During the last decade investors showed a growing interest for financial instruments that are compatible with sustainable development and that respect ethical principles. Socially Responsible Investments Funds and ESG (Ethical, Social and Governance) criteria assumed an important role in financial markets. Green bonds are an instrument used to finance projects who have a positive impact on the environment. Although they became very popular in the last 5 years, only few academic researchers focused their studies on this specific topic, however there is a considerable amount of publications on ESG, that is a more general category of investments that includes green bonds. I decided to focus my research on green bonds because for many companies and institutions they become more and more important in defining financial strategies but they're still a topic who hasn't received the amount of attention they deserve. They were first created in 2008, when the World Bank Issued the first green bond. Since then their issuance volume grew with an impressive rate, reaching $35 Billion nominal value at the end of 2014. In this paper we will analyse green bonds' performances and compare them to a conventional portfolio that is composed by obligations who ignore green bonds principles. The goal of our research is to understand if investors pay a price when they decide to invest in sustainable economy or if, conversely, this instruments can provide even higher returns and more efficient risk allocation. Our analysis will show that green bonds issuance volume is growing following a sigmoid curve and in the incoming years is going to reduce drastically until it reaches the same rate of the fixed income market. We will also demonstrate that green bonds yield curve has a bump for short term maturities and that it is caused mainly by an excess of offer that, however, is going to mitigate its effect when green bonds issuance volume will become more stable in the next years. 6 Finally, through the Sharpe ratio analysis, we will show that green bonds issued in 2014 underperformed their non-green counterparties, proving that investors willing to invest only in this class of instruments are actually penalised.
Nel corso dell'ultimo decennio, moltissimi investitori hanno mostrato un livello di interesse sempre maggiore per tutti quegli strumenti finanziari che favoriscono lo sviluppo sostenibile e che rispettano i principi etici. I fondi d'investimento socialmente responsabili e i criteri che ne valutano l'impatto sull'ambiente, sul sociale e le dinamiche interne hanno assunto un ruolo importante sui mercati finanziari. I green bond o obbligazioni verdi sono un particolare strumento finanziario utilizzato per finanziare i progetti che hanno un impatto positivo sull'ambiente. Sebbene siano divenuti molto popolari negli ultimi 5 anni, solo pochi ricercatori hanno di fatto concentrato i loro sforzi su questo particolare strumento, la maggior parte ha invece preferito trattare l'argomento ad un livello più generico, producendo una quantità considerevole di pubblicazione che analizzano le performance della classe più ampia di strumenti che applicano i principi etici ESG, i quali a loro volta includono i green bond. Poiché pensiamo che questo strumento meriti maggiore attenzione da parte del mondo accademico, abbiamo deciso di concentrare la nostra ricerca sui green bond, i quali per numerose imprese ed istituzioni finanziare hanno assunto un ruolo importante nella definizione delle strategie finanziarie. Questa particolare tipologia di obbligazioni è stata per la prima volta definita, seppur in maniera approssimativa, nel 2008 quando la Banca mondiale ha emesso il primo bond con queste caratteristiche. Da allora il volume di emissione è aumentato con un tasso di crescita impressionante, raggiungendo un valore nominale di 35 miliardi di USD alla fine del 2014. Questa tesi analizzerà le performance dei green bond e inserendo questi titoli all'interno di un portafoglio, le confronterà con quelle ottenute da un portafogli composto da obbligazioni che invece ignorano i principi dei green bond. Questa analisi ha come scopo quello di comprendere se gli investitori che decidono di mettere le proprie risorse su questa particolare asset class debbano pagare un prezzo ricevendo dei ritorni più bassi rispetto agli investitori non curanti pei principi etici o se al contrario questi strumenti possano aiutare a gestire il rischio in maniera più efficace. La nostra analisi indica che il volume di emissione dei green bond cresce seguendo una curva sigmoidale, e dunque essendo ora nella parte più matura della curva ci attendiamo che esso cresca ad un tasso decrescente convergendo a quello del resto del mercato obbligazionario. Dimostreremo successivamente che la curva di rendimento dei green bond ovvero la yield curve raggiunge il proprio massimo su maturità corte, e che questa forma è principalmente dovuta ad un eccesso di offerta, ma che tuttavia essa si attenuerà quando il volume di emissione raggiungerà il proprio regime nei prossimi anni. Infine attraverso l'analisi della Sharpe ratio dimostreremo che i green bond emessi nel 2014 hanno sotto-performato le rispettive controparti nel corso del 2015, e dunque che la volontà di favorire uno sviluppo sostenibile venga di fatto penalizzata dai mercati finanziari.
