Carlo IV Borromeo Arese was Viceroy of Naples from October 1710 to May 1713, when the reign of Naples was under the Astrian rules. His profile was neglected for a long time by the studies because of a lack of interest in him fed by several historical and political contingencies. In the context of this thesis I tried to provide a new contribution about the Lombard nobleman thanks to the research carried out in the Isola Bella Borromeo Archives. Are so emerged the names of several workers who served the Borromeo Arese during his tenure in the Kingdom of Naples, active both in the sumptuary arts fields and in the creation of temporary structures. I then studied the relationship between Carlo IV and some important painters, from Solimena to Paolo de Matteis, from Giorgio and Giovanni Garri to Teresa del Po. I've also focused on those artists linked to Carlo IV on the base of a family traditions that lasted over years: among them Carlo Donelli detto il Vimercati and the famous architect Carlo Fontana. Finally I analyzed the case of the three paintings by Luca Giordano preserved in the Borromeo collection of Isola Bella. From an initial assessment the result of a purchase on the Neapolitan market by Carlo IV, the research has been addressed to the figure of Clelia Grillo, a Genoese noblewoman and wife of the eldest son of the Viceroy of Naples, who donated the operas in 1766 to the son Renato III, sanctioning their entry in the Borromeo collection.
Carlo IV Borromeo Arese fu Viceré di Napoli dall'ottobre del 1710 al maggio del 1713 durante il dominio degli austriaci nel viceregno napoletano. Il suo profilo fu a lungo trascurato dagli studi sulla scia della scarsa attenzione riversata nei confronti del breve dominio austriaco nel viceregno. Nell'ambito di questa tesi di laurea ho cercato di fornire un nuovo contributo sul nobile lombardo, motore della fortuna nazionale della famiglia grazie alle sue alleanze matrimoniali e i suoi incarichi prestigiosi. A partire dalle ricerche svolte nell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella, sono emersi i nomi di numerose maestranze che furono a servizio del Borromeo Arese durante il suo incarico nel Regno di Napoli, attive sia nei campi delle arti suntuarie sia nella realizzazione di apparati effimeri. Sono stati poi approfonditi i rapporti che intrattenne con alcuni importanti pittori, da Solimena a Paolo de Matteis, da Giorgio e Giovanni Garri a Teresa del Po. Mi sono soffermata anche su quegli artisti legati a Carlo IV sulla base di una consuetudine familiare protrattasi negli anni: tra questi Carlo Donelli detto il Vimercati e il noto architetto ticinese Carlo Fontana. Infine ho analizzato il caso dei tre dipinti di Luca Giordano conservati nella collezione Borromeo dell'Isola Bella. Da una prima valutazione che aveva indotto a considerarli il risultato di un acquisto sul mercato napoletano da parte di Carlo IV, le ricerche sono state indirizzate alla figura di Clelia Grillo, nobildonna genovese e moglie del primogenito del Viceré di Napoli, che donò le opere nel settimo decennio del Settecento al figlio Renato III, sancendone il loro ingresso nella collezione Borromeo.
Carlo IV Borromeo Arese Viceré di Napoli (1710-1713): committenza e collezionismo familiare
SILVELLO, ELISABETTA
2015/2016
Abstract
Carlo IV Borromeo Arese fu Viceré di Napoli dall'ottobre del 1710 al maggio del 1713 durante il dominio degli austriaci nel viceregno napoletano. Il suo profilo fu a lungo trascurato dagli studi sulla scia della scarsa attenzione riversata nei confronti del breve dominio austriaco nel viceregno. Nell'ambito di questa tesi di laurea ho cercato di fornire un nuovo contributo sul nobile lombardo, motore della fortuna nazionale della famiglia grazie alle sue alleanze matrimoniali e i suoi incarichi prestigiosi. A partire dalle ricerche svolte nell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella, sono emersi i nomi di numerose maestranze che furono a servizio del Borromeo Arese durante il suo incarico nel Regno di Napoli, attive sia nei campi delle arti suntuarie sia nella realizzazione di apparati effimeri. Sono stati poi approfonditi i rapporti che intrattenne con alcuni importanti pittori, da Solimena a Paolo de Matteis, da Giorgio e Giovanni Garri a Teresa del Po. Mi sono soffermata anche su quegli artisti legati a Carlo IV sulla base di una consuetudine familiare protrattasi negli anni: tra questi Carlo Donelli detto il Vimercati e il noto architetto ticinese Carlo Fontana. Infine ho analizzato il caso dei tre dipinti di Luca Giordano conservati nella collezione Borromeo dell'Isola Bella. Da una prima valutazione che aveva indotto a considerarli il risultato di un acquisto sul mercato napoletano da parte di Carlo IV, le ricerche sono state indirizzate alla figura di Clelia Grillo, nobildonna genovese e moglie del primogenito del Viceré di Napoli, che donò le opere nel settimo decennio del Settecento al figlio Renato III, sancendone il loro ingresso nella collezione Borromeo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/117141