento nella funzionalità epatica, nelle intossicazioni da metalli, in virtù della sua capacità di complessarli, e soprattutto nel trattamento della polineuropatia diabetica. Per queste ragioni da diversi decenni l'acido lipoico è utilizzato in Europa in modo sicuro in integratori alimentari per prevenire e alleviare le complicanze del diabete, per disattivare i geni che possono accelerare l'invecchiamento e causare il cancro, per contrastare l'avvelenamento da funghi al fegato e per trattare altre patologie del fegato come l'epatite C. L'impiego di dosi di ALA fino a 600 mg al giorno non è correlato alla comparsa di effetti collaterali, ma l'assunzione di dosi più elevate, 1200-1800 mg, può indurre raramente la comparsa di sonnolenza, vertigini, nausea, intorpidimento, svenimento, cefalea, reazioni cutanee e ipoglicemia. In conclusione dal momento della scoperta dell'ALA ad opera di Snell nel 1937 e dal momento del suo isolamento ad opera di Reed nel 1951 sono stati condotti numerosi studi clinici e pre-clinici che dimostrano sia l'efficacia di questa molecola nel trattamento delle complicanze tardive del diabete, delle patologie epatiche, dell'obesità e delle disfunzioni cognitive, sia la sua sicurezza d'impiego.
ITA
The lipoic acid (ALA) is a natural compound present in most prokaryotic and eukaryotic cells. In humans it is a constituent of several multi-enzymatic complex involved in the production of energy: in fact acts as a coenzyme in the Krebs cycle contributing to the splitting of the sugar for the production of ATP. It is synthesized by the body, but the capacity of synthesis decreases with age. For this reason it is important to take this substance with the diet, by the ingestion of foods that contain ALA, and with appropiate supplements. It is the most important antioxidants because it has the ability to regenerate itself and other antioxidants taking part to a particulare process called ¿the ricycling of antioxidants¿: in fact assuming lipoic acid is increase actually the levels of vitamin E, vitamin C, glutathione and coenzyme Q10. The ALA is able to maintain its power antioxidant both in the reduced form than in oxidized form, although the reduced form (DHLA) is the most active. ALA also breaks many of the rules on the behavior of the antioxidants themselves. It is a molecule extremely versatile because it is able to penetrate lipophilic and aqueous portions of the cell, improving greatly the ability to trap free radicals regardless of the type of tissue in which they are present. Moreover being a relatively small molecule is readily absorbed and transported across cell membranes to exert its action. Lipoic acid plays a key role in controlling the formation of free radicals in the body and not only offers powerful protection against three of the most common diseases associated with aging, such as stroke, heart disease and cataracts, but also reinforces memory and prevents brain aging. It is also valuable in the case of liver cirrhosis, because it induces an improvement in liver function, in the intoxication from metals, for its ability to link them, and especially in the treatment of diabetic polyneuropathy. For these reasons from several decades lipoic acid is used safely in Europe in food supplements to prevent and alleviate the complications of diabetes, to turn off genes that can accelerate aging and cause cancer, to treat poisoning mushrooms liver and to treat other liver disease, such as hepatitis C. The daily use of doses up to 600 mg of ALA is not related to the appearance of side effects, but the intake of higher doses, 1200-1800 mg/die, can rarely induce somnolence, dizziness, nausea, numbness, fainting, headache, skin reactions and hypoglycemia. In conclusion, since the discovery of ALA by Snell in 1937 and since its isolation by Reed in 1951 numerous clinical and pre-clinical studies were conducted demonstrating the effectiveness of this molecule in the treatment of late complications of diabetes, liver disease, obesity and cognitive dysfunction, and its safety in use.
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