La presente Tesi ha come obiettivo lo studio geologico-strutturale e l'analisi della dinamica gravitativa di un settore di versante che si estende per circa 18 km2 dal Colle di Sampeyre (cresta spartiacque tra la Valle Varaita e la Valle Maira) al fondovalle del Torrente Varaita (destra orografica). Lo studio, basato su attività di rilevamento e sulla realizzazione di una carta geologica a scala 1:10.000, è stato rivolto (i) alla definizione delle successioni litostratigrafiche delle diverse unità tettoniche affioranti (Unità Dora-Maira-DM, Complesso Meta-ofiolitico del Monviso-MO e Complesso degli Schistes Lustrés del Queyras- QU), (ii) alla distinzione delle diverse fasi deformative e identificazione delle principali macrostrutture, (iii) alla caratterizzazione della successione Quaternaria e degli elementi geomorfologici con particolare riferimento alla dinamica gravitativa. Le successioni litostratigrafiche risultano caratterizzate dai seguenti termini: il DM, oltre che da marmi e quarziti, è costituito da calcemicascisti (metasedimenti precedentemente attribuiti al ¿Complesso dei calcescisti ofiolitiferi¿ nel Foglio Argentera-Dronero della CGI); il MO è costituito da serpentiniti, metagabbri, metabasalti e da diverse facies di metasedimenti di copertura sopra-ofiolitica (metabrecce a composizione mafico-ultramafica, calcescisti con masse di metabasiti e calcescisti marmorei) non distinte nella cartografia geologica esistente; il QU è costituito da calcescisti e da metabasiti. L'analisi strutturale ha evidenziato l'esistenza di quattro fasi deformative da sin- a tardo-metamorfiche (F1, F2, F3 e F4), e due principali associazioni di strutture post-metamorfiche (AS1 e AS2). Le fasi deformative più importanti corrispondono alla F2, caratterizzata da una foliazione S2 che definisce l'andamento dei contatti intra- e inter-unità, e alla F4 caratterizzata da pieghe che deformano tali contatti. Tra le strutture post-metamorfiche, la Faglia del Colle di Sampeyre e le discontinuità ad essa associate (associazione strutturale AS2), risultano le strutture più importanti in termini sia di strutturazione tardiva del basamento metamorfico che di condizionamento dell'assetto morfologico dell'area. Per quanto concerne la successione Quaternaria, i rilievi di terreno e l'analisi fotointerpretativa hanno permesso di riconoscere e delimitare diverse tipologie di depositi (depositi glaciali, depositi periglaciali, depositi fluvio-torrentizi e di debris flow, depositi detritici e accumuli di frana di varia natura) e morfologie ad esse correlate, informazioni in buona parte non presenti nella cartografia geologica esistente. L'evoluzione geomorfologica del settore di versante analizzato, definita in base all'interpretazione dei dati geologico-strutturali e ulteriormente vincolata con dati interferometrici e di sottosuolo, risulta contrassegnata da una importante dinamica gravitativa. In particolare, è stato riconosciuto un fenomeno principale (Frana del Chiotas) che coinvolge la quasi totalità del settore medio-inferiore del versante e che risulta essersi innestato all'interno di una più estesa deformazione gravitativa profonda, entrambi tuttora attivi. La DGPV si è sviluppata sfruttando alcune importanti discontinuità (Faglia del Colle di Sampeyre) e alcune superfici di debolezza (contatto tra serpentiniti e metasedimenti di copertura del MO). Il meccanismo deformativo dominante è quello di creep profondo, accompagnato in superficie da meccanismi di scivolamento lungo superfici discrete, che ha portato nell'insieme alla progressiva perdita di coesione dell'ammasso roccioso coinvolto nel fenomeno gravitativo e prevalentemente costituito da serpentiniti.

