La natura transnazionale delle operazioni, in un crescente contesto di integrazione mondiale dell'economia, da spesso origine a fenomeni distorsivi in materia di tassazione del mercato del lavoro e delle società. Questi fenomeni possono essere evitati o limitati attraverso accordi internazionali bilaterali tra Stati che assumono forma di Convenzioni contro le doppie imposizioni. Esse regolano l'esercizio della potestà impositiva degli Stati contraenti al fine di eliminare le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio dei rispettivi residenti. Il presente lavoro si propone di evidenziare l'importanza della Convenzione in vigore tra l'Italia e la Romania nell'ottica della risoluzione delle situazioni di doppia imposizione con particolare attenzione alla problematica connessa alla stabile organizzazione a cui viene dedicata due casi pratici. L'applicazione di una Convenzione contro la doppia imposizione richiede spesso notevoli sforzi interpretativi, e pertanto prima di passare all'analisi della Convenzione Italia - Romania si è ritenuto opportuno analizzare gli elementi fondamentali che caratterizzano il sistema tributario romeno in comparazione con il sistema italiano attraverso una disamina delle similitudini e delle differenze esistenti nei rispettivi regimi impositivi applicabili alle persone fisiche ed alle persone giuridiche. La prima parte viene pertanto dedicata all'analisi dei principali modelli di imposizione diretta e indiretta adottati dagli ordinamenti in presi in considerazione. Si è ritenuto opportuno tracciare anche il profilo storico dei tributi romeni in epoca medievale e moderna, inclusa l'adesione della Romania all'Unione Europea, allo scopo di evidenziare l'influenza sull'attuale sistema fiscale. La seconda parte della presente trattazione esamina le norme contenute nella Convenzione contro la doppia imposizione Italia ¿ Romania messa a confronto con il Modello di Convenzione elaborato in sede Ocse e con le disposizioni contenute negli ordinamenti interni. Vengono passate in rassegna le norme che riguardano le imposte oggetto delle convenzioni in base alle diverse categorie di reddito (dividendi, interessi, canoni, provvigioni, ecc.), la questione della doppia residenza fiscale, la nozione di stabile organizzazione, i metodi adottati per l'eliminazione della doppia imposizione, lo scambio di informazioni. Al fine di rendere più comprensibili le norme esaminate sono stati analizzati due casi pratici di strutture societarie che operano sul mercato italiano e romeno.
LA CONVENZIONE CONTRO LA DOPPIA IMPOSIZIONE ITALIA - ROMANIA. LA PROBLEMATICA CONNESSA ALLA STABILE ORGANIZZAZIONE
SAMOILA, ALINA ANDREEA
2011/2012
Abstract
La natura transnazionale delle operazioni, in un crescente contesto di integrazione mondiale dell'economia, da spesso origine a fenomeni distorsivi in materia di tassazione del mercato del lavoro e delle società. Questi fenomeni possono essere evitati o limitati attraverso accordi internazionali bilaterali tra Stati che assumono forma di Convenzioni contro le doppie imposizioni. Esse regolano l'esercizio della potestà impositiva degli Stati contraenti al fine di eliminare le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio dei rispettivi residenti. Il presente lavoro si propone di evidenziare l'importanza della Convenzione in vigore tra l'Italia e la Romania nell'ottica della risoluzione delle situazioni di doppia imposizione con particolare attenzione alla problematica connessa alla stabile organizzazione a cui viene dedicata due casi pratici. L'applicazione di una Convenzione contro la doppia imposizione richiede spesso notevoli sforzi interpretativi, e pertanto prima di passare all'analisi della Convenzione Italia - Romania si è ritenuto opportuno analizzare gli elementi fondamentali che caratterizzano il sistema tributario romeno in comparazione con il sistema italiano attraverso una disamina delle similitudini e delle differenze esistenti nei rispettivi regimi impositivi applicabili alle persone fisiche ed alle persone giuridiche. La prima parte viene pertanto dedicata all'analisi dei principali modelli di imposizione diretta e indiretta adottati dagli ordinamenti in presi in considerazione. Si è ritenuto opportuno tracciare anche il profilo storico dei tributi romeni in epoca medievale e moderna, inclusa l'adesione della Romania all'Unione Europea, allo scopo di evidenziare l'influenza sull'attuale sistema fiscale. La seconda parte della presente trattazione esamina le norme contenute nella Convenzione contro la doppia imposizione Italia ¿ Romania messa a confronto con il Modello di Convenzione elaborato in sede Ocse e con le disposizioni contenute negli ordinamenti interni. Vengono passate in rassegna le norme che riguardano le imposte oggetto delle convenzioni in base alle diverse categorie di reddito (dividendi, interessi, canoni, provvigioni, ecc.), la questione della doppia residenza fiscale, la nozione di stabile organizzazione, i metodi adottati per l'eliminazione della doppia imposizione, lo scambio di informazioni. Al fine di rendere più comprensibili le norme esaminate sono stati analizzati due casi pratici di strutture societarie che operano sul mercato italiano e romeno.File | Dimensione | Formato | |
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