La tesi è indirizzata allo studio del fabric magnetico di sedimenti oceanici campionati nella spedizione IODP 359 alle Maldive. L'obiettivo è quello di comprendere il ruolo esercitato dalle correnti marine nella deposizione di questi sedimenti e una volta identificata l'azione delle correnti, di valutare un eventuale controllo del South Asian Monsoon (SAM) sulla direzione e intensità delle correnti. La datazione relativa eseguita con i dati magnetostratigrafici colloca l'intervallo di carota studiato nel Pliocene. Il fabric magnetico di una roccia si determina con la misura dell'AMS (Anisotropy of Magnetic Susceptibility). I sedimenti campionati sono sedimenti carbonatici in cui il minerale prevalente è la calcite. La calcite diamagnetica è caratterizzata da un'anisotropia magnetocristallina, che porta il sua asse di suscettività principale ad orientarsi in modo complesso. Per questa ragione, alle misure di AMS sono state associate misure di anisotropia della magnetizzazione rimanente isoterma (AIRM), nell'intento di ricostruire il fabric magnetico dovuto alla sola presenza dei granuli ferromagnetici, caratterizzati da anisotropia di forma. Inoltre, sono state effettuate misure IRM (Isothermal Remanent Magnetization), per avere indicazioni sui minerali magnetici presenti. I risultati delle misure IRM hanno mostrato la presenza di magnetite come minerale dominante. Si è deciso di considerare, come indicato in letteratura, l'asse di suscettività/rimanenza principale (K1/I1) come l'elemento del fabric magnetico associato alle paleocorrenti. Poiché le direzioni delle paleocorrenti sono tra loro coerenti solo a livello di singola carota, in fase preliminare, si è eseguita una correzione a partire dai dati paleomagnetici, che si basa sul modello di GAD. I fabric magnetici ottenuti sono risultati nella maggior parte dei casi ben definiti e, dopo avere effettuato le correzioni, si sono potute osservare le direzioni magnetiche delle carote e ricavare così una possibile direzione della corrente che ne avrebbe causato la deposizione. La direzione così ottenuta, ad andamento NW-SE, sembrerebbe coerente a quella indicata in letteratura e causata dall'effetto della forza di Coriolis, che devia fino a 90o la direzione delle correnti marine rispetto a quella dei venti. Questo modello risulterebbe dunque utile per verificare la messa in posto del SAM e le sue variazioni nel tempo.
studio del fabric magnetico come indicatore di paleocorrente nei sedimenti oceanici dell'IODP 359 alle Maldive
CARELLO, DAVIDE
2015/2016
Abstract
La tesi è indirizzata allo studio del fabric magnetico di sedimenti oceanici campionati nella spedizione IODP 359 alle Maldive. L'obiettivo è quello di comprendere il ruolo esercitato dalle correnti marine nella deposizione di questi sedimenti e una volta identificata l'azione delle correnti, di valutare un eventuale controllo del South Asian Monsoon (SAM) sulla direzione e intensità delle correnti. La datazione relativa eseguita con i dati magnetostratigrafici colloca l'intervallo di carota studiato nel Pliocene. Il fabric magnetico di una roccia si determina con la misura dell'AMS (Anisotropy of Magnetic Susceptibility). I sedimenti campionati sono sedimenti carbonatici in cui il minerale prevalente è la calcite. La calcite diamagnetica è caratterizzata da un'anisotropia magnetocristallina, che porta il sua asse di suscettività principale ad orientarsi in modo complesso. Per questa ragione, alle misure di AMS sono state associate misure di anisotropia della magnetizzazione rimanente isoterma (AIRM), nell'intento di ricostruire il fabric magnetico dovuto alla sola presenza dei granuli ferromagnetici, caratterizzati da anisotropia di forma. Inoltre, sono state effettuate misure IRM (Isothermal Remanent Magnetization), per avere indicazioni sui minerali magnetici presenti. I risultati delle misure IRM hanno mostrato la presenza di magnetite come minerale dominante. Si è deciso di considerare, come indicato in letteratura, l'asse di suscettività/rimanenza principale (K1/I1) come l'elemento del fabric magnetico associato alle paleocorrenti. Poiché le direzioni delle paleocorrenti sono tra loro coerenti solo a livello di singola carota, in fase preliminare, si è eseguita una correzione a partire dai dati paleomagnetici, che si basa sul modello di GAD. I fabric magnetici ottenuti sono risultati nella maggior parte dei casi ben definiti e, dopo avere effettuato le correzioni, si sono potute osservare le direzioni magnetiche delle carote e ricavare così una possibile direzione della corrente che ne avrebbe causato la deposizione. La direzione così ottenuta, ad andamento NW-SE, sembrerebbe coerente a quella indicata in letteratura e causata dall'effetto della forza di Coriolis, che devia fino a 90o la direzione delle correnti marine rispetto a quella dei venti. Questo modello risulterebbe dunque utile per verificare la messa in posto del SAM e le sue variazioni nel tempo.File | Dimensione | Formato | |
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