Il cellulare è una sorgente di esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza che merita particolare attenzione in relazione ai suoi possibili utilizzi. Alcune indagini epidemiologiche hanno portato lo IARC (International Association for Research on Cancer) a classificare, nel 2011, l'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza come ¿possibilmente cancerogena¿ (IIb), sulla base di evidenze di possibile correlazione tra un uso intensivo del cellulare e patologie quali il glioma e il neurinoma acustico. Nell'ambito di uno specifico progetto finanziato dal Comitato Regionale per le Comunicazioni del Piemonte (CoReCom), Arpa Piemonte ha messo a punto un sistema sperimentale per la misura dell'esposizione a telefoni cellulari nelle diverse condizioni di utilizzo. In base ai risultati emersi da questa indagine sperimentale è stata realizzata SarPaper, una App da installare su smart phone con sistema operativo android, per la rilevazione di parametri di utilizzo utili ad una valutazione dell'esposizione, quali durata e numero delle telefonate, livello e tipologia di segnale emesso e utilizzo o meno di dispositivi quali vivavoce o auricolari. La App, che consente di inviare i dati rilevati ad un server remoto con protocollo ftp, è stata installata su un campione di volontari per valutare le condizioni di utilizzo e le esposizioni nel corso delle attività lavorative. I dati raccolti da novembre 2016 a febbraio 2016 sono stati analizzati con il software opensource R. Dai risultati è emerso che il 73% del campione di lavoratori analizzato non fa uso di dispositivi di riduzione dell'esposizione, la percentuale in cui si ha un livello basso di esposizione è solo del 3%, mentre nel 30% dei casi il livello di esposizione ricade nella fascia più elevata. I risultati del campione hanno consentito di proporre un indicatore di esposizione per lavoratori che usano il cellulare (IEXPTEL) con il quale abbiamo ricavato l'esposizione al telefono cellulare, sulla base di una combinazione dei fattori: tempo di utilizzo e livello di esposizione. I dati risultati dall'indagine sui singoli ID indicano differenze rilevanti nell'utilizzo del telefono e conseguentemente, nell'esposizione alla radiazione elettromagnetica emessa da tale dispositiv. La sperimentazione dell'indicatore in diversi contesti lavorativi potrà consentire la messa a punto di una metodologia di valutazione dell'esposizione lavorativa a dispositivi, quali gli smart phone e dell'individuazione delle criticità degne di particolare attenzione nella valutazione del rischio
Valutazione dell'esposizione di lavoratori ai campi elettromagnetici emessi dai telefoni cellulari
MAZZA, ELEONORA
2015/2016
Abstract
Il cellulare è una sorgente di esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza che merita particolare attenzione in relazione ai suoi possibili utilizzi. Alcune indagini epidemiologiche hanno portato lo IARC (International Association for Research on Cancer) a classificare, nel 2011, l'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza come ¿possibilmente cancerogena¿ (IIb), sulla base di evidenze di possibile correlazione tra un uso intensivo del cellulare e patologie quali il glioma e il neurinoma acustico. Nell'ambito di uno specifico progetto finanziato dal Comitato Regionale per le Comunicazioni del Piemonte (CoReCom), Arpa Piemonte ha messo a punto un sistema sperimentale per la misura dell'esposizione a telefoni cellulari nelle diverse condizioni di utilizzo. In base ai risultati emersi da questa indagine sperimentale è stata realizzata SarPaper, una App da installare su smart phone con sistema operativo android, per la rilevazione di parametri di utilizzo utili ad una valutazione dell'esposizione, quali durata e numero delle telefonate, livello e tipologia di segnale emesso e utilizzo o meno di dispositivi quali vivavoce o auricolari. La App, che consente di inviare i dati rilevati ad un server remoto con protocollo ftp, è stata installata su un campione di volontari per valutare le condizioni di utilizzo e le esposizioni nel corso delle attività lavorative. I dati raccolti da novembre 2016 a febbraio 2016 sono stati analizzati con il software opensource R. Dai risultati è emerso che il 73% del campione di lavoratori analizzato non fa uso di dispositivi di riduzione dell'esposizione, la percentuale in cui si ha un livello basso di esposizione è solo del 3%, mentre nel 30% dei casi il livello di esposizione ricade nella fascia più elevata. I risultati del campione hanno consentito di proporre un indicatore di esposizione per lavoratori che usano il cellulare (IEXPTEL) con il quale abbiamo ricavato l'esposizione al telefono cellulare, sulla base di una combinazione dei fattori: tempo di utilizzo e livello di esposizione. I dati risultati dall'indagine sui singoli ID indicano differenze rilevanti nell'utilizzo del telefono e conseguentemente, nell'esposizione alla radiazione elettromagnetica emessa da tale dispositiv. La sperimentazione dell'indicatore in diversi contesti lavorativi potrà consentire la messa a punto di una metodologia di valutazione dell'esposizione lavorativa a dispositivi, quali gli smart phone e dell'individuazione delle criticità degne di particolare attenzione nella valutazione del rischioFile | Dimensione | Formato | |
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