L'unione europea è caratterizzata da forti disparità economiche e sociali al suo interno, con notevoli differenze tra gli stati membri e, in ognuno di essi, tra le regioni che lo compongono. Le disuguaglianze tra le diverse regioni sono causate da molteplici fattori, come ad esempio gli svantaggi dovuti alla posizione geografica isolata rispetto alle linee di comunicazione, divari occupazionali storicamente presenti o disomogeneità causate dall'eredità di particolari sistemi economici. Il mancato sviluppo causa disoccupazione, insufficiente qualità dell'istruzione, infrastrutture carenti e servizi pubblici inadatti, dunque una generale arretratezza sotto tutti i punti di vista. L'obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare i fondi strutturali europei, ovvero lo strumento a disposizione dell'Unione Europea per ridurre queste disparità, presupposto fondamentale per una coesione economica, sociale e politica a livello comunitario. La tesi è incentrata sul confronto tra due Stati chiave a livello europeo, l'Italia e la Germania, dei quali si analizzeranno gli obiettivi, la gestione e le performance della politica comunitaria per il periodo 2007-2013 e le prospettive per il 2014-2020. Più nel dettaglio, nel primo capitolo si prendono in esame i fondi strutturali europei, la storia e la loro evoluzione nel tempo. Nel secondo capitolo si illustrano le norme e le procedure di attuazione dei fondi, con i vari sistemi di controllo e gestione (l'autorita' di gestione, i criteri di ammissibilità della spesa, l'autorità di certificazione, l'autorità di audit e gli aiuti di stato). Il terzo capitolo è tutto incentrato sugli obiettivi e le priorità del Quadro Strategico Nazionale sulla programmazione 2007-2013 per quanto riguarda il caso italiano e quello tedesco, mentre nel quarto capitolo si procedere all'analisi e al confronto sulla gestione e la performance dei programmi operativi (nazionali, regionali e interregionali) per i due paesi di riferimento. Nel quinto capitolo invece si espongono gli obiettivi e le priorità della nuova programmazione 2014-2020 nell'ottica di attuazione de "La strategia Europa 2020" che mira a una crescita: intelligente, grazie a investimenti più efficaci nell'istruzione, la ricerca e l'innovazione; sostenibile, grazie alla decisa scelta a favore di un'economia a basse emissioni di CO2; e solidale, ossia focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà. Infine nel capitolo sesto verranno tratte delle conclusioni generali sul caso.
I FONDI STRUTTURALI EUROPEI. CONFRONTO TRA ITALIA E GERMANIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013 E PROSPETTIVE PER IL PERIODO 2014/2020
SHEHI, KRISJAN
2015/2016
Abstract
L'unione europea è caratterizzata da forti disparità economiche e sociali al suo interno, con notevoli differenze tra gli stati membri e, in ognuno di essi, tra le regioni che lo compongono. Le disuguaglianze tra le diverse regioni sono causate da molteplici fattori, come ad esempio gli svantaggi dovuti alla posizione geografica isolata rispetto alle linee di comunicazione, divari occupazionali storicamente presenti o disomogeneità causate dall'eredità di particolari sistemi economici. Il mancato sviluppo causa disoccupazione, insufficiente qualità dell'istruzione, infrastrutture carenti e servizi pubblici inadatti, dunque una generale arretratezza sotto tutti i punti di vista. L'obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare i fondi strutturali europei, ovvero lo strumento a disposizione dell'Unione Europea per ridurre queste disparità, presupposto fondamentale per una coesione economica, sociale e politica a livello comunitario. La tesi è incentrata sul confronto tra due Stati chiave a livello europeo, l'Italia e la Germania, dei quali si analizzeranno gli obiettivi, la gestione e le performance della politica comunitaria per il periodo 2007-2013 e le prospettive per il 2014-2020. Più nel dettaglio, nel primo capitolo si prendono in esame i fondi strutturali europei, la storia e la loro evoluzione nel tempo. Nel secondo capitolo si illustrano le norme e le procedure di attuazione dei fondi, con i vari sistemi di controllo e gestione (l'autorita' di gestione, i criteri di ammissibilità della spesa, l'autorità di certificazione, l'autorità di audit e gli aiuti di stato). Il terzo capitolo è tutto incentrato sugli obiettivi e le priorità del Quadro Strategico Nazionale sulla programmazione 2007-2013 per quanto riguarda il caso italiano e quello tedesco, mentre nel quarto capitolo si procedere all'analisi e al confronto sulla gestione e la performance dei programmi operativi (nazionali, regionali e interregionali) per i due paesi di riferimento. Nel quinto capitolo invece si espongono gli obiettivi e le priorità della nuova programmazione 2014-2020 nell'ottica di attuazione de "La strategia Europa 2020" che mira a una crescita: intelligente, grazie a investimenti più efficaci nell'istruzione, la ricerca e l'innovazione; sostenibile, grazie alla decisa scelta a favore di un'economia a basse emissioni di CO2; e solidale, ossia focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà. Infine nel capitolo sesto verranno tratte delle conclusioni generali sul caso.File | Dimensione | Formato | |
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