La presente tesi, attraverso l'esame di articoli, saggi , libri e anche della biografia di alcune delle firme più prestigiose del giornalismo italiano del 900 e degli ultimi quindici anni, si propone di individuare da un lato i tratti distintivi di ciascuno e dall'altro di cercarne le assonanze, le note comuni, ma soprattutto di cercare di carpire il segreto di ¿quel certo non so che¿ che ha consentito loro di distinguersi, di essere protagonisti, a volte blanditi, a volte rispettati, a volte vituperati, a volte lodati e, quasi sempre, considerati ¿scomodi¿. La tesi si pone poi l'obiettivo di trovare il filo, o meglio i fili, che sono comuni nella trama del ¿tessuto giornalistico¿ prodotto da ciascuno di loro e poiché tutti, sia pure da diverse angolature , sono ¿ o sono stati ¿ considerati scomodi , cerca di studiare proprio questa comune caratteristica. Esiste un archetipo di ¿giornalista scomodo¿ ? Esiste un modello comportamentale che lo contraddistingue ? Le forme comunicative radicate nella trama del racconto giornalistico hanno caratteristiche speciali ed individuabili ? Il lessico, le forme sintattiche , il ¿ritmo¿ del paragrafare sono improntati a particolari modelli ? La tesi, come tutte, nasce dalla necessità di completare il corso di studi ma , preme sottolinearlo, in questo caso vi è anche lo stimolo della curiosità dell'ammirazione per questi grandi che ci hanno raccontato, che ci raccontano, la storia e che, in qualche caso, hanno finito loro stessi per scriverla.

Il giornalista scomodo: dalla Fallaci a Saviano, vittorie e sconfitte di un mestiere pericoloso

FIGUS, EMMANUELLE
2014/2015

Abstract

La presente tesi, attraverso l'esame di articoli, saggi , libri e anche della biografia di alcune delle firme più prestigiose del giornalismo italiano del 900 e degli ultimi quindici anni, si propone di individuare da un lato i tratti distintivi di ciascuno e dall'altro di cercarne le assonanze, le note comuni, ma soprattutto di cercare di carpire il segreto di ¿quel certo non so che¿ che ha consentito loro di distinguersi, di essere protagonisti, a volte blanditi, a volte rispettati, a volte vituperati, a volte lodati e, quasi sempre, considerati ¿scomodi¿. La tesi si pone poi l'obiettivo di trovare il filo, o meglio i fili, che sono comuni nella trama del ¿tessuto giornalistico¿ prodotto da ciascuno di loro e poiché tutti, sia pure da diverse angolature , sono ¿ o sono stati ¿ considerati scomodi , cerca di studiare proprio questa comune caratteristica. Esiste un archetipo di ¿giornalista scomodo¿ ? Esiste un modello comportamentale che lo contraddistingue ? Le forme comunicative radicate nella trama del racconto giornalistico hanno caratteristiche speciali ed individuabili ? Il lessico, le forme sintattiche , il ¿ritmo¿ del paragrafare sono improntati a particolari modelli ? La tesi, come tutte, nasce dalla necessità di completare il corso di studi ma , preme sottolinearlo, in questo caso vi è anche lo stimolo della curiosità dell'ammirazione per questi grandi che ci hanno raccontato, che ci raccontano, la storia e che, in qualche caso, hanno finito loro stessi per scriverla.
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