L'innovazione tecnologica, ad oggi, si afferma sempre più come fattore determinante del vantaggio competitivo di un'impresa. La globalizzazione dei mercati, l'IT (Information Technology), l'introduzione di una gamma sempre più ampia e diversificata di prodotti che permetterebbe ad un'impresa di difendere i propri margini in termini di quote di mercato nonché la continua ricerca da parte delle imprese di ottenere una riduzione dei costi, sono tutti fattori che spingono le imprese ad innovare per differenziarsi il più possibile dai propri concorrenti determinando così un innalzamento della soglia competitiva nei confronti di quest'ultimi. Si può dunque affermare che, innovare, sia ormai diventato un imperativo strategico per la maggior parte delle imprese, dato anche il continuo ridursi del ciclo di vita del prodotto proprio a causa dell'ipercompetizione. Le imprese possono quindi scegliere tra due diversi tipi di innovazione, ovvero, innovazione di prodotto o innovazione di processo. Nel presente lavoro, si descriveranno le diverse opportunità che potrebbe avere una PMI italiana che decida di innovare il proprio processo produttivo attraverso l'utilizzo della stampa 3D. Tecnologia denominata anche ¿additive manufacturing¿, considerata da molti ricercatori come potenziale nuova ¿rivoluzione industriale¿ proprio per le sue effettive capacità di rivoluzionare il modo di produrre delle imprese manifatturiere, potenziando la produzione sotto diversi aspetti ed offrendone significativi vantaggi rispetto ai tradizionali metodi produttivi attualmente utilizzati. Ne verrà, pertanto, illustrato il suo funzionamento nonché le differenti numerose tecnologie disponibili, in base alla tipologia di materiale che si deciderà di utilizzare nella creazione del prodotto. Diversi sono i campi di applicazione di questa tecnologia. In questo progetto, si analizzeranno le prospettive di adozione possibili della tecnologia 3D, in particolare, nel settore meccanico-industriale attraverso un caso di applicazione che coinvolgerà direttamente una PMI italiana. Si esploreranno i diversi percorsi che quest'impresa potrà intraprendere nell'implementare questa tecnologia, ponendo l'attenzione su vantaggi e svantaggi che ne deriveranno dal suo ipotetico utilizzo in azienda ed analizzando la reale e concreta fattibilità della realizzazione del progetto, in quanto, innovare, è sicuramente costoso ed è quindi necessario che l'azienda si ponga l'obiettivo di farlo in modo efficace ed efficiente. Nonostante la stampa 3D sia una tecnologia che presenta dei tassi di crescita molto elevati nel suo sviluppo, sono altrettanto elevate le zone d'ombra per le PMI italiane in merito alla realizzazione di questa tecnologia ed all'impatto che potrà realmente avere sui processi produttivi. Limite non indifferente e principalmente legato a quelle che sono le competenze in materia, difficili da reperire all'esterno nonché da ottenere in azienda attraverso figure professionali qualificate. Recenti ricerche universitarie che hanno visto coinvolte un centinaio di imprese manifatturiere italiane hanno infatti dimostrato che solo un 50% di esse conosce approfonditamente questa tecnologia e solo una piccola percentuale la sta già mettendo a punto. Le conclusioni porteranno, in ogni caso, ad interrogarsi nuovamente su quali potranno essere i risvolti futuri dell'applicazione di questa tecnologia all'interno di aziende manifatturiere italiane.

¿ADDITIVE MANUFACTURING¿ COME INNOVAZIONE DI PROCESSO E NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CON CASO DI APPLICAZIONE AD UNA PMI ITALIANA.

BRIGHINA, ANNA
2014/2015

Abstract

L'innovazione tecnologica, ad oggi, si afferma sempre più come fattore determinante del vantaggio competitivo di un'impresa. La globalizzazione dei mercati, l'IT (Information Technology), l'introduzione di una gamma sempre più ampia e diversificata di prodotti che permetterebbe ad un'impresa di difendere i propri margini in termini di quote di mercato nonché la continua ricerca da parte delle imprese di ottenere una riduzione dei costi, sono tutti fattori che spingono le imprese ad innovare per differenziarsi il più possibile dai propri concorrenti determinando così un innalzamento della soglia competitiva nei confronti di quest'ultimi. Si può dunque affermare che, innovare, sia ormai diventato un imperativo strategico per la maggior parte delle imprese, dato anche il continuo ridursi del ciclo di vita del prodotto proprio a causa dell'ipercompetizione. Le imprese possono quindi scegliere tra due diversi tipi di innovazione, ovvero, innovazione di prodotto o innovazione di processo. Nel presente lavoro, si descriveranno le diverse opportunità che potrebbe avere una PMI italiana che decida di innovare il proprio processo produttivo attraverso l'utilizzo della stampa 3D. Tecnologia denominata anche ¿additive manufacturing¿, considerata da molti ricercatori come potenziale nuova ¿rivoluzione industriale¿ proprio per le sue effettive capacità di rivoluzionare il modo di produrre delle imprese manifatturiere, potenziando la produzione sotto diversi aspetti ed offrendone significativi vantaggi rispetto ai tradizionali metodi produttivi attualmente utilizzati. Ne verrà, pertanto, illustrato il suo funzionamento nonché le differenti numerose tecnologie disponibili, in base alla tipologia di materiale che si deciderà di utilizzare nella creazione del prodotto. Diversi sono i campi di applicazione di questa tecnologia. In questo progetto, si analizzeranno le prospettive di adozione possibili della tecnologia 3D, in particolare, nel settore meccanico-industriale attraverso un caso di applicazione che coinvolgerà direttamente una PMI italiana. Si esploreranno i diversi percorsi che quest'impresa potrà intraprendere nell'implementare questa tecnologia, ponendo l'attenzione su vantaggi e svantaggi che ne deriveranno dal suo ipotetico utilizzo in azienda ed analizzando la reale e concreta fattibilità della realizzazione del progetto, in quanto, innovare, è sicuramente costoso ed è quindi necessario che l'azienda si ponga l'obiettivo di farlo in modo efficace ed efficiente. Nonostante la stampa 3D sia una tecnologia che presenta dei tassi di crescita molto elevati nel suo sviluppo, sono altrettanto elevate le zone d'ombra per le PMI italiane in merito alla realizzazione di questa tecnologia ed all'impatto che potrà realmente avere sui processi produttivi. Limite non indifferente e principalmente legato a quelle che sono le competenze in materia, difficili da reperire all'esterno nonché da ottenere in azienda attraverso figure professionali qualificate. Recenti ricerche universitarie che hanno visto coinvolte un centinaio di imprese manifatturiere italiane hanno infatti dimostrato che solo un 50% di esse conosce approfonditamente questa tecnologia e solo una piccola percentuale la sta già mettendo a punto. Le conclusioni porteranno, in ogni caso, ad interrogarsi nuovamente su quali potranno essere i risvolti futuri dell'applicazione di questa tecnologia all'interno di aziende manifatturiere italiane.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
308395_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.4 MB
Formato Adobe PDF
2.4 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/117229