Scopo della presente dissertazione è quello di fornire una lettura critico-costruttiva in merito ad un indicatore troppo spesso ingiustamente sottovalutato nell'analisi tecnico-finanziaria moderna: la volatilità. Percepita dalla stragrande maggioranza degli operatori come un semplice indicatore di rischio da minimizzare in fase di asset allocation, negli ultimi anni la volatilità è divenuta una asset class a tutti gli effetti, ed avere strumenti finanziari in portafoglio con tale strategia può migliorarne notevolmente l'efficienza. Il presupposto secondo il quale la volatilità possa essere valutata come un'azione o un bond è per molti ancora un'idea controversa, ciononostante molti traders hanno iniziato a costruire posizioni partendo proprio dalla rivalutazione degli indici di volatilità, primo fra tutti il VIX, considerati non più solo come i tristemente famosi ¿indici della paura¿ ma come opportunità di investimento vere e proprie. Oggi è dunque possibile comprare e vendere volatilità sia per fini di copertura, sfruttando la correlazione inversa fra essa ed i vari indici, sia come investimento: basti pensare ad ETF particolarmente spregiudicati come il ProShares Short VIX Short-Term Futures (SVXY), con una volatilità media molto elevata, pari a circa il 50%, ma che dal novembre 2011 ad oggi ha visto le proprie quotazioni passare da 10.31 a 61.97, con un rendimento in quattro anni di circa il 601%. Nel primo capitolo, viene dunque enunciato il concetto di volatilità a livello statistico; vengono poi descritte le caratteristiche peculiari di ciclicità, persistenza e regressione verso la media. Successivamente, viene introdotta l'analisi dei rendimenti per lo studio delle serie storiche, fondamentale per il calcolo e la stima corretta della volatilità. Nel secondo capitolo dopo aver presentato i presupposti teorici inerenti il trade-off rischio-rendimento di portafoglio, viene descritta la procedura di calcolo di rendimento e varianza di portafoglio in Excel, nonché della possibilità di minimizzazione della volatilità al fine di rendere efficiente un dato portafoglio. Dopo aver esplicitato i concetti di portafoglio efficiente e dominato sulla base della Portfolio Theory di Harry Markowitz, viene poi introdotto il concetto di Value at Risk, la sua valenza in ambito applicativo per l'analisi del rischio di portafoglio, la procedura di calcolo in Microsoft Excel e l'analisi della componente di volatilità per una corretta determinazione dello stesso. Nel capitolo tre, vengono dapprima introdotti i concetti di opzione call e put, successivamente saranno presentati il Modello Binomiale ed il Modello di Black & Scholes per il pricing delle stesse ed infine verrà definita la nozione di volatilità implicita sul prezzo delle opzioni, con i risvolti applicativi inerenti l'Indice di volatilità per eccellenza, il Volatility Index (cd. VIX). Nel quarto ed ultimo capitolo viene descritto l'impatto della volatilità in finanza comportamentale: oltre al ruolo delle variabili esogene sulle aspettative di mercato, saranno descritte alcune strategie utilizzate nell'analisi tecnica che sfruttano a pieno le peculiarità e le potenzialità della volatilità, tra cui le opzioni Short/Long Butterfly e Long Straddle/Long Strangle, l' acquisto di futures sul VIX/VDAX, le Bande di Bollinger ed il True Range di Wilder, per poi trarre le opportune conclusioni anche alla luce del contesto macroeconomico attuale.

Fondamenti statistici del concetto di volatilità e presupposti applicativi in ambito finanziario.

GIAMMATTEO, RAFFAELE
2015/2016

Abstract

Scopo della presente dissertazione è quello di fornire una lettura critico-costruttiva in merito ad un indicatore troppo spesso ingiustamente sottovalutato nell'analisi tecnico-finanziaria moderna: la volatilità. Percepita dalla stragrande maggioranza degli operatori come un semplice indicatore di rischio da minimizzare in fase di asset allocation, negli ultimi anni la volatilità è divenuta una asset class a tutti gli effetti, ed avere strumenti finanziari in portafoglio con tale strategia può migliorarne notevolmente l'efficienza. Il presupposto secondo il quale la volatilità possa essere valutata come un'azione o un bond è per molti ancora un'idea controversa, ciononostante molti traders hanno iniziato a costruire posizioni partendo proprio dalla rivalutazione degli indici di volatilità, primo fra tutti il VIX, considerati non più solo come i tristemente famosi ¿indici della paura¿ ma come opportunità di investimento vere e proprie. Oggi è dunque possibile comprare e vendere volatilità sia per fini di copertura, sfruttando la correlazione inversa fra essa ed i vari indici, sia come investimento: basti pensare ad ETF particolarmente spregiudicati come il ProShares Short VIX Short-Term Futures (SVXY), con una volatilità media molto elevata, pari a circa il 50%, ma che dal novembre 2011 ad oggi ha visto le proprie quotazioni passare da 10.31 a 61.97, con un rendimento in quattro anni di circa il 601%. Nel primo capitolo, viene dunque enunciato il concetto di volatilità a livello statistico; vengono poi descritte le caratteristiche peculiari di ciclicità, persistenza e regressione verso la media. Successivamente, viene introdotta l'analisi dei rendimenti per lo studio delle serie storiche, fondamentale per il calcolo e la stima corretta della volatilità. Nel secondo capitolo dopo aver presentato i presupposti teorici inerenti il trade-off rischio-rendimento di portafoglio, viene descritta la procedura di calcolo di rendimento e varianza di portafoglio in Excel, nonché della possibilità di minimizzazione della volatilità al fine di rendere efficiente un dato portafoglio. Dopo aver esplicitato i concetti di portafoglio efficiente e dominato sulla base della Portfolio Theory di Harry Markowitz, viene poi introdotto il concetto di Value at Risk, la sua valenza in ambito applicativo per l'analisi del rischio di portafoglio, la procedura di calcolo in Microsoft Excel e l'analisi della componente di volatilità per una corretta determinazione dello stesso. Nel capitolo tre, vengono dapprima introdotti i concetti di opzione call e put, successivamente saranno presentati il Modello Binomiale ed il Modello di Black & Scholes per il pricing delle stesse ed infine verrà definita la nozione di volatilità implicita sul prezzo delle opzioni, con i risvolti applicativi inerenti l'Indice di volatilità per eccellenza, il Volatility Index (cd. VIX). Nel quarto ed ultimo capitolo viene descritto l'impatto della volatilità in finanza comportamentale: oltre al ruolo delle variabili esogene sulle aspettative di mercato, saranno descritte alcune strategie utilizzate nell'analisi tecnica che sfruttano a pieno le peculiarità e le potenzialità della volatilità, tra cui le opzioni Short/Long Butterfly e Long Straddle/Long Strangle, l' acquisto di futures sul VIX/VDAX, le Bande di Bollinger ed il True Range di Wilder, per poi trarre le opportune conclusioni anche alla luce del contesto macroeconomico attuale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/116672