La tesi vuole esplorare il legame profondo che unisce parola e immagine e, per farlo, vuole servirsi del linguaggio cinematografico. Questo lavoro non si propone di innovare o di ampliare il dibattito già esistente su questo argomento, ma vuole piuttosto descrivere e analizzare alcuni degli studi finora effettuati. L'analisi linguistica del film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore sarà, allo stesso tempo, il punto di partenza e di arrivo della tesi, con l'obiettivo di esplicitare i concetti genericamente esposti. Si tratta di una pellicola estremamente comunicativa, caratterizzata da un legame profondo tra parola e immagine e dalla perfetta sintesi di italiano dell'uso medio e di italiano regionale siciliano. Il cinema ha dovuto affrontare numerosi problemi di ordine semiotico e linguistico fin dalla sua nascita: è possibile in qualche modo paragonare il linguaggio delle immagini a quello verbale? La risposta a questa domanda diventa necessaria in particolare con l'avvento del cinema sonoro intorno agli anni Venti del Novecento e, soprattutto in Italia, a causa delle ben note peculiarità della propria storia linguistica. Il vero problema, in questo caso, riguarda come porsi di fronte all'estrema frammentazione dialettale e come conciliare la natura realistica del cinema con la necessità di essere compresi dal pubblico più ampio possibile. La parola arricchisce o penalizza una pellicola cinematografica? Il parlato filmico è la componente orale di un testo cinematografico e rientra nella tipologia di lingua trasmessa, ovvero veicolata tramite un sistema tecnico di riproduzione sonora e visiva. Tra le caratteristiche principali, emerge la sua natura intermedia tra scritto e parlato e la tendenza alla semplificazione, all'attenuazione della varietà e alla normalizzazione linguistica. Talvolta poche parole possono valere più di mille immagini. Spesso un'efficace combinazione di testo e di comunicazione visiva funziona meglio di quanto l'una o l'altra potrebbero fare da sole. Si dice che ci si trova nell'era dell'immagine; tuttavia, perdere o mortificare l'uso della parola riporterebbe l'uomo allo stato di antropoide primitivo. Occorre precisare che senza l'immagine, l'informazione sarebbe decisamente più povera, ma è molto raro che un'immagine nella sua unicità sia in grado di dire tutto ciò che serve sapere. Tornatore è riuscito a fondere interamente le immagini di Nuovo Cinema Paradiso con le parole pronunciate dai protagonisti della pellicola. Il film riporta lo spettatore indietro nel tempo, invitandolo a ripercorrere il momento in cui la gente sgomitava per entrare nella sala cinematografica, luogo in cui le immagini proiettate sullo schermo prendono vita nella realtà multiforme che caratterizza la popolazione del piccolo paese siciliano. Questa epoca d'oro del cinema italiano è ulteriormente esaltata dai dialoghi dei protagonisti, ossessionati dalla cabina di proiezione. Non solo, l'italiano dell'uso medio, unito ai tratti tipici dell'italiano regionale siciliano, permette la perfetta comprensione (da parte di chi guarda e ascolta) di una realtà contadina e idilliaca ormai sopraffatta sempre più da un italiano di tipo standard. Nuovo Cinema Paradiso è la chiara dimostrazione di come un rapporto armonioso tra immagine e parola sia possibile. Tornatore racconta l'amore per il cinema, e questo amore traspare da ogni singolo elemento, dalla prima immagine, fino all'ultima parola.
LE PAROLE E LE IMMAGINI. IL RAPPORTO TRA LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO E LINGUISTICA: IL CASO NUOVO CINEMA PARADISO.
MONZEGLIO, MATTIA
2015/2016
Abstract
La tesi vuole esplorare il legame profondo che unisce parola e immagine e, per farlo, vuole servirsi del linguaggio cinematografico. Questo lavoro non si propone di innovare o di ampliare il dibattito già esistente su questo argomento, ma vuole piuttosto descrivere e analizzare alcuni degli studi finora effettuati. L'analisi linguistica del film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore sarà, allo stesso tempo, il punto di partenza e di arrivo della tesi, con l'obiettivo di esplicitare i concetti genericamente esposti. Si tratta di una pellicola estremamente comunicativa, caratterizzata da un legame profondo tra parola e immagine e dalla perfetta sintesi di italiano dell'uso medio e di italiano regionale siciliano. Il cinema ha dovuto affrontare numerosi problemi di ordine semiotico e linguistico fin dalla sua nascita: è possibile in qualche modo paragonare il linguaggio delle immagini a quello verbale? La risposta a questa domanda diventa necessaria in particolare con l'avvento del cinema sonoro intorno agli anni Venti del Novecento e, soprattutto in Italia, a causa delle ben note peculiarità della propria storia linguistica. Il vero problema, in questo caso, riguarda come porsi di fronte all'estrema frammentazione dialettale e come conciliare la natura realistica del cinema con la necessità di essere compresi dal pubblico più ampio possibile. La parola arricchisce o penalizza una pellicola cinematografica? Il parlato filmico è la componente orale di un testo cinematografico e rientra nella tipologia di lingua trasmessa, ovvero veicolata tramite un sistema tecnico di riproduzione sonora e visiva. Tra le caratteristiche principali, emerge la sua natura intermedia tra scritto e parlato e la tendenza alla semplificazione, all'attenuazione della varietà e alla normalizzazione linguistica. Talvolta poche parole possono valere più di mille immagini. Spesso un'efficace combinazione di testo e di comunicazione visiva funziona meglio di quanto l'una o l'altra potrebbero fare da sole. Si dice che ci si trova nell'era dell'immagine; tuttavia, perdere o mortificare l'uso della parola riporterebbe l'uomo allo stato di antropoide primitivo. Occorre precisare che senza l'immagine, l'informazione sarebbe decisamente più povera, ma è molto raro che un'immagine nella sua unicità sia in grado di dire tutto ciò che serve sapere. Tornatore è riuscito a fondere interamente le immagini di Nuovo Cinema Paradiso con le parole pronunciate dai protagonisti della pellicola. Il film riporta lo spettatore indietro nel tempo, invitandolo a ripercorrere il momento in cui la gente sgomitava per entrare nella sala cinematografica, luogo in cui le immagini proiettate sullo schermo prendono vita nella realtà multiforme che caratterizza la popolazione del piccolo paese siciliano. Questa epoca d'oro del cinema italiano è ulteriormente esaltata dai dialoghi dei protagonisti, ossessionati dalla cabina di proiezione. Non solo, l'italiano dell'uso medio, unito ai tratti tipici dell'italiano regionale siciliano, permette la perfetta comprensione (da parte di chi guarda e ascolta) di una realtà contadina e idilliaca ormai sopraffatta sempre più da un italiano di tipo standard. Nuovo Cinema Paradiso è la chiara dimostrazione di come un rapporto armonioso tra immagine e parola sia possibile. Tornatore racconta l'amore per il cinema, e questo amore traspare da ogni singolo elemento, dalla prima immagine, fino all'ultima parola.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/116636