This thesis analyzes different teaching approaches arisen in recent years through the potentiality of new technologies. The storytelling, used since ancient times with different purposes, has taken on in modern society a new way of diffusion: the Digital Storytelling. This media practice was born to strength social and emotional ties fragmented and has acquired relevance in different fields, also in the education sector. It was therefore appropriate to consider the principal characteristics of Digital Storytelling and the competences involved in the processing of content. The most important reference is the paradigm of CSSC Learning. Regard the peculiarities of the new media practice, there are different examples of organization in educational and training contexts, to show the flexibility and versatility of this approach. Guides allow to understand the dimensions involved in the elaboration process of the content, including the cognitive, affective-emotional and socio-relational one. Looking at teachers training, it was proposed to adopt the DST to counter the possible occurrence of the burnout phenomenon and to disseminate the communities of practice. The latter in fact is needed to adequately address the numerous requests from the scholastic context. Finally it is indicated the use of Digital Storytelling in the parents education, in reference to learning disorders and school context. It is thus proposed to students to create pedagogical content in a multimedia key, to strengthen collaborative-organizational skills and computer literacy. Another approach that has emerged in the last years is the flipped classroom, able to extends the time in the classroom to implement innovative activities, allowing students to be actively involved in the organization and monitoring of their own knowledge. In view of the presented approaches, it was analyzed the ability to reflect-in-action: students in fact, to achieve a significant learning process, require the meta-cognitive component. The teachers instead, to be able to respond adequately to the complex demands made by those involved in the educational sector, need a continuous reflection on their actions. Finally, it was decided to adopt a critical eye to Digital Storytelling and the flipped classroom: the sustainability of that practices investigates different variables, in order to not forget the purpose of activities.

Il presente lavoro intende analizzare differenti approcci didattici sorti negli ultimi anni grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie. La narrazione, utilizzata sin dall'antichità con differenti scopi, ha assunto nella società odierna una nuova modalità di diffusione: il Digital Storytelling. Questa pratica multimediale, nata con lo scopo di rinsaldare legami sociali ed emotivi frammentati, ha acquisito notevole rilevanza in differenti settori, anche in quello scolastico. Si è ritenuto pertanto opportuno considerare le principali caratteristiche del Digital Storytelling e le competenze coinvolte nell'elaborazione del contenuto. Il riferimento più importante è il paradigma del CSSC Learning. In considerazione delle peculiarità della nuova pratica multimediale, si offrono differenti esempi di progettazione in contesti scolastici e formativi, al fine di mostrare la flessibilità e versatilità dell'approccio presentato. Le guide realizzate consentono di comprendere le dimensioni coinvolte nel processo di elaborazione del contenuto, tra cui quella cognitiva, affettivo-emotiva e socio-relazionale. Prendendo in esame la formazione dei docenti, si è proposto di adottare il DST per contrastare l'eventuale comparsa del fenomeno del burnout e per diffondere le comunità di pratica. Queste ultime infatti risultano necessarie per affrontare in modo adeguato le numerose richieste provenienti dal contesto scolastico. Infine si è indicato l'utilizzo del Digital Storytelling nella formazione dei genitori, in riferimento ai disturbi dell'apprendimento, e nel contesto scolastico. Si è così suggerito di far realizzare agli studenti contenuti pedagogici in chiave multimediale, per rafforzare competenze collaborative, organizzative ed informatiche. Un ulteriore approccio che si è affermato negli ultimi anni è la flipped classroom: capace di estendere il tempo in aula per realizzare attività innovative, permettendo agli studenti di essere attivamente coinvolti nel percorso di gestione e monitoraggio del proprio sapere. In considerazione degli approcci presentati, si è analizzata la capacità di riflettere nel corso dell'azione: gli studenti infatti, per conseguire un processo di apprendimento significativo, necessitano della componente metacognitiva. I docenti invece, per saper rispondere in modo adeguato alle complesse richieste provenienti dai soggetti coinvolti nella formazione, necessitano di una continua riflessione sul proprio agire. Infine si è scelto di adottare uno sguardo critico nei confronti del Digital Storytelling e della classe rovesciata: la sostenibilità degli approcci indaga differenti variabili, al fine di non trascurare il fine delle attività.

