La seguente relazione si occupa di analizzare il comparto relativo alle bevande spiritose sotto il punto di vista normativo ed economico, per poi focalizzarsi sullo storico Vermouth di Torino. Ho iniziato analizzando il quadro giuridico che disciplina la categoria delle bevande spiritose, ovvero descrivendo il Regolamento 110/2008, in particolar modo soffermandomi sull'aspetto delle Indicazioni Geografiche nell'Unione Europea e sull'aspetto relativo alle imposizioni fiscali sui prodotti alcolici. Successivamente ho analizzato il mercato internazionale dell'industria degli alcolici, definendo i comparti e brand che registrano le migliori perfomance. Terminata la prima parte sulle bevande spiritose, ho concentrato l'attenzione sul Vermouth di Torino definendone dapprima il profilo storico e in seguito fornendo un esaustivo inquadramento dello scenario odierno. Infine ho concluso il mio percorso di ricerca dedicando spazio alla partecipazione al primo seminario sul Vermouth di Torino, tenuto da Fulvio Piccinino, alla visita alla realtà produttiva della Torino Distillati e all'intervista che ho avuto l'onore di condurre ad un noto produttore Roberto Bava, proprietario dello storico marchio Giulio Cocchi. Dalla mia ricerca ho constatato che il mercato del Vermouth oggi è in Italia in una fase di ripresa embrionale mentre è più forte la vocazione estera, dove l'appeal del Made in Italy è sempre vivo. Auspico che il prodotto, artigianale e vanto del nostro territorio, ritorni ad occupare il ruolo di rilievo nei consumi che aveva un tempo.
ANALISI DEGLI ASPETTI NORMATIVI ED ECONOMICI DELLE BEVANDE SPIRITOSE CON UN FOCUS SUL VERMOUTH
BARLETTA, PAOLO
2014/2015
Abstract
La seguente relazione si occupa di analizzare il comparto relativo alle bevande spiritose sotto il punto di vista normativo ed economico, per poi focalizzarsi sullo storico Vermouth di Torino. Ho iniziato analizzando il quadro giuridico che disciplina la categoria delle bevande spiritose, ovvero descrivendo il Regolamento 110/2008, in particolar modo soffermandomi sull'aspetto delle Indicazioni Geografiche nell'Unione Europea e sull'aspetto relativo alle imposizioni fiscali sui prodotti alcolici. Successivamente ho analizzato il mercato internazionale dell'industria degli alcolici, definendo i comparti e brand che registrano le migliori perfomance. Terminata la prima parte sulle bevande spiritose, ho concentrato l'attenzione sul Vermouth di Torino definendone dapprima il profilo storico e in seguito fornendo un esaustivo inquadramento dello scenario odierno. Infine ho concluso il mio percorso di ricerca dedicando spazio alla partecipazione al primo seminario sul Vermouth di Torino, tenuto da Fulvio Piccinino, alla visita alla realtà produttiva della Torino Distillati e all'intervista che ho avuto l'onore di condurre ad un noto produttore Roberto Bava, proprietario dello storico marchio Giulio Cocchi. Dalla mia ricerca ho constatato che il mercato del Vermouth oggi è in Italia in una fase di ripresa embrionale mentre è più forte la vocazione estera, dove l'appeal del Made in Italy è sempre vivo. Auspico che il prodotto, artigianale e vanto del nostro territorio, ritorni ad occupare il ruolo di rilievo nei consumi che aveva un tempo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/116700