Green Bond Analisi delle performance: Confronto tra un portafoglio di obbligazioni green e convenzionale
ZORA, MARCO
2015/2016
Abstract
Nel corso dell'ultimo decennio, moltissimi investitori hanno mostrato un livello di interesse sempre maggiore per tutti quegli strumenti finanziari che favoriscono lo sviluppo sostenibile e che rispettano i principi etici. I fondi d'investimento socialmente responsabili e i criteri che ne valutano l'impatto sull'ambiente, sul sociale e le dinamiche interne hanno assunto un ruolo importante sui mercati finanziari. I green bond o obbligazioni verdi sono un particolare strumento finanziario utilizzato per finanziare i progetti che hanno un impatto positivo sull'ambiente. Sebbene siano divenuti molto popolari negli ultimi 5 anni, solo pochi ricercatori hanno di fatto concentrato i loro sforzi su questo particolare strumento, la maggior parte ha invece preferito trattare l'argomento ad un livello più generico, producendo una quantità considerevole di pubblicazione che analizzano le performance della classe più ampia di strumenti che applicano i principi etici ESG, i quali a loro volta includono i green bond. Poiché pensiamo che questo strumento meriti maggiore attenzione da parte del mondo accademico, abbiamo deciso di concentrare la nostra ricerca sui green bond, i quali per numerose imprese ed istituzioni finanziare hanno assunto un ruolo importante nella definizione delle strategie finanziarie. Questa particolare tipologia di obbligazioni è stata per la prima volta definita, seppur in maniera approssimativa, nel 2008 quando la Banca mondiale ha emesso il primo bond con queste caratteristiche. Da allora il volume di emissione è aumentato con un tasso di crescita impressionante, raggiungendo un valore nominale di 35 miliardi di USD alla fine del 2014. Questa tesi analizzerà le performance dei green bond e inserendo questi titoli all'interno di un portafoglio, le confronterà con quelle ottenute da un portafogli composto da obbligazioni che invece ignorano i principi dei green bond. Questa analisi ha come scopo quello di comprendere se gli investitori che decidono di mettere le proprie risorse su questa particolare asset class debbano pagare un prezzo ricevendo dei ritorni più bassi rispetto agli investitori non curanti pei principi etici o se al contrario questi strumenti possano aiutare a gestire il rischio in maniera più efficace. La nostra analisi indica che il volume di emissione dei green bond cresce seguendo una curva sigmoidale, e dunque essendo ora nella parte più matura della curva ci attendiamo che esso cresca ad un tasso decrescente convergendo a quello del resto del mercato obbligazionario. Dimostreremo successivamente che la curva di rendimento dei green bond ovvero la yield curve raggiunge il proprio massimo su maturità corte, e che questa forma è principalmente dovuta ad un eccesso di offerta, ma che tuttavia essa si attenuerà quando il volume di emissione raggiungerà il proprio regime nei prossimi anni. Infine attraverso l'analisi della Sharpe ratio dimostreremo che i green bond emessi nel 2014 hanno sotto-performato le rispettive controparti nel corso del 2015, e dunque che la volontà di favorire uno sviluppo sostenibile venga di fatto penalizzata dai mercati finanziari.File | Dimensione | Formato | |
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