Studio geologico-strutturale e analisi della dinamica gravitativa del versante compreso tra il Colle di Sampeyre e il Torrente Varaita (Alpi Cozie meridionali)

CALORIO, MATTEO
2014/2015

Abstract

La presente Tesi ha come obiettivo lo studio geologico-strutturale e l'analisi della dinamica gravitativa di un settore di versante che si estende per circa 18 km2 dal Colle di Sampeyre (cresta spartiacque tra la Valle Varaita e la Valle Maira) al fondovalle del Torrente Varaita (destra orografica). Lo studio, basato su attività di rilevamento e sulla realizzazione di una carta geologica a scala 1:10.000, è stato rivolto (i) alla definizione delle successioni litostratigrafiche delle diverse unità tettoniche affioranti (Unità Dora-Maira-DM, Complesso Meta-ofiolitico del Monviso-MO e Complesso degli Schistes Lustrés del Queyras- QU), (ii) alla distinzione delle diverse fasi deformative e identificazione delle principali macrostrutture, (iii) alla caratterizzazione della successione Quaternaria e degli elementi geomorfologici con particolare riferimento alla dinamica gravitativa. Le successioni litostratigrafiche risultano caratterizzate dai seguenti termini: il DM, oltre che da marmi e quarziti, è costituito da calcemicascisti (metasedimenti precedentemente attribuiti al ¿Complesso dei calcescisti ofiolitiferi¿ nel Foglio Argentera-Dronero della CGI); il MO è costituito da serpentiniti, metagabbri, metabasalti e da diverse facies di metasedimenti di copertura sopra-ofiolitica (metabrecce a composizione mafico-ultramafica, calcescisti con masse di metabasiti e calcescisti marmorei) non distinte nella cartografia geologica esistente; il QU è costituito da calcescisti e da metabasiti. L'analisi strutturale ha evidenziato l'esistenza di quattro fasi deformative da sin- a tardo-metamorfiche (F1, F2, F3 e F4), e due principali associazioni di strutture post-metamorfiche (AS1 e AS2). Le fasi deformative più importanti corrispondono alla F2, caratterizzata da una foliazione S2 che definisce l'andamento dei contatti intra- e inter-unità, e alla F4 caratterizzata da pieghe che deformano tali contatti. Tra le strutture post-metamorfiche, la Faglia del Colle di Sampeyre e le discontinuità ad essa associate (associazione strutturale AS2), risultano le strutture più importanti in termini sia di strutturazione tardiva del basamento metamorfico che di condizionamento dell'assetto morfologico dell'area. Per quanto concerne la successione Quaternaria, i rilievi di terreno e l'analisi fotointerpretativa hanno permesso di riconoscere e delimitare diverse tipologie di depositi (depositi glaciali, depositi periglaciali, depositi fluvio-torrentizi e di debris flow, depositi detritici e accumuli di frana di varia natura) e morfologie ad esse correlate, informazioni in buona parte non presenti nella cartografia geologica esistente. L'evoluzione geomorfologica del settore di versante analizzato, definita in base all'interpretazione dei dati geologico-strutturali e ulteriormente vincolata con dati interferometrici e di sottosuolo, risulta contrassegnata da una importante dinamica gravitativa. In particolare, è stato riconosciuto un fenomeno principale (Frana del Chiotas) che coinvolge la quasi totalità del settore medio-inferiore del versante e che risulta essersi innestato all'interno di una più estesa deformazione gravitativa profonda, entrambi tuttora attivi. La DGPV si è sviluppata sfruttando alcune importanti discontinuità (Faglia del Colle di Sampeyre) e alcune superfici di debolezza (contatto tra serpentiniti e metasedimenti di copertura del MO). Il meccanismo deformativo dominante è quello di creep profondo, accompagnato in superficie da meccanismi di scivolamento lungo superfici discrete, che ha portato nell'insieme alla progressiva perdita di coesione dell'ammasso roccioso coinvolto nel fenomeno gravitativo e prevalentemente costituito da serpentiniti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/117920