L'endotelio dei vasi sanguigni è un organo multifunzionale ed è coinvolto nella modulazione della funzione vascolare. Le cellule endoteliali producono diversi fattori che regolano l'adesione cellulare, la tromboresistenza, la proliferazione delle cellule muscolari e l'infiammazione della parete del vaso. La funzione endoteliale è importante per l'omeostasi dell'organismo e la sua alterazione è associata a condizioni patologiche gravi, quali l'aterosclerosi, l'ipertensione e il diabete. Pazienti diabetici mostrano compromissione della vasodilatazione endotelio-mediata e alterazione della funzione dei diversi tipi cellulari associati ai vasi, in cui il meccanismo comune è lo stress ossidativo. Dunque, la comprensione dei meccanismi alla base della disfunzione endoteliale indotta dalla iperglicemia e le strategie farmacologiche mirate ad un suo trattamento rappresentano un punto importante nella ricerca scientifica. Lo scopo di questa tesi sperimentale è stato quello di mettere a punto un modello in vitro di disfunzione endoteliale da alto glucosio e di valutare successivamente il ruolo protettivo del camazulene nei confronti di tale disfunzione. In particolare, sono state utilizzate cellule endoteliali di aorta bovina in coltura (BAEC-1) in condizioni di controllo e trattate con alto glucosio (25 mM). Le cellule sono state poi incubate con una sonda fluorescente (la diclorofluorosceina diacetato) per poter individuare la produzione delle specie reattive dell'ossigeno (ROS). Avvalendosi della microscopia confocale, è stata valutata la concentrazione intracellulare di ROS nelle due diverse condizioni sperimentali. Successivamente, gli stessi esperimenti sono stati ripetuti aggiungendo il camazulene, sesquiterpene estratto dall'olio essenziale di camomilla, nelle cellule trattate con alto glucosio, al fine di verificare il suo eventuale ruolo nella riduzione della concentrazione citosolica di ROS. I risultati ottenuti in laboratorio hanno confermato tale ipotesi, incoraggiando la ricerca per un eventuale studio in vivo.
Il ruolo protettivo del camzulene su modello in vitro di disfunzione endoteliale da alto glucosio
TSIMBA, TATIANA
2015/2016
Abstract
L'endotelio dei vasi sanguigni è un organo multifunzionale ed è coinvolto nella modulazione della funzione vascolare. Le cellule endoteliali producono diversi fattori che regolano l'adesione cellulare, la tromboresistenza, la proliferazione delle cellule muscolari e l'infiammazione della parete del vaso. La funzione endoteliale è importante per l'omeostasi dell'organismo e la sua alterazione è associata a condizioni patologiche gravi, quali l'aterosclerosi, l'ipertensione e il diabete. Pazienti diabetici mostrano compromissione della vasodilatazione endotelio-mediata e alterazione della funzione dei diversi tipi cellulari associati ai vasi, in cui il meccanismo comune è lo stress ossidativo. Dunque, la comprensione dei meccanismi alla base della disfunzione endoteliale indotta dalla iperglicemia e le strategie farmacologiche mirate ad un suo trattamento rappresentano un punto importante nella ricerca scientifica. Lo scopo di questa tesi sperimentale è stato quello di mettere a punto un modello in vitro di disfunzione endoteliale da alto glucosio e di valutare successivamente il ruolo protettivo del camazulene nei confronti di tale disfunzione. In particolare, sono state utilizzate cellule endoteliali di aorta bovina in coltura (BAEC-1) in condizioni di controllo e trattate con alto glucosio (25 mM). Le cellule sono state poi incubate con una sonda fluorescente (la diclorofluorosceina diacetato) per poter individuare la produzione delle specie reattive dell'ossigeno (ROS). Avvalendosi della microscopia confocale, è stata valutata la concentrazione intracellulare di ROS nelle due diverse condizioni sperimentali. Successivamente, gli stessi esperimenti sono stati ripetuti aggiungendo il camazulene, sesquiterpene estratto dall'olio essenziale di camomilla, nelle cellule trattate con alto glucosio, al fine di verificare il suo eventuale ruolo nella riduzione della concentrazione citosolica di ROS. I risultati ottenuti in laboratorio hanno confermato tale ipotesi, incoraggiando la ricerca per un eventuale studio in vivo.File | Dimensione | Formato | |
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