I disturbi depressivi sono frequenti manifestazioni psicopatologiche caratterizzate da sintomi affettivi, somatici, psicomotori e neurovegetativi, e da significative riduzioni del funzionamento psicosociale e lavorativo. La letteratura mostra come anche alcuni domini cognitivi siano coinvolti nella depressione, con compromissioni delle funzioni esecutive, dell'attenzione, della memoria, della velocità psicomotoria e della fluenza verbale. Considerando il decorso tipico dei disturbi depressivi, la difficoltà di raggiungimento di una remissione completa e la possibile influenza della compromissione cognitiva sulla patologia, negli ultimi anni è nato l'interesse per nuove strategie terapeutiche efficaci nel trattamento della depressione. A questo proposito la letteratura riporta l'utilizzo delle tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, come la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), nel trattamento dei disturbi depressivi. Lo scopo di questo studio pilota è quello di valutare gli aspetti clinici e psicologici dei pazienti con disturbo depressivo cronico lieve o moderato, non-responder alle terapie farmacologiche, e di indagare la possibile riduzione della sintomatologia ansioso-depressiva in seguito all'applicazione della tDCS. Sono stati reclutati 10 pazienti tra i 33 e i 67 anni con diagnosi di disturbo depressivo cronico lieve o moderato, non-responder ai trattamenti farmacologici. I sintomi depressivi e ansiosi sono stati valutati utilizzando la Hamilton Depression Rating Scale (HAM-D) e la Hamilton Anxiety Scale (HAM-A); l'adattamento e il funzionamento globale dei soggetti sono stati valutati attraverso la Social Adjustment Scale-II (SAS-II) e la Global Assessment of Functioning (GAF); con la somministrazione della Clinical Global Impressions (CGI) sono stati valutati la gravità della patologia, l'efficacia del trattamento e il miglioramento globale dei pazienti. Nella fase di screening sono stati somministrati test neuropsicologici per valutare il funzionamento cognitivo e l'eventuale presenza di compromissioni associate ai sintomi depressivi. Lo studio ha previsto la somministrazione di stimolazioni a 2 mA attraverso l'applicazione di un anodo in corrispondenza della corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra, e l'applicazione di tre catodi in corrispondenza dell'area sopraorbitale controlaterale. Le stimolazioni sono state effettuate su ogni soggetto una volta al giorno per dieci giorni. Al termine del trattamento con tDCS sono state nuovamente somministrate le scale psichiatriche: i cambiamenti più marcati sono stati osservati nei punteggi alla HAM-D, che hanno mostrato riduzioni significative della sintomatologia depressiva. La GAF, la HAM-A e la SAS-II sono rimaste invariate, ad eccezione dell'area Benessere Personale indagata dalla SAS-II, in cui è emerso un miglioramento del benessere globale dei soggetti. I risultati ottenuti dall'analisi della HAM-D sono stati confermati dalla CGI, che ha mostrato come 9 pazienti su 10 abbiano ottenuto un miglioramento globale, in particolare sul piano psichico, in seguito al trattamento. Lo studio, confermando i dati presenti in letteratura, ha mostrato l'efficacia del trattamento con tDCS su soggetti con disturbo depressivo cronico lieve o moderato, non-responder alle terapie farmacologiche. È emersa, infatti, una generale efficacia della tDCS nel ridurre la sintomatologia depressiva e nel migliorare il funzionamento e il benessere personale dei pazienti, sebbene si tratti di miglioramenti a breve termine. La stimolazione con corrente diretta sembrerebbe, quindi, una strategia terapeutica innovativa ed efficace per trattare i quadri depressivi e i sintomi associati.
Stimolazione cerebrale non invasiva: risultati preliminari sugli effetti clinici della stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS) in pazienti affetti da depressione cronica
DECATALDO, GIULIA
2015/2016
Abstract
I disturbi depressivi sono frequenti manifestazioni psicopatologiche caratterizzate da sintomi affettivi, somatici, psicomotori e neurovegetativi, e da significative riduzioni del funzionamento psicosociale e lavorativo. La letteratura mostra come anche alcuni domini cognitivi siano coinvolti nella depressione, con compromissioni delle funzioni esecutive, dell'attenzione, della memoria, della velocità psicomotoria e della fluenza verbale. Considerando il decorso tipico dei disturbi depressivi, la difficoltà di raggiungimento di una remissione completa e la possibile influenza della compromissione cognitiva sulla patologia, negli ultimi anni è nato l'interesse per nuove strategie terapeutiche efficaci nel trattamento della depressione. A questo proposito la letteratura riporta l'utilizzo delle tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, come la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), nel trattamento dei disturbi depressivi. Lo scopo di questo studio pilota è quello di valutare gli aspetti clinici e psicologici dei pazienti con disturbo depressivo cronico lieve o moderato, non-responder alle terapie farmacologiche, e di indagare la possibile riduzione della sintomatologia ansioso-depressiva in seguito all'applicazione della tDCS. Sono stati reclutati 10 pazienti tra i 33 e i 67 anni con diagnosi di disturbo depressivo cronico lieve o moderato, non-responder ai trattamenti farmacologici. I sintomi depressivi e ansiosi sono stati valutati utilizzando la Hamilton Depression Rating Scale (HAM-D) e la Hamilton Anxiety Scale (HAM-A); l'adattamento e il funzionamento globale dei soggetti sono stati valutati attraverso la Social Adjustment Scale-II (SAS-II) e la Global Assessment of Functioning (GAF); con la somministrazione della Clinical Global Impressions (CGI) sono stati valutati la gravità della patologia, l'efficacia del trattamento e il miglioramento globale dei pazienti. Nella fase di screening sono stati somministrati test neuropsicologici per valutare il funzionamento cognitivo e l'eventuale presenza di compromissioni associate ai sintomi depressivi. Lo studio ha previsto la somministrazione di stimolazioni a 2 mA attraverso l'applicazione di un anodo in corrispondenza della corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra, e l'applicazione di tre catodi in corrispondenza dell'area sopraorbitale controlaterale. Le stimolazioni sono state effettuate su ogni soggetto una volta al giorno per dieci giorni. Al termine del trattamento con tDCS sono state nuovamente somministrate le scale psichiatriche: i cambiamenti più marcati sono stati osservati nei punteggi alla HAM-D, che hanno mostrato riduzioni significative della sintomatologia depressiva. La GAF, la HAM-A e la SAS-II sono rimaste invariate, ad eccezione dell'area Benessere Personale indagata dalla SAS-II, in cui è emerso un miglioramento del benessere globale dei soggetti. I risultati ottenuti dall'analisi della HAM-D sono stati confermati dalla CGI, che ha mostrato come 9 pazienti su 10 abbiano ottenuto un miglioramento globale, in particolare sul piano psichico, in seguito al trattamento. Lo studio, confermando i dati presenti in letteratura, ha mostrato l'efficacia del trattamento con tDCS su soggetti con disturbo depressivo cronico lieve o moderato, non-responder alle terapie farmacologiche. È emersa, infatti, una generale efficacia della tDCS nel ridurre la sintomatologia depressiva e nel migliorare il funzionamento e il benessere personale dei pazienti, sebbene si tratti di miglioramenti a breve termine. La stimolazione con corrente diretta sembrerebbe, quindi, una strategia terapeutica innovativa ed efficace per trattare i quadri depressivi e i sintomi associati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/117069