I conservanti sono sostanze impiegate nei cosmetici allo scopo di prevenire la contaminazione da parte di agenti microbici che causerebbero il deterioramento del prodotto, costituendo inoltre un rischio per la sicurezza del consumatore. Tra i conservanti chimici maggiormente impiegati nell'industria cosmetica vi sono sia i parabeni, come metilparabene, etilparabene, propilparabene e butilparabene, che i ¿cessori¿ della formaldeide, come imidazolidinil urea. Nonostante l'importante funzione antimicrobica di tali composti, un numero elevato di studi dimostrano che, i parabeni e i ¿cessori¿ di formaldeide presentano, rispettivamente, attività estrogenica e cancerogena. Tale problematica ha suscitato, negli ultimi anni, da parte dei consumatori una crescente domanda di prodotti per la cura della persona privi di conservanti chimici e contenenti ingredienti organici di origine naturale. Le conoscenze sull'attività antimicrobica di molecole di origine naturale al momento disponibili in letteratura, non forniscono informazioni sufficienti affinchè si possano classificare come agenti conservanti. L'obiettivo della tesi è stato quello di valutare l'attività antimicrobica di molecole di origine naturale e di sintesi, sulla flora microbica riscontrabile in prodotti ad uso cosmetico. Sono state analizzate tre tipologie cosmetiche: emulsione con Emullium mellifera, balsamo dopobarba, emulsione con Symbiomuls GC. Ogni prodotto cosmetico è stato formulato con 3 sistemi conservanti: 1)chimico, composto dalla miscela parabeni ed imidazolidinil urea, 2)conservante ¿non conservante¿, costituito da una miscela di gliceril caprilato e olio essenziale di Melaleuca alternifolia, 3)conservante ¿non conservante¿, costituito dalla combinazione di alcol feniletilico e olio essenziale di M. alternifolia. Al fine di verificare la cinetica di crescita microbica per ciascuna tipologia cosmetica è stata eseguita una prova di controllo della carica microbica totale, senza l'aggiunta di un sistema conservante. Successivamente, è stata effettuata la contaminazione del prodotto cosmetico con cinque ceppi microbici per valutare l'azione del sistema conservante, secondo metodo ISO 11930:2012. A diversi intervalli dall'inoculo è stata eseguita la lettura della carica microbica, ai fini di determinare la dinamica di abbattimento. È stata confrontata l'efficacia del sistema conservante tradizionale che impiega i composti chimici, con il sistema conservante innovativo che utilizza le sostanze di origine naturale. L'analisi dei risultati evidenzia come i prodotti ad uso cosmetico, nella cui formulazione non era presente nessun tipo di conservante, non si sono preservati in modo efficace e costituiscono un fattore di rischio per i consumatori. i conservanti ¿non conservanti¿ sono in grado di avere la stessa efficacia antimicrobica dei conservanti chimici. I risultati ottenuti nel presente lavoro possono avere una grande potenzialità applicativa, indicando che l'uso di sostanze di origine naturale possono estendere la shelf-life dei prodotti cosmetici senza effetti negativi sulla qualità del prodotto stesso.

Attività antimicrobica di molecole di origine naturale e di sintesi sulla flora microbica riscontrabile nei prodotti ad uso cosmetico

PULLANO, BENEDETTA
2015/2016

Abstract

I conservanti sono sostanze impiegate nei cosmetici allo scopo di prevenire la contaminazione da parte di agenti microbici che causerebbero il deterioramento del prodotto, costituendo inoltre un rischio per la sicurezza del consumatore. Tra i conservanti chimici maggiormente impiegati nell'industria cosmetica vi sono sia i parabeni, come metilparabene, etilparabene, propilparabene e butilparabene, che i ¿cessori¿ della formaldeide, come imidazolidinil urea. Nonostante l'importante funzione antimicrobica di tali composti, un numero elevato di studi dimostrano che, i parabeni e i ¿cessori¿ di formaldeide presentano, rispettivamente, attività estrogenica e cancerogena. Tale problematica ha suscitato, negli ultimi anni, da parte dei consumatori una crescente domanda di prodotti per la cura della persona privi di conservanti chimici e contenenti ingredienti organici di origine naturale. Le conoscenze sull'attività antimicrobica di molecole di origine naturale al momento disponibili in letteratura, non forniscono informazioni sufficienti affinchè si possano classificare come agenti conservanti. L'obiettivo della tesi è stato quello di valutare l'attività antimicrobica di molecole di origine naturale e di sintesi, sulla flora microbica riscontrabile in prodotti ad uso cosmetico. Sono state analizzate tre tipologie cosmetiche: emulsione con Emullium mellifera, balsamo dopobarba, emulsione con Symbiomuls GC. Ogni prodotto cosmetico è stato formulato con 3 sistemi conservanti: 1)chimico, composto dalla miscela parabeni ed imidazolidinil urea, 2)conservante ¿non conservante¿, costituito da una miscela di gliceril caprilato e olio essenziale di Melaleuca alternifolia, 3)conservante ¿non conservante¿, costituito dalla combinazione di alcol feniletilico e olio essenziale di M. alternifolia. Al fine di verificare la cinetica di crescita microbica per ciascuna tipologia cosmetica è stata eseguita una prova di controllo della carica microbica totale, senza l'aggiunta di un sistema conservante. Successivamente, è stata effettuata la contaminazione del prodotto cosmetico con cinque ceppi microbici per valutare l'azione del sistema conservante, secondo metodo ISO 11930:2012. A diversi intervalli dall'inoculo è stata eseguita la lettura della carica microbica, ai fini di determinare la dinamica di abbattimento. È stata confrontata l'efficacia del sistema conservante tradizionale che impiega i composti chimici, con il sistema conservante innovativo che utilizza le sostanze di origine naturale. L'analisi dei risultati evidenzia come i prodotti ad uso cosmetico, nella cui formulazione non era presente nessun tipo di conservante, non si sono preservati in modo efficace e costituiscono un fattore di rischio per i consumatori. i conservanti ¿non conservanti¿ sono in grado di avere la stessa efficacia antimicrobica dei conservanti chimici. I risultati ottenuti nel presente lavoro possono avere una grande potenzialità applicativa, indicando che l'uso di sostanze di origine naturale possono estendere la shelf-life dei prodotti cosmetici senza effetti negativi sulla qualità del prodotto stesso.
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