The thesis is occupying of violence phenomena during sport events, inside and outside playing field, having his key point the d.l. 119/2014, converted to l. 146/2014. Starting from an in-depht analysis of this regulation, that has had light with l. 146/2914, through an historical juridical path, it will talk about, in the first part of the first chapter, both as the mode of sport violences has changed during years, and how the same regulation has been changed often and integrated just to try to shape it in the image of hooliganism, even through United Europe's Statements and Directives. Instead,in the second chapter, at the attention's centre, it will own the administrative order of the Superintendent, who avoid, to those who are guilty of crimes-stadium, admission to sporting events and how the same sentence has been exarcebated during the years. At the same way, it will also eviscerated, further legal consequence of the obligation to appear in person, by offices or police station, and how this has been repeatedly propose the establishment of contrariety of the Costitution, both for the speed of the measure, both for the different constitutional principles, that the penalty is to limit. Ultimately, in the second chapter, will be clarified some key points of the d.l. 119/2014, through the study of some institutions come to light, with these decree. Will then be examined institutions of Daspo group, of relapse with binding effects, of certain offences of the Criminal Code, today sanctioned through the Daspo, as well as the cessation of the injurious effects, at least 3 years after the introduction of the measure. The third part of the dissertation, instead, will have connotation clearly procedural and therefore will have to subject the institution of the deferred flagrancy, which compared to an initial flow rate embryonic with limited duration, today is a corner stone of anti-violence legislation during sport's events and resulting direct judgment. As far as the appeal of the administrative decision is concerned, we will examine all the methods of appeal. So we will observe the different types of appeal as hierarchical recourse; that extraordinary, but little used, to the President of the Republic, as well as recourse to the same Superintendent witch adopted the measure in the first place. The last part of the chapter will be dedicated to extraordinary appeal in Cassation against the obligation to appear in person. The fourth and final chapter will attempt to bring the reader to understand the d.l. 119/2014 and the l. 146/2014 through a logical path of case law. So starting from the cases Ciro Esposito e Gennaro De Tommaso, that led to its'enactment of new legislation, they will cross the firsts facts who they have had to object the l. 146/2014; repeat offenders through obligatory like the scalper but also that of violence fan during a volleyball match near Novara. They will also be examined the firsts two cases od Daspo's Group occurred in Italy, and the first case of application of the law on drugs.
La tesi si occupa dei fenomeni di violenza durante le manifestazioni sportive, sia all'interno che all'esterno dei campi da gioco, avendo come punto chiave il d.l. 119/2014, convertito in l. 146/2014. Partendo dunque da un analisi approfondita della normativa che ha avuto luce con la l. 401/1989, attraverso un percorso storico giuridico si tratterà, nella prima parte del primo capitolo, sia di come le modalità della violenza sportiva siano cambiate nel corso degli anni, sia di come la stessa normativa sia stata spesso modificata e integrata proprio per cercare di modellarla a immagine delle tifoserie violente, anche attraverso Dichiarazioni e Direttive dell'Unione Europea. Nel secondo capitolo, invece, al centro dell'attenzione vi sarà proprio il provvedimento amministrativo del Questore che vieta, a coloro che si sono resi colpevoli di reati da stadio, l'ingresso alle manifestazioni sportive e di come la stessa pena sia stata inasprita nel corso degli anni. Allo stesso modo verrà sviscerata anche l'ulteriore misura accessoria dell'obbligo di comparizione personale presso gli uffici o comandi di Polizia e di come questa sia stata più volte prospettata di contrarietà alla Costituzione, sia per la celerità del provvedimento, sia per i diversi principi costituzionali che la sanzione viene a limitare. In ultima analisi, nel secondo capitolo, verranno chiariti i punti chiave del d.l. 119/2014 attraverso l'approfondimento di alcuni istituti venuti alla luce proprio con tale decreto. Verranno dunque esaminati gli istituti del Daspo di gruppo, della recidiva con effetti obbligatori, di alcuni reati del Codice Penale oggi sanzionati anche attraverso il Daspo, nonché della cessazione degli effetti pregiudizievoli, trascorsi almeno 3 anni dall'interruzione del provvedimento. La terza parte della dissertazione, invece, avrà delle connotazioni nettamente processuali e perciò avrà ad oggetto l'istituto della flagranza differita, la quale a fronte di un'iniziale portata embrionale con durata limitata, è oggi una pietra miliare della normativa anti violenza all'interno di manifestazioni sportive, e del conseguente giudizio direttissimo. Per quanto attiene, invece, l'impugnazione del provvedimento amministrativo, verranno esaminati tutti i metodi di impugnazione. Dunque saranno osservate le differenti tipologie di impugnazione come il Ricorso gerarchico; quello straordinario, ma poco usato, al Presidente della Repubblica, nonché il ricorso allo stesso Questore che ha emanato in prima battuta il provvedimento. L'ultima parte del capitolo sarà invece dedicata al Ricorso straordinario in Cassazione avverso l'obbligo di comparizione personale. Il quarto e ultimo capitolo cercherà di portare il lettore a comprendere il d.l. 119/2014 e la l. 146/2014 attraverso un percorso logico di casistica giurisprudenziale. Partendo dunque dai casi Ciro Esposito e Gennaro de Tommaso, che hanno portato proprio all'emanazione della nuova normativa, si attraverseranno i primi fatti che hanno avuto ad oggetto la l. 146/2014; attraverso casi di recidiva obbligatoria come il caso del bagarino, ma anche quello del tifoso violento durante una partita di volleyball nel novarese. Verranno anche esaminati i primi due casi di Daspo di gruppo avvenuti in Italia nonché il primo caso di applicazione della normativa sugli stupefacenti.
