ANALISI DI BILANCIO: I GRUPPI QUOTATI ITALIANI NEL SETTORE ALIMENTARE

L'oggetto del presente lavoro è l'analisi di bilancio dei Gruppi quotati italiani nel settore alimentare, tali Gruppi sono Arena, Campari, Centrale del Latte, La Doria e Parmalat. L'analisi di bilancio è stata effettuata per indici, evidenziando l'andamento patrimoniale, finanziario ed economico, degli esercizi 2009 e 2010 dei sopracitati Gruppi e delle rispettive capogruppo, inoltre si è eseguita una breve analisi dei rendiconti finanziari. La scelta del settore alimentare deriva dal fatto che, nonostante la crisi che stiamo attraversando, risulta un settore in grado di viaggiare controcorrente rispetto all'economia nazionale. Infatti, la crisi finanziaria, nata nel mercato dei mutui subprime, si è propagata all'economia reale intaccando lo sviluppo economico globale, ma il settore alimentare sembra risentirne meno degli altri settori industriali. L'industria alimentare italiana, secondo settore produttivo del Paese dopo il metalmeccanico, con 120 miliardi di euro di fatturato e oltre 400 mila addetti per 6.500 aziende, ha recuperato il segno negativo del 2009 di - 1,50 %, segnando un + 1,60 % nel 2010. Sull'arco del decennio 2000-2010 ha messo a segno un + 12,10 %, con oltre 27 punti di differenza rispetto al - 15,40 % segnato in parallelo dall'industria nazionale nel suo complesso. Il lavoro è stato suddiviso in quattro capitoli: 1) l'analisi di bilancio ¿ spiegazione teorica dell'analisi di bilancio per indici e per flussi; 2) presentazione dei Gruppi scelti nel settore alimentare ¿ presentazione della storia, della struttura e dell'attività svolta dai Gruppi; 3) analisi di bilancio per indici dei Gruppi a confronto ¿ analisi effettuata per evidenziare la situazione patrimoniale, la struttura finanziaria, la situazione finanziaria e la situazione economica; 4) analisi di bilancio per flussi finanziari dei Gruppi a confronto ¿ breve analisi effettuata sui rendiconti finanziari. Nella conclusione viene evidenziato che sul mercato interno è difficile aspettarsi crescite, ma l'industria alimentare può puntare sull'export che, dopo avere navigato negli ultimi mesi del 2010 su tassi prossimi al + 10,00 %, ha chiuso l'anno sulla quota di 21 miliardi di euro, con una crescita di + 10,50 % sull'anno precedente. Per quanto riguarda l'anno in corso rischia molto concretamente di caratterizzarsi come il quinto anno consecutivo di consumi interni in calo. L'export, tuttavia, dovrebbe continuare nella sua azione espansiva.