Narrazioni digitali e classe rovesciata, approcci per ripensare la didattica

NERI, MONICA
2015/2016

Abstract

Il presente lavoro intende analizzare differenti approcci didattici sorti negli ultimi anni grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie. La narrazione, utilizzata sin dall'antichità con differenti scopi, ha assunto nella società odierna una nuova modalità di diffusione: il Digital Storytelling. Questa pratica multimediale, nata con lo scopo di rinsaldare legami sociali ed emotivi frammentati, ha acquisito notevole rilevanza in differenti settori, anche in quello scolastico. Si è ritenuto pertanto opportuno considerare le principali caratteristiche del Digital Storytelling e le competenze coinvolte nell'elaborazione del contenuto. Il riferimento più importante è il paradigma del CSSC Learning. In considerazione delle peculiarità della nuova pratica multimediale, si offrono differenti esempi di progettazione in contesti scolastici e formativi, al fine di mostrare la flessibilità e versatilità dell'approccio presentato. Le guide realizzate consentono di comprendere le dimensioni coinvolte nel processo di elaborazione del contenuto, tra cui quella cognitiva, affettivo-emotiva e socio-relazionale. Prendendo in esame la formazione dei docenti, si è proposto di adottare il DST per contrastare l'eventuale comparsa del fenomeno del burnout e per diffondere le comunità di pratica. Queste ultime infatti risultano necessarie per affrontare in modo adeguato le numerose richieste provenienti dal contesto scolastico. Infine si è indicato l'utilizzo del Digital Storytelling nella formazione dei genitori, in riferimento ai disturbi dell'apprendimento, e nel contesto scolastico. Si è così suggerito di far realizzare agli studenti contenuti pedagogici in chiave multimediale, per rafforzare competenze collaborative, organizzative ed informatiche. Un ulteriore approccio che si è affermato negli ultimi anni è la flipped classroom: capace di estendere il tempo in aula per realizzare attività innovative, permettendo agli studenti di essere attivamente coinvolti nel percorso di gestione e monitoraggio del proprio sapere. In considerazione degli approcci presentati, si è analizzata la capacità di riflettere nel corso dell'azione: gli studenti infatti, per conseguire un processo di apprendimento significativo, necessitano della componente metacognitiva. I docenti invece, per saper rispondere in modo adeguato alle complesse richieste provenienti dai soggetti coinvolti nella formazione, necessitano di una continua riflessione sul proprio agire. Infine si è scelto di adottare uno sguardo critico nei confronti del Digital Storytelling e della classe rovesciata: la sostenibilità degli approcci indaga differenti variabili, al fine di non trascurare il fine delle attività.
ITA
This thesis analyzes different teaching approaches arisen in recent years through the potentiality of new technologies. The storytelling, used since ancient times with different purposes, has taken on in modern society a new way of diffusion: the Digital Storytelling. This media practice was born to strength social and emotional ties fragmented and has acquired relevance in different fields, also in the education sector. It was therefore appropriate to consider the principal characteristics of Digital Storytelling and the competences involved in the processing of content. The most important reference is the paradigm of CSSC Learning. Regard the peculiarities of the new media practice, there are different examples of organization in educational and training contexts, to show the flexibility and versatility of this approach. Guides allow to understand the dimensions involved in the elaboration process of the content, including the cognitive, affective-emotional and socio-relational one. Looking at teachers training, it was proposed to adopt the DST to counter the possible occurrence of the burnout phenomenon and to disseminate the communities of practice. The latter in fact is needed to adequately address the numerous requests from the scholastic context. Finally it is indicated the use of Digital Storytelling in the parents education, in reference to learning disorders and school context. It is thus proposed to students to create pedagogical content in a multimedia key, to strengthen collaborative-organizational skills and computer literacy. Another approach that has emerged in the last years is the flipped classroom, able to extends the time in the classroom to implement innovative activities, allowing students to be actively involved in the organization and monitoring of their own knowledge. In view of the presented approaches, it was analyzed the ability to reflect-in-action: students in fact, to achieve a significant learning process, require the meta-cognitive component. The teachers instead, to be able to respond adequately to the complex demands made by those involved in the educational sector, need a continuous reflection on their actions. Finally, it was decided to adopt a critical eye to Digital Storytelling and the flipped classroom: the sustainability of that practices investigates different variables, in order to not forget the purpose of activities.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/117126