La Zona del Canavese (Alpi Occidentali interne) rappresenta un settore di margine distale passivo Apulo, formato dall'assottigliamento e stiramento crostale Giurassico, associato alle fasi estensionali di apertura dell'Oceano Pennidico (i.e. Tetide Alpina Settentrionale). Questa Zona costituisce un'unità tettonica, interposta tra la Zona Ivrea-Verbano e la Zona Sesia-Lanzo, bordata da due lineamenti tettonici regionali a direzione NE-SW (Linea del Canavese Interna e Esterna). Internamente essa è costituita da (i) unità di basamento metamorfico Ercinico, (ii) corpi intrusivi post-Ercinici e successione vulcano-sedimentaria permiana, (iii) successione sedimentaria Mesozoica. Lo scopo di questa Tesi di Laurea è stato la ricostruzione dell'evoluzione tettono-stratigrafica e metamorfica del settore centro-meridionale della Zona del Canavese (tra Issiglio e Cuorgnè, TO), con particolare attenzione alle relazioni tra coperture sedimentarie e basamento metamorfico e al ruolo svolto da strutture tettoniche ereditate nell'evoluzione mesozoica. Il lavoro è consistito in un rilevamento geologico-strutturale di dettaglio a scala 1:5.000 di un'area di circa 25 km2, analisi strutturale alla mesoscala e osservazioni stratigrafiche, campionamento (n° 85 campioni) dei litotipi significativi per l'osservazione sul campione a mano e l'osservazione petrografica, analisi petrografiche in microscopia ottica (n° 55 campioni) ed elettronica (SEM-EDS; n° 20 campioni). L'approccio multidisciplinare utilizzato ha portato ai seguenti risultati principali: ridefinizione della successione stratigrafica di questo settore della Zona del Canavese. In particolare: (i) il basamento metamorfico è risultato confrontabile, per associazione litostratigrafica e grado metamorfico, al basamento della Serie dei Laghi, ed è intruso da una suite-magmatica da tardo a post-Ercinica costituita da termini con composizioni da basico-intermedie ad acide, confrontabili con le rocce intrusive del Permiano inferiore presenti nel basamento del Dominio Sudalpino; (ii) la successione sedimentaria di copertura è costituita da una successione di età Permiano ¿Triassico inferiore, mai descritta in letteratura in questo settore, e da una successione Giurassica descritta con nuovo dettaglio. Questa successione stratigrafica è del tutto confrontabile con quella del Bacino Lombardo poggiante al di sopra della Serie dei Laghi;ridefinizione dell'assetto strutturale, caratterizzato da una complessa zona di deformazione associata alla propagazione e ripetuta riattivazione di faglie trascorrenti a direzione NE-SW, già attive a partire dal tardo-Ercinico e che hanno controllato la sedimentazione in bacini stretti e allungati;distinzione di cinque principali episodi deformativi (dal tardo-Ercinico al post-Cretacico superiore) sulla base delle relazioni tra superfici di discontinuità e faglie cartografate;comprensione dell'importante ruolo giocato dalla tettonica tardo-Ercinica nell'esumazione delle unità di basamento metamorfico e loro deformazione. Queste unità erano infatti già esumate e deformate al tempo della messa in posto della successione vulcanica e vulcanoclastica del Permiano inferiore;documentazione del ruolo delle strutture tettoniche tardo-Erciniche e Permo-Triassiche nel controllare l'episodio estensionale Giurassico associato alle fasi di rifting. Pertanto, risulta evidente che l'estensione crostale di questo settore è stata fortemente condizionata dall'assetto strutturale pre-Giurassico.
Evoluzione tettono-stratigrafica e metamorfica del settore centro-meridionale della Zona del Canavese (Alpi Occidentali, Italia)
SUCCO, ANDREA
2015/2016
Abstract
La Zona del Canavese (Alpi Occidentali interne) rappresenta un settore di margine distale passivo Apulo, formato dall'assottigliamento e stiramento crostale Giurassico, associato alle fasi estensionali di apertura dell'Oceano Pennidico (i.e. Tetide Alpina Settentrionale). Questa Zona costituisce un'unità tettonica, interposta tra la Zona Ivrea-Verbano e la Zona Sesia-Lanzo, bordata da due lineamenti tettonici regionali a direzione NE-SW (Linea del Canavese Interna e Esterna). Internamente essa è costituita da (i) unità di basamento metamorfico Ercinico, (ii) corpi intrusivi post-Ercinici e successione vulcano-sedimentaria permiana, (iii) successione sedimentaria Mesozoica. Lo scopo di questa Tesi di Laurea è stato la ricostruzione dell'evoluzione tettono-stratigrafica e metamorfica del settore centro-meridionale della Zona del Canavese (tra Issiglio e Cuorgnè, TO), con particolare attenzione alle relazioni tra coperture sedimentarie e basamento metamorfico e al ruolo svolto da strutture tettoniche ereditate nell'evoluzione mesozoica. Il lavoro è consistito in un rilevamento geologico-strutturale di dettaglio a scala 1:5.000 di un'area di circa 25 km2, analisi strutturale alla mesoscala e osservazioni stratigrafiche, campionamento (n° 85 campioni) dei litotipi significativi per l'osservazione sul campione a mano e l'osservazione petrografica, analisi petrografiche in microscopia ottica (n° 55 campioni) ed elettronica (SEM-EDS; n° 20 campioni). L'approccio multidisciplinare utilizzato ha portato ai seguenti risultati principali: ridefinizione della successione stratigrafica di questo settore della Zona del Canavese. In particolare: (i) il basamento metamorfico è risultato confrontabile, per associazione litostratigrafica e grado metamorfico, al basamento della Serie dei Laghi, ed è intruso da una suite-magmatica da tardo a post-Ercinica costituita da termini con composizioni da basico-intermedie ad acide, confrontabili con le rocce intrusive del Permiano inferiore presenti nel basamento del Dominio Sudalpino; (ii) la successione sedimentaria di copertura è costituita da una successione di età Permiano ¿Triassico inferiore, mai descritta in letteratura in questo settore, e da una successione Giurassica descritta con nuovo dettaglio. Questa successione stratigrafica è del tutto confrontabile con quella del Bacino Lombardo poggiante al di sopra della Serie dei Laghi;ridefinizione dell'assetto strutturale, caratterizzato da una complessa zona di deformazione associata alla propagazione e ripetuta riattivazione di faglie trascorrenti a direzione NE-SW, già attive a partire dal tardo-Ercinico e che hanno controllato la sedimentazione in bacini stretti e allungati;distinzione di cinque principali episodi deformativi (dal tardo-Ercinico al post-Cretacico superiore) sulla base delle relazioni tra superfici di discontinuità e faglie cartografate;comprensione dell'importante ruolo giocato dalla tettonica tardo-Ercinica nell'esumazione delle unità di basamento metamorfico e loro deformazione. Queste unità erano infatti già esumate e deformate al tempo della messa in posto della successione vulcanica e vulcanoclastica del Permiano inferiore;documentazione del ruolo delle strutture tettoniche tardo-Erciniche e Permo-Triassiche nel controllare l'episodio estensionale Giurassico associato alle fasi di rifting. Pertanto, risulta evidente che l'estensione crostale di questo settore è stata fortemente condizionata dall'assetto strutturale pre-Giurassico.File | Dimensione | Formato | |
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