Nel presente lavoro si è indagata l'interazione passata e presente tra alpicoltura, territorio¬¬¬¬ con considerazioni sugli effetti circa la qualità del latte prodotto in Formazza, una valle piemontese che, per motivi geografici, storici, culturali e linguistici è stata per lungo tempo isolata dalle realtà circostanti. Si è ipotizzato che la specificità della valle ed il suo secolare isolamento abbiano influenzato la cultura e la tradizione pastorale, preservandola da quel processo di modernizzazione in atto in altre altre realtà alpine, con ricadute positive sia sulla cura del territorio sia sulla qualità del latte prodotto. Ci si è avvalsi, oltre che del materiale bibliografico e sitografico disponibile, di indagini storiche, sociologiche con un approfondimento sulle caratteristiche del latte ottenibile con diverse modalità di allevamento. Dalle indagini storiche e sociologiche è emerso che caratteristiche del territorio, peculiarità culturali, senso di appartenenza ed isolamento hanno influito significativamente sulla gestione delle superfici prative, pascolive e sull'allevamento del bestiame. Ancora oggi permangono le antiche forme associative dei consorzi frazionali che presidiano e conservano il territorio. La quasi totalità degli allevamenti sul territorio ha un numero di capi inferiore a venti e pratica ancora oggi la transumanza verticale nel periodo che va da giugno a settembre. Per quanto concerne la qualità del latte sono state effettuate, nel periodo estivo, analisi sugli alimenti utilizzati e sul latte prodotto in due aziende operanti in valle Formazza. Le due aziende si distinguono per la tipologia di allevamento: in una le bovine rimangono tutto l'anno in stalla e ricevono foraggi conservati e freschi in mangiatoia mentre nell'altra le bovine, nel periodo estivo, vengono portate in alpeggio. Dai risultati delle analisi effettuate è emerso che una dieta basata esclusivamente sull'assunzione di erba verde pascolata migliora la qualità del latte, influenzandone il profilo acidico del grasso, a scapito della produzione di latte. Sulla base dei dati raccolti e delle interviste sono state infine formulate ipotesi per il futuro dell'alpicoltura formazzina.

Allevamento da latte in Val Formazza (VCO): sistemi zootecnici e qualità delle produzioni tra tradizione e innovazione

GANDINI, GIOVANNI
2015/2016

Abstract

Nel presente lavoro si è indagata l'interazione passata e presente tra alpicoltura, territorio¬¬¬¬ con considerazioni sugli effetti circa la qualità del latte prodotto in Formazza, una valle piemontese che, per motivi geografici, storici, culturali e linguistici è stata per lungo tempo isolata dalle realtà circostanti. Si è ipotizzato che la specificità della valle ed il suo secolare isolamento abbiano influenzato la cultura e la tradizione pastorale, preservandola da quel processo di modernizzazione in atto in altre altre realtà alpine, con ricadute positive sia sulla cura del territorio sia sulla qualità del latte prodotto. Ci si è avvalsi, oltre che del materiale bibliografico e sitografico disponibile, di indagini storiche, sociologiche con un approfondimento sulle caratteristiche del latte ottenibile con diverse modalità di allevamento. Dalle indagini storiche e sociologiche è emerso che caratteristiche del territorio, peculiarità culturali, senso di appartenenza ed isolamento hanno influito significativamente sulla gestione delle superfici prative, pascolive e sull'allevamento del bestiame. Ancora oggi permangono le antiche forme associative dei consorzi frazionali che presidiano e conservano il territorio. La quasi totalità degli allevamenti sul territorio ha un numero di capi inferiore a venti e pratica ancora oggi la transumanza verticale nel periodo che va da giugno a settembre. Per quanto concerne la qualità del latte sono state effettuate, nel periodo estivo, analisi sugli alimenti utilizzati e sul latte prodotto in due aziende operanti in valle Formazza. Le due aziende si distinguono per la tipologia di allevamento: in una le bovine rimangono tutto l'anno in stalla e ricevono foraggi conservati e freschi in mangiatoia mentre nell'altra le bovine, nel periodo estivo, vengono portate in alpeggio. Dai risultati delle analisi effettuate è emerso che una dieta basata esclusivamente sull'assunzione di erba verde pascolata migliora la qualità del latte, influenzandone il profilo acidico del grasso, a scapito della produzione di latte. Sulla base dei dati raccolti e delle interviste sono state infine formulate ipotesi per il futuro dell'alpicoltura formazzina.
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