This tesis starts with a brief description of the different typologies of Eating Disorders (anorexia, bulimia, binge eating and obesity) and their incidence rate in the population. It then describes the various therapies that are currently used to treat these pathologies. Subsequently, John Bowlby's attachment theory ¿ as well as the types of attachment relationships between the child and the caregiver ¿ is described. The mother-child relationship is of primary importance on the grounds that the child developes mental representations of himself and of others through the interaction with the caregiver. Since many studies have found a link between eating disorders, repeated trauma and a disfunctional attachment, EMDR is proposed as a possible therapy. Positive results are discussed in support of this proposition. In fact, contrary to other symptom-focused therapies, EMDR is based on the idea that problems in coping with negative situations and emotions are the root cause of a destructive nutritional behaviour (e.g. fasting, vomiting, laxatives abuse and/or diuretic abuse, binge eating). The patients with eating disorders have learned to protect themselves from anxiogenous situations they cannot face by turning to food. For this reason it is really important to bring out the real cause of the unhealthy nutritional behaviour. Therefore, EMDR, by using eye movement techniques to explore the inner world of the patient brings up the past traumatic experience(s) and make it explicit to the person. When the patient finally manages to understand what is behind his (or her) need to resort to food, this loses its emotional meaning. Unfortunately, despite this therapy having had good results in eating disorders treatment, it has still not been possible to draw final conclusions on the efficacy of EMDR and eating disorders.
La tesi parte da una breve descrizione delle varie tipologie di disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e obesità), illustra le terapie attualmente utilizzate per curare queste patologie e il tasso di incidenza dei dca nella popolazione. Viene anche descritta la teoria dell'attaccamento originata da John Bowlby e i modelli di attaccamento che si instaurano in età infantile tra bambino e la figura di riferimento (caregiver). E' di fondamentale importanza la relazione madre-bambino in quanto in base agli scambi relazionali con il caregiver, il bambino si costruisce le rappresentazioni mentali di se e degli altri. Poiché numerosi studi hanno identificato un nesso tra disturbi del comportamento alimentare e una storia di eventi di vita traumatici e una relazione di attaccamento disfunzionale, si propone, fornendo esempi di risultati positivi, la tecnica di desensibilizzazione e riprocessamento dei movimenti oculari (EMDR) come possibile terapia. L'EMDR, al contrario di terapie più incentrate sul sintomo, parte sul presupposto che dietro ad un comportamento alimentare distruttivo (digiuno, vomito, abuso di lassativi e/o diuretici, abbuffate) ci sia una difficoltà nell'affrontare situazioni ed emozioni negative. Il paziente con un disturbo di questo tipo ha imparato a proteggersi dalle situazioni che gli causano ansia e a cui non sa come far fronte, ricorrendo al cibo ed è per questo motivo che è così importante capire e far emergere la vera causa alla base della condotta alimentare malsana. La terapia EMDR quindi, indagando in profondità attraverso la tecnica dei movimenti oculari, fa emergere l'esperienza traumatica vissuta in passato dal soggetto e la rende manifesta. Nel momento in cui il paziente riesce a comprendere cosa si celi dietro il bisogno di ricorrere al cibo, esso perde quel carico emotivo che gli è stato assegnato. Purtroppo, ad oggi, non è ancora possibile trarre conclusioni sull'efficacia dell'EMDR, nonostante siano numerosi i casi in cui questa terapia si è rivelata utile nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare.
EMDR e Disturbi della Condotta Alimentare. Un'analisi sistematica della letteratura.
CAMPANE, ERIKA
2016/2017
Abstract
La tesi parte da una breve descrizione delle varie tipologie di disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e obesità), illustra le terapie attualmente utilizzate per curare queste patologie e il tasso di incidenza dei dca nella popolazione. Viene anche descritta la teoria dell'attaccamento originata da John Bowlby e i modelli di attaccamento che si instaurano in età infantile tra bambino e la figura di riferimento (caregiver). E' di fondamentale importanza la relazione madre-bambino in quanto in base agli scambi relazionali con il caregiver, il bambino si costruisce le rappresentazioni mentali di se e degli altri. Poiché numerosi studi hanno identificato un nesso tra disturbi del comportamento alimentare e una storia di eventi di vita traumatici e una relazione di attaccamento disfunzionale, si propone, fornendo esempi di risultati positivi, la tecnica di desensibilizzazione e riprocessamento dei movimenti oculari (EMDR) come possibile terapia. L'EMDR, al contrario di terapie più incentrate sul sintomo, parte sul presupposto che dietro ad un comportamento alimentare distruttivo (digiuno, vomito, abuso di lassativi e/o diuretici, abbuffate) ci sia una difficoltà nell'affrontare situazioni ed emozioni negative. Il paziente con un disturbo di questo tipo ha imparato a proteggersi dalle situazioni che gli causano ansia e a cui non sa come far fronte, ricorrendo al cibo ed è per questo motivo che è così importante capire e far emergere la vera causa alla base della condotta alimentare malsana. La terapia EMDR quindi, indagando in profondità attraverso la tecnica dei movimenti oculari, fa emergere l'esperienza traumatica vissuta in passato dal soggetto e la rende manifesta. Nel momento in cui il paziente riesce a comprendere cosa si celi dietro il bisogno di ricorrere al cibo, esso perde quel carico emotivo che gli è stato assegnato. Purtroppo, ad oggi, non è ancora possibile trarre conclusioni sull'efficacia dell'EMDR, nonostante siano numerosi i casi in cui questa terapia si è rivelata utile nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/118470