Nowadays the city represents the major source of environmental problems, the centre of economic and social development as well as the place of residence for more than a half of the world population. Therefore, urban sustainable development is becoming one of the most important issue in the national and international political agendas. This framework consists of several movements and initiatives that aim to promote sustainable urban models through a greater localisation of local resources and local communities' participation. This paper analyses the case of Transition Towns Movement, which was born in UK in 2006 with the objective of preparing towns to face the double challenge of climate change and oil peak. The Transition Movement aims to create more sustainable cities through the realization of projects such as sustainable transport, less use of fossil fuels, short distribution chain. The implementation of this model follows a series of guide lines and principles collected in the Transition Handbook, the reference book for all the initiatives that join the Movement. The Transition Movement has developed also in Italy since 2009, where the first Transition Town was Monteveglio, near Bologna (northern Italy). During the following years the Movement spread all over the country, involving 18 cities, towns or districts. The distinctive features of the Italian movement has been analysed by face to face interviews and on line survey. The results obtained examined origins, steps of development, main projects and difficulties in implementing the initiative. Once identified the peculiarities of the Italian model, a geographical analysis has been conducted looking for the relationships among transition initiatives and own territory. The study has been focus on the innovative aspects which makes Transition Movements a ground-breaking initiative and at the meantime the challenges and limits that it has still to face off.
Lo sviluppo urbano sostenibile ha assunto sempre maggiore centralità all'interno delle agende politiche nazionali ed internazionali poiché le città rappresentano attualmente le fonti primarie di problemi ambientali, nonché i centri di sviluppo economico e sociale e il luogo di residenza di più della metà della popolazione mondiale. All'interno di questa cornice si inseriscono numerosi movimenti e iniziative che promuovono modelli di sviluppo urbano sostenibile attraverso una maggiore localizzazione delle risorse territoriali e un elevato grado di partecipazione delle comunità locali. Il caso studio analizzato in questo lavoro è quello delle Transition Towns, un movimento culturale nato in Inghilterra nel 2006 con l'obiettivo di rendere le comunità locali pronte ad affrontare la duplice sfida del cambiamento climatico e del picco del petrolio, attraverso la realizzazione di iniziative (inerenti la mobilità sostenibile, la riduzione dell'utilizzo di combustibili fossili, la filiera corta) volte a creare insediamenti sostenibili. La realizzazione di tale modello segue una serie di linee guida e di dodici principi raccolti all'interno del Manuale della Transizione, il libro di riferimento per tutte le iniziative che aderiscono al Movimento. Dal 2009 il movimento delle città di transizione si è diffuso anche in Italia e la prima città ad aderire è stata Monteveglio, in provincia di Bologna. Negli anni successivi la Transizione ha avuto eco su tutto il territorio nazionale e si è sviluppata in paesi, intere città o anche singoli quartieri: le caratteristiche del movimento italiano sono state raccolte ed analizzate tramite questionari ed interviste che hanno indagato le origini, gli sviluppi, i principali progetti e le difficoltà riscontrate nell'attuazione delle singole iniziative. Una volta individuata la forma del modello italiano è stata svolta un'analisi geografica, che ha messo in luce i rapporti e le relazioni delle Transition Towns con il territorio, sottolineandone gli aspetti per i quali, quello della Transizione, può essere un movimento innovativo e le sfide che si trova invece a dover affrontare.
Transition Towns: un'analisi geografica del movimento tra innovazione e limiti
RISPOLI, LAURA
2014/2015
Abstract
Lo sviluppo urbano sostenibile ha assunto sempre maggiore centralità all'interno delle agende politiche nazionali ed internazionali poiché le città rappresentano attualmente le fonti primarie di problemi ambientali, nonché i centri di sviluppo economico e sociale e il luogo di residenza di più della metà della popolazione mondiale. All'interno di questa cornice si inseriscono numerosi movimenti e iniziative che promuovono modelli di sviluppo urbano sostenibile attraverso una maggiore localizzazione delle risorse territoriali e un elevato grado di partecipazione delle comunità locali. Il caso studio analizzato in questo lavoro è quello delle Transition Towns, un movimento culturale nato in Inghilterra nel 2006 con l'obiettivo di rendere le comunità locali pronte ad affrontare la duplice sfida del cambiamento climatico e del picco del petrolio, attraverso la realizzazione di iniziative (inerenti la mobilità sostenibile, la riduzione dell'utilizzo di combustibili fossili, la filiera corta) volte a creare insediamenti sostenibili. La realizzazione di tale modello segue una serie di linee guida e di dodici principi raccolti all'interno del Manuale della Transizione, il libro di riferimento per tutte le iniziative che aderiscono al Movimento. Dal 2009 il movimento delle città di transizione si è diffuso anche in Italia e la prima città ad aderire è stata Monteveglio, in provincia di Bologna. Negli anni successivi la Transizione ha avuto eco su tutto il territorio nazionale e si è sviluppata in paesi, intere città o anche singoli quartieri: le caratteristiche del movimento italiano sono state raccolte ed analizzate tramite questionari ed interviste che hanno indagato le origini, gli sviluppi, i principali progetti e le difficoltà riscontrate nell'attuazione delle singole iniziative. Una volta individuata la forma del modello italiano è stata svolta un'analisi geografica, che ha messo in luce i rapporti e le relazioni delle Transition Towns con il territorio, sottolineandone gli aspetti per i quali, quello della Transizione, può essere un movimento innovativo e le sfide che si trova invece a dover affrontare.File | Dimensione | Formato | |
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