La tesi affronta l'analisi del mandato d'arresto europeo, introdotto con decisione quadro 2002/584/GAI. Esso risulta attualmente essere il più importante strumento di cooperazione giudiziaria in materia penale a livello europeo, il quale è andato a sostituire la procedura di estradizione. Nel caso concreto in esame si analizza la domanda di pronuncia pregiudiziale scaturita dal tribunale belga in seguito alla pronuncia in contumacia di condanna, da parte delle autorità romene, nei confronti del signor I.B. a seguito di traffico di materiale nucleare e radioattivo. Lo studio si sofferma sull'eventuale tutela dei diritti fondamentali svolta dal mandato d'arresto ed in particolare sul reinserimento sociale, sui motivi di rifiuto del mandato e sul processo in absentia.
Il mandato d arresto europeo e la tutela dei diritti fondamentali
MANTIONE, ELENA
2015/2016
Abstract
La tesi affronta l'analisi del mandato d'arresto europeo, introdotto con decisione quadro 2002/584/GAI. Esso risulta attualmente essere il più importante strumento di cooperazione giudiziaria in materia penale a livello europeo, il quale è andato a sostituire la procedura di estradizione. Nel caso concreto in esame si analizza la domanda di pronuncia pregiudiziale scaturita dal tribunale belga in seguito alla pronuncia in contumacia di condanna, da parte delle autorità romene, nei confronti del signor I.B. a seguito di traffico di materiale nucleare e radioattivo. Lo studio si sofferma sull'eventuale tutela dei diritti fondamentali svolta dal mandato d'arresto ed in particolare sul reinserimento sociale, sui motivi di rifiuto del mandato e sul processo in absentia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/118309