La tesi affronta il tema dell'obesità, un argomento attuale al centro del dibattito internazionale a causa della sua incidenza dal punto di vista economico e sociale. Nel lavoro viene innanzitutto individuata la dimensione del problema, evidenziando che in Italia i tassi di obesità sono più bassi rispetto ad altre nazioni, ma in costante crescita, soprattutto a causa del sovrappeso infantile ed adolescenziale.Ciò che preoccupa maggiormente è l'evidenza, emersa dai molteplici studi analizzati, che la patologia influisce in modo significativo sull'aumento delle malattie cronico-degenerative e, di conseguenza, sulla mortalità. Un altro elemento su cui si è concentra l'analisi è quello relativo ai costi dell'obesità, i quali ammontano circa a 8 miliardi di euro in Italia. Emerge quindi che la patologia impatta in modo diretto sul Sistema Sanitario Nazionale, ma sono stati individuati anche alti costi di tipo indiretto relativi alla riduzione della produttività. Gli effetti negativi sul benessere della collettività generati dall'obesità conducono a definirla come un'esternalità negativa da correggere. Per comprendere quali sono le cause dell'aumento nel tempo dell'obesità sono stati analizzati i determinanti, i quali possono essere molteplici. Essi sono esterni, cioè insiti nella società, oppure interni all'individuo. La lotta all'obesità richiede dunque un approccio multisettoriale, in quanto si ritiene non ci possa essere un'unica soluzione universalmente valida. Accanto alle iniziative intraprese nei macroambienti e nei microambienti dalle autorità governative internazionali e dalle istituzioni nazionali, è necessario elaborare altre strategie da introdurre nei diversi settori coinvolti nel problema. Quindi, allo studio, vi sono nuove politiche, quali la tassazione e i sussidi per alcune categorie di alimenti, gli interventi nel settore assicurativo e gli incentivi per i datori di lavoro e i propri dipendenti. È stato anche evidenziato il ruolo che potrebbero avere le politiche agricole se le opportunità offerte dalla nuova PAC venissero utilizzate per generare un cambiamento positivo nella catena agro-alimentare e non per perpetuare i privilegi che nel passato hanno caratterizzato il settore. In questo contesto si evidenzia il ruolo positivo dell'attuale sviluppo della pratica agrituristica e dell'alimentazione biologica. Anche l'attuale ministro della Salute italiano Balduzzi, ha avanzato l'ipotesi di tassare i cibi spazzatura, al fine di incidere positivamente nella riduzione dell'obesità. Numerose critiche sono sorte soprattutto a causa della destinazione del gettito: secondo l'idea del ministro, infatti dovrebbe essere utilizzato per finanziare le infrastrutture e le tecnologie sanitarie e non finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo per il quale ne è stata auspicata l'introduzione. Per ottenere una stima su quale possa essere la dimensione dell'incasso in Italia, si è ipotizzato di introdurre una tassazione sulle bevande gassate e zuccherate simile a quella adottata recentemente in Francia. Si auspica quindi che il denaro incassato possa essere utilizzato per rendere la popolazione, attraverso un'attività di informazione ed educazione, maggiormente consapevole della gravità del problema, evitando quindi che la tassazione venga percepita solo come un'ulteriore aggravio per i cittadini. In conclusione è possibile riscontrare che l'incidenza del problema sia tale da giustificare l'attenzione crescente verso la patologia.
Allarme obesità: l'approccio intersettoriale fra politiche sanitarie e politiche agricole
PAGANO, FABIANA
2010/2011
Abstract
La tesi affronta il tema dell'obesità, un argomento attuale al centro del dibattito internazionale a causa della sua incidenza dal punto di vista economico e sociale. Nel lavoro viene innanzitutto individuata la dimensione del problema, evidenziando che in Italia i tassi di obesità sono più bassi rispetto ad altre nazioni, ma in costante crescita, soprattutto a causa del sovrappeso infantile ed adolescenziale.Ciò che preoccupa maggiormente è l'evidenza, emersa dai molteplici studi analizzati, che la patologia influisce in modo significativo sull'aumento delle malattie cronico-degenerative e, di conseguenza, sulla mortalità. Un altro elemento su cui si è concentra l'analisi è quello relativo ai costi dell'obesità, i quali ammontano circa a 8 miliardi di euro in Italia. Emerge quindi che la patologia impatta in modo diretto sul Sistema Sanitario Nazionale, ma sono stati individuati anche alti costi di tipo indiretto relativi alla riduzione della produttività. Gli effetti negativi sul benessere della collettività generati dall'obesità conducono a definirla come un'esternalità negativa da correggere. Per comprendere quali sono le cause dell'aumento nel tempo dell'obesità sono stati analizzati i determinanti, i quali possono essere molteplici. Essi sono esterni, cioè insiti nella società, oppure interni all'individuo. La lotta all'obesità richiede dunque un approccio multisettoriale, in quanto si ritiene non ci possa essere un'unica soluzione universalmente valida. Accanto alle iniziative intraprese nei macroambienti e nei microambienti dalle autorità governative internazionali e dalle istituzioni nazionali, è necessario elaborare altre strategie da introdurre nei diversi settori coinvolti nel problema. Quindi, allo studio, vi sono nuove politiche, quali la tassazione e i sussidi per alcune categorie di alimenti, gli interventi nel settore assicurativo e gli incentivi per i datori di lavoro e i propri dipendenti. È stato anche evidenziato il ruolo che potrebbero avere le politiche agricole se le opportunità offerte dalla nuova PAC venissero utilizzate per generare un cambiamento positivo nella catena agro-alimentare e non per perpetuare i privilegi che nel passato hanno caratterizzato il settore. In questo contesto si evidenzia il ruolo positivo dell'attuale sviluppo della pratica agrituristica e dell'alimentazione biologica. Anche l'attuale ministro della Salute italiano Balduzzi, ha avanzato l'ipotesi di tassare i cibi spazzatura, al fine di incidere positivamente nella riduzione dell'obesità. Numerose critiche sono sorte soprattutto a causa della destinazione del gettito: secondo l'idea del ministro, infatti dovrebbe essere utilizzato per finanziare le infrastrutture e le tecnologie sanitarie e non finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo per il quale ne è stata auspicata l'introduzione. Per ottenere una stima su quale possa essere la dimensione dell'incasso in Italia, si è ipotizzato di introdurre una tassazione sulle bevande gassate e zuccherate simile a quella adottata recentemente in Francia. Si auspica quindi che il denaro incassato possa essere utilizzato per rendere la popolazione, attraverso un'attività di informazione ed educazione, maggiormente consapevole della gravità del problema, evitando quindi che la tassazione venga percepita solo come un'ulteriore aggravio per i cittadini. In conclusione è possibile riscontrare che l'incidenza del problema sia tale da giustificare l'attenzione crescente verso la patologia.File | Dimensione | Formato | |
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