Il contrasto ai fenomeni di illegalità e violenza in occasione delle manifestazioni sportive alla luce della l. 17/10/2014, n. 146
ABBATE, EMANUELA
2014/2015
Abstract
La tesi si occupa dei fenomeni di violenza durante le manifestazioni sportive, sia all'interno che all'esterno dei campi da gioco, avendo come punto chiave il d.l. 119/2014, convertito in l. 146/2014. Partendo dunque da un analisi approfondita della normativa che ha avuto luce con la l. 401/1989, attraverso un percorso storico giuridico si tratterà, nella prima parte del primo capitolo, sia di come le modalità della violenza sportiva siano cambiate nel corso degli anni, sia di come la stessa normativa sia stata spesso modificata e integrata proprio per cercare di modellarla a immagine delle tifoserie violente, anche attraverso Dichiarazioni e Direttive dell'Unione Europea. Nel secondo capitolo, invece, al centro dell'attenzione vi sarà proprio il provvedimento amministrativo del Questore che vieta, a coloro che si sono resi colpevoli di reati da stadio, l'ingresso alle manifestazioni sportive e di come la stessa pena sia stata inasprita nel corso degli anni. Allo stesso modo verrà sviscerata anche l'ulteriore misura accessoria dell'obbligo di comparizione personale presso gli uffici o comandi di Polizia e di come questa sia stata più volte prospettata di contrarietà alla Costituzione, sia per la celerità del provvedimento, sia per i diversi principi costituzionali che la sanzione viene a limitare. In ultima analisi, nel secondo capitolo, verranno chiariti i punti chiave del d.l. 119/2014 attraverso l'approfondimento di alcuni istituti venuti alla luce proprio con tale decreto. Verranno dunque esaminati gli istituti del Daspo di gruppo, della recidiva con effetti obbligatori, di alcuni reati del Codice Penale oggi sanzionati anche attraverso il Daspo, nonché della cessazione degli effetti pregiudizievoli, trascorsi almeno 3 anni dall'interruzione del provvedimento. La terza parte della dissertazione, invece, avrà delle connotazioni nettamente processuali e perciò avrà ad oggetto l'istituto della flagranza differita, la quale a fronte di un'iniziale portata embrionale con durata limitata, è oggi una pietra miliare della normativa anti violenza all'interno di manifestazioni sportive, e del conseguente giudizio direttissimo. Per quanto attiene, invece, l'impugnazione del provvedimento amministrativo, verranno esaminati tutti i metodi di impugnazione. Dunque saranno osservate le differenti tipologie di impugnazione come il Ricorso gerarchico; quello straordinario, ma poco usato, al Presidente della Repubblica, nonché il ricorso allo stesso Questore che ha emanato in prima battuta il provvedimento. L'ultima parte del capitolo sarà invece dedicata al Ricorso straordinario in Cassazione avverso l'obbligo di comparizione personale. Il quarto e ultimo capitolo cercherà di portare il lettore a comprendere il d.l. 119/2014 e la l. 146/2014 attraverso un percorso logico di casistica giurisprudenziale. Partendo dunque dai casi Ciro Esposito e Gennaro de Tommaso, che hanno portato proprio all'emanazione della nuova normativa, si attraverseranno i primi fatti che hanno avuto ad oggetto la l. 146/2014; attraverso casi di recidiva obbligatoria come il caso del bagarino, ma anche quello del tifoso violento durante una partita di volleyball nel novarese. Verranno anche esaminati i primi due casi di Daspo di gruppo avvenuti in Italia nonché il primo caso di applicazione della normativa sugli stupefacenti.File | Dimensione | Formato | |
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