The present work was performed in collaboration with the Egyptian Museum of Turin, aims to characterize, from a quantitative point of view of the composition of the alloy 22 exhibits of the Egyptian collection, of different ages and backgrounds, with the aim of assessing their 'evolution over time, to reduce, if possible, the date ranges and study suffered corrosion. To do this, the work is composed of a phase of a laboratory and the field. The study involved the analysis using XRF-portable, an alloy Cu-Sn-Pb-Zn subjected to artificial corrosion by dipping into three three solutions reproducing different corrosion due to silting. he study of the degradation phenomena has permitted to observe the behavior to different degrees of corrosion, and measuring the variations of the chemical composition by XRF analysis. They were then performed crystallographic analysis by XRD, to characterize the minerals formed in patina. Subsequently, by sectioning the samples, they were carried out of the concentration gradient through SEM-EDS analysis.Then we applied the method on archaeological finds from the Egyptian museum, allowing us to determine the composition of the alloy without the need for sampling, selecting different survey points depending the patina color.In the same analysis points of FORS surveys were conducted with the intention of trying to overlay spectra acquired in the museum and those acquired in the laboratory .The selection of the finds has enabled us to identify the evolution of the composition of the alloys of use, from the Old Kingdom to the Late, relying both dated archaeological materials, that those dated by comparison.

Il presente lavoro di tesi, svolto in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, ha lo scopo di caratterizzare, dal punto di vista quantitativo la composizione della lega di 22 reperti della collezione egizia, di diversa epoca e provenienza, con lo scopo di valutarne l'evoluzione nel tempo, di ridurre, se possibile, gli intervalli di datazione e studiare i fenomeni corrosivi subiti. Per fare ciò il lavoro si è composto di una fase di laboratorio e di una sul campo. Lo studio ha previsto la caratterizzazione tramite XRF-portatile, di una lega Cu-Sn-Pb-Zn sottoposta a corrosione artificiale per immersione, in tre soluzioni riproducenti tre diverse corrosioni dovute ad interramento. Lo studio dei fenomeni di degrado ha permesso di osservare il comportamento a diversi gradi di corrosione, e di misurare le variazioni della composizione chimica tramite analisi a XRF. Sono state poi eseguite delle analisi cristallografiche tramite XRD, per la caratterizzazione dei minerali formatisi in patina. In seguito, sezionando i campioni, si sono svolte delle analisi di gradiente di concentrazione tramite SEM-EDS. Infine si è provato ad associare spettri FORS ai minerali riconosciuti all'interno della patina.Si è quindi applicato il metodo sui reperti archeologici del museo egizio, permettendoci di individuare la composizione della lega senza la necessità di campionare, selezionando diversi punti di indagine a seconda della colorazione della patina. Nei medesimi punti di analisi si sono svolte delle indagini FORS con l'intenzione di provare a sovrapporre gli spettri acquisiti in museo e quelli acquisiti in laboratorio sui campioni noti per trovare delle somiglianze e poter associare spettri di aree incognite a spettri noti. La selezione dei reperti ha permesso di delineare l'evoluzione della composizione delle leghe d'uso, dall'Antico Regno fino al periodo Tardo, affidandosi sia ai materiali datati archeologicamente, che a quelli datati per confronto.

Caratterizzazione di bronzi egizi conservati al Museo Egizio di Torino e studio dei fenomeni di degrado

PENAGLIA, GIULIA
2015/2016

Abstract

Il presente lavoro di tesi, svolto in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, ha lo scopo di caratterizzare, dal punto di vista quantitativo la composizione della lega di 22 reperti della collezione egizia, di diversa epoca e provenienza, con lo scopo di valutarne l'evoluzione nel tempo, di ridurre, se possibile, gli intervalli di datazione e studiare i fenomeni corrosivi subiti. Per fare ciò il lavoro si è composto di una fase di laboratorio e di una sul campo. Lo studio ha previsto la caratterizzazione tramite XRF-portatile, di una lega Cu-Sn-Pb-Zn sottoposta a corrosione artificiale per immersione, in tre soluzioni riproducenti tre diverse corrosioni dovute ad interramento. Lo studio dei fenomeni di degrado ha permesso di osservare il comportamento a diversi gradi di corrosione, e di misurare le variazioni della composizione chimica tramite analisi a XRF. Sono state poi eseguite delle analisi cristallografiche tramite XRD, per la caratterizzazione dei minerali formatisi in patina. In seguito, sezionando i campioni, si sono svolte delle analisi di gradiente di concentrazione tramite SEM-EDS. Infine si è provato ad associare spettri FORS ai minerali riconosciuti all'interno della patina.Si è quindi applicato il metodo sui reperti archeologici del museo egizio, permettendoci di individuare la composizione della lega senza la necessità di campionare, selezionando diversi punti di indagine a seconda della colorazione della patina. Nei medesimi punti di analisi si sono svolte delle indagini FORS con l'intenzione di provare a sovrapporre gli spettri acquisiti in museo e quelli acquisiti in laboratorio sui campioni noti per trovare delle somiglianze e poter associare spettri di aree incognite a spettri noti. La selezione dei reperti ha permesso di delineare l'evoluzione della composizione delle leghe d'uso, dall'Antico Regno fino al periodo Tardo, affidandosi sia ai materiali datati archeologicamente, che a quelli datati per confronto.
ITA
The present work was performed in collaboration with the Egyptian Museum of Turin, aims to characterize, from a quantitative point of view of the composition of the alloy 22 exhibits of the Egyptian collection, of different ages and backgrounds, with the aim of assessing their 'evolution over time, to reduce, if possible, the date ranges and study suffered corrosion. To do this, the work is composed of a phase of a laboratory and the field. The study involved the analysis using XRF-portable, an alloy Cu-Sn-Pb-Zn subjected to artificial corrosion by dipping into three three solutions reproducing different corrosion due to silting. he study of the degradation phenomena has permitted to observe the behavior to different degrees of corrosion, and measuring the variations of the chemical composition by XRF analysis. They were then performed crystallographic analysis by XRD, to characterize the minerals formed in patina. Subsequently, by sectioning the samples, they were carried out of the concentration gradient through SEM-EDS analysis.Then we applied the method on archaeological finds from the Egyptian museum, allowing us to determine the composition of the alloy without the need for sampling, selecting different survey points depending the patina color.In the same analysis points of FORS surveys were conducted with the intention of trying to overlay spectra acquired in the museum and those acquired in the laboratory .The selection of the finds has enabled us to identify the evolution of the composition of the alloys of use, from the Old Kingdom to the Late, relying both dated archaeological materials, that those dated by comparison.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
716088_penaglia-elaboratofinale.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 8.29 MB
Formato Adobe PDF
8.29 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/117656