Le emozioni costituiscono la trama essenziale della nostra storia di vita. Esse sono forze vitali, veri esseri ¿di più¿ che riempiono di significato la nostra esistenza nel mondo. Nella filosofia di Robert C. Solomon, le emozioni non hanno nulla di unilaterale. Di solito, siamo abituati a ragionare in termini di polarità, come se le emozioni costituissero un polo, che andrebbe necessariamente completato dal polo opposto, che sarebbe rappresentato invece dalla ragione. Viceversa, per Solomon le emozioni sono una struttura integrata. Le emozioni sono, insieme, sentimento e ragione, dicono congiuntamente e inscindibilmente dell'individuo, della società e del mondo. In questo senso, le emozioni ¿ come le concepisce Solomon ¿ sono ¿di più¿: non solo sentimenti, ma anche ragioni; non solo sensazioni individuali, ma anche forme dell'intersoggettività; non solo modi d'essere dell'uomo ma anche intenzionalità, coscienza del mondo e dell'ambiente in cui siamo immersi; non solo esperienze di passività, ma anche atti liberi, che si possono educare e di cui siamo a nostra volta responsabili. Per questo, il mio racconto riguardo le nostre emozioni non può che essere ¿di più¿ ¿ la mia categoria interpretativa nell'esposizione ragionata e critica dei volumi di Robert C. Solomon ¿ come le emozioni stesse. Parlare di esse, della loro doppia natura di sentimento e ragione, di ¿io¿ e mondo, significa difendere e rispettare la loro ricchezza, e quindi anche la nostra, legata intimamente a quella esteriore del mondo. L'emozione racchiude sempre una duplicità, una complessità, che non è mai dato sciogliere, nemmeno quando ¿ come mostreremo nell'ultimo capitolo ¿ si tratta della duplicità di verità e menzogna, di sincerità e inganno. Muovendo la natura eccedente dell'emozione, ho esaminato in dieci capitoli i legami che l'emozione stessa mantiene con gli ¿oggetti¿ che vi sono connessi. Dobbiamo difendere il nostro duplice essere, la nostra integrità emozionale, perché noi siamo una mescolanza. Da ultimo, non dobbiamo trattare le nostre emozioni come scuse, rifiutando di assumerci la responsabilità di coltivarle. Consideriamole come un nostro bene. Solo se, in definitiva, riconosceremo e proteggeremo questa nostra intera ricchezza emotiva, potremo ritenerci davvero ¿di più¿/veri esseri umani .
IN DIFESA DELLA VERITÀ DELL'EMOZIONE Le nostre passioni ragionate nella filosofia di Robert C. Solomon
VALENTI, MICHELA
2015/2016
Abstract
Le emozioni costituiscono la trama essenziale della nostra storia di vita. Esse sono forze vitali, veri esseri ¿di più¿ che riempiono di significato la nostra esistenza nel mondo. Nella filosofia di Robert C. Solomon, le emozioni non hanno nulla di unilaterale. Di solito, siamo abituati a ragionare in termini di polarità, come se le emozioni costituissero un polo, che andrebbe necessariamente completato dal polo opposto, che sarebbe rappresentato invece dalla ragione. Viceversa, per Solomon le emozioni sono una struttura integrata. Le emozioni sono, insieme, sentimento e ragione, dicono congiuntamente e inscindibilmente dell'individuo, della società e del mondo. In questo senso, le emozioni ¿ come le concepisce Solomon ¿ sono ¿di più¿: non solo sentimenti, ma anche ragioni; non solo sensazioni individuali, ma anche forme dell'intersoggettività; non solo modi d'essere dell'uomo ma anche intenzionalità, coscienza del mondo e dell'ambiente in cui siamo immersi; non solo esperienze di passività, ma anche atti liberi, che si possono educare e di cui siamo a nostra volta responsabili. Per questo, il mio racconto riguardo le nostre emozioni non può che essere ¿di più¿ ¿ la mia categoria interpretativa nell'esposizione ragionata e critica dei volumi di Robert C. Solomon ¿ come le emozioni stesse. Parlare di esse, della loro doppia natura di sentimento e ragione, di ¿io¿ e mondo, significa difendere e rispettare la loro ricchezza, e quindi anche la nostra, legata intimamente a quella esteriore del mondo. L'emozione racchiude sempre una duplicità, una complessità, che non è mai dato sciogliere, nemmeno quando ¿ come mostreremo nell'ultimo capitolo ¿ si tratta della duplicità di verità e menzogna, di sincerità e inganno. Muovendo la natura eccedente dell'emozione, ho esaminato in dieci capitoli i legami che l'emozione stessa mantiene con gli ¿oggetti¿ che vi sono connessi. Dobbiamo difendere il nostro duplice essere, la nostra integrità emozionale, perché noi siamo una mescolanza. Da ultimo, non dobbiamo trattare le nostre emozioni come scuse, rifiutando di assumerci la responsabilità di coltivarle. Consideriamole come un nostro bene. Solo se, in definitiva, riconosceremo e proteggeremo questa nostra intera ricchezza emotiva, potremo ritenerci davvero ¿di più¿/veri esseri umani .File | Dimensione | Formato | |
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