Purpose of this work was the evaluation of the state of preservation of several ancient human skeletons through chemical analysis on the bones and their burial soil. In this study, small fragments of bone from Medieval and Late Antique skeletons collected from the archaeological sites of Barengo, Castelletto Cervo and Costigliole Saluzzo in Piedmont (Northern Italy) were analyzed. Quantitative analysis, carried out by ICP-OES, allowed to quantify the concentrations of Al, Ba, Ca, Cr, Cu, Fe, K, Mg, Mn, Na, Ni, P, Pb, S, Sr, Zn. The same analysis was performed on fragments of cortical bone and trabecular bone belonging to the same femur, in order to evaluate differences between the external and internal parts of the same skeletal element. Chemical elements were analysed also from the burial soils. An additional analysis was performed, where possible, on the soil attached to the bones, to verify potential exchanges between bone and soil. Qualitative analysis were carried out on bones, using attenuated total reflectance infrared spectroscopy to evaluate the crystallinity index, the relative amount of collagen and carbonate. Raman spectroscopy analyses were performed on cortical and trabecular bone, to detect differences between samples. Soil pH was measured, due to its importance for the conservation of buried bones: analyses showed that the burial sites have an alkaline soil that preserved the skeletal remains fairly well. Thanks to this study, it can be demonstrated that the presence of heavy metals in bones derives from the soil. Qualitatively, all the samples show a high crystallinity index, close to the values of fossilized bones; the values of the collagen indicate that this molecule is quite preserved in the bone.
Scopo di questo lavoro è stato valutare lo stato di conservazione di alcuni scheletri umani antichi tramite analisi chimiche sulle ossa stesse e sul terreno di sepoltura ad esse correlato. In questo lavoro sono stati analizzati dei frammenti di ossa prelevati da scheletri medievali e tardoantichi provenienti dai siti archeologici piemontesi di Barengo, Castelletto Cervo e Costigliole Saluzzo. Le analisi quantitative, effettuate tramite ICP-OES, hanno permesso di rilevare la concentrazione di Al, Ba, Ca, Cr, Cu, Fe, K, Mg, Mn, Na, Ni, P, Pb, S, Sr, Zn. La stessa analisi è stata eseguita su frammenti di osso corticale e di osso trabecolare appartenenti allo stesso femore, con lo scopo di valutare se vi fosse una differenza tra la parte esterna e quella interna nello stesso elemento scheletrico. Gli stessi elementi sono stati rilevati anche per i suoli relativi a ogni sepoltura e, dove possibile, adesi alle ossa, al fine di verificare se vi sia stato uno scambio tra l'osso e la terra. Sulle ossa sono state effettuate analisi qualitative tramite spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata per valutare l'indice di cristallinità, la quantità relativa di collagene e di carbonato. Sui campioni di osso corticale e trabecolare sono stati eseguite analisi di spettroscopia Raman, al fine di rilevare differenze tra i due a livello qualitativo. Nei campioni di suolo è stato misurato il pH, parametro importante per la conservazione delle ossa inumate, i cui valori alcalini hanno permesso una discreta conservazione dei resti scheletrici. Grazie a questo studio si è potuto dimostrare che la presenza di metalli pesanti nelle ossa deriva dal suolo. A livello qualitativo, tutti i campioni hanno un alto indice di cristallinità, tendente ai valori delle ossa fossili; i valori del collagene indicano che esso è abbastanza ben conservato nell'osso.
Studio degli effetti diagenetici su reperti ossei umani antichi provenienti da siti archeologici piemontesi.
BOLLA, BARBARA
2014/2015
Abstract
Scopo di questo lavoro è stato valutare lo stato di conservazione di alcuni scheletri umani antichi tramite analisi chimiche sulle ossa stesse e sul terreno di sepoltura ad esse correlato. In questo lavoro sono stati analizzati dei frammenti di ossa prelevati da scheletri medievali e tardoantichi provenienti dai siti archeologici piemontesi di Barengo, Castelletto Cervo e Costigliole Saluzzo. Le analisi quantitative, effettuate tramite ICP-OES, hanno permesso di rilevare la concentrazione di Al, Ba, Ca, Cr, Cu, Fe, K, Mg, Mn, Na, Ni, P, Pb, S, Sr, Zn. La stessa analisi è stata eseguita su frammenti di osso corticale e di osso trabecolare appartenenti allo stesso femore, con lo scopo di valutare se vi fosse una differenza tra la parte esterna e quella interna nello stesso elemento scheletrico. Gli stessi elementi sono stati rilevati anche per i suoli relativi a ogni sepoltura e, dove possibile, adesi alle ossa, al fine di verificare se vi sia stato uno scambio tra l'osso e la terra. Sulle ossa sono state effettuate analisi qualitative tramite spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata per valutare l'indice di cristallinità, la quantità relativa di collagene e di carbonato. Sui campioni di osso corticale e trabecolare sono stati eseguite analisi di spettroscopia Raman, al fine di rilevare differenze tra i due a livello qualitativo. Nei campioni di suolo è stato misurato il pH, parametro importante per la conservazione delle ossa inumate, i cui valori alcalini hanno permesso una discreta conservazione dei resti scheletrici. Grazie a questo studio si è potuto dimostrare che la presenza di metalli pesanti nelle ossa deriva dal suolo. A livello qualitativo, tutti i campioni hanno un alto indice di cristallinità, tendente ai valori delle ossa fossili; i valori del collagene indicano che esso è abbastanza ben conservato nell'osso.File | Dimensione | Formato | |
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