Lo studio qui presentato si focalizza sull' effetto dei diversi tipi di cura per la prima infanzia sulla fecondità. In particolare si distinguono tre tipologie di assistenza : formale (sia sussidiata che non) , nonni, e baby sitter. Per evitare l'eventualità di ottenere dei risultati distorti è stato necessario riflettere su un'ulteriore componente, che può sia essere influenzata dalla cura per i bambini che interagire con la fecondità, ovvero l'occupazione materna. Il metodo utilizzato è l'approccio 'diretto', che prevede l'inclusione di indicatori espliciti relativi alle diverse politiche sociali, relativamente a un insieme eterogeneo di paesi europei. Sono stati considerati Italia e Spagna, Francia e Belgio, Danimarca e Olanda, Regno Unito, basandosi sul criterio di suddivisione individuato da Anne Gauthier (1996). Da un punto di vista empirico, utilizzando dati cross section Eu-Silc, nella prima parte viene utilizzato un modello biprobit, che permette di considerare congiuntamente le decisioni relative all' occupazione e alla fecondità, senza includere tra le esplicative i vari tipi di cura all' infanzia; la seconda parte, si prefigge di studiare le eventuali determinanti dei diversi tipi di assistenza, sfruttando la metodologia che prevede l'inserimento di variabili strumentali nei modelli precedenti ; la terza ed ultima parte ha come scopo la ricerca di eventuali differenze, nel caso in cui il campione venisse suddiviso per istruzione della donna.

Assistenza alla prima infanzia con relative determinanti: impatto su fecondità e occupazione femminile, tenendo conto delle differenti politiche familiari.

BONANATE, CHIARA
2015/2016

Abstract

Lo studio qui presentato si focalizza sull' effetto dei diversi tipi di cura per la prima infanzia sulla fecondità. In particolare si distinguono tre tipologie di assistenza : formale (sia sussidiata che non) , nonni, e baby sitter. Per evitare l'eventualità di ottenere dei risultati distorti è stato necessario riflettere su un'ulteriore componente, che può sia essere influenzata dalla cura per i bambini che interagire con la fecondità, ovvero l'occupazione materna. Il metodo utilizzato è l'approccio 'diretto', che prevede l'inclusione di indicatori espliciti relativi alle diverse politiche sociali, relativamente a un insieme eterogeneo di paesi europei. Sono stati considerati Italia e Spagna, Francia e Belgio, Danimarca e Olanda, Regno Unito, basandosi sul criterio di suddivisione individuato da Anne Gauthier (1996). Da un punto di vista empirico, utilizzando dati cross section Eu-Silc, nella prima parte viene utilizzato un modello biprobit, che permette di considerare congiuntamente le decisioni relative all' occupazione e alla fecondità, senza includere tra le esplicative i vari tipi di cura all' infanzia; la seconda parte, si prefigge di studiare le eventuali determinanti dei diversi tipi di assistenza, sfruttando la metodologia che prevede l'inserimento di variabili strumentali nei modelli precedenti ; la terza ed ultima parte ha come scopo la ricerca di eventuali differenze, nel caso in cui il campione venisse suddiviso per istruzione della donna.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/116664