This work is on tourism inbound in Italy and particularly in the regions of the Northern and Central of Italy in 2010. It has been made for having more information about the kind of foreign tourists who visit Italy. The study starts commenting on tourism in Italian Peninsula choosing the fifteen countries (ten from Europe and five from the rest of the world) with the highest number of arrivals in Italy and the attention is put on the number of nights that foreign tourists spend in Italian accommodation facilities and on their propensity for visiting Italy. Then the same analysis has been repeated for ten regions situated in the Northern and Central of Italy. The regions have been chosen on the basis of their geographical position and they are: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna and Marche. Then the two indicators of the tourist phenomenon have been correlated to two important economical indicators: the Gross Domestic Product per capita and the labor participation rate in order to try to understand if these two indicators could influence the duration of tourists' stay or their intention of visiting Italy. After the analysis of inbound tourism the work is centred on the use of an innovative and efficient territory organization model for the development of tourism: Sistema turistico locale. This model represents a big opportunity for different regions because it is able to increase the value of their resources and to develop new tourist products in order to increase the number of tourists and to open new markets. It is important not to forget that this system represents a choice and not a duty for every region, so it is interesting to see in which of the Northern and Central Italian regions the ¿Sistema turistico locale¿ has already been introduced by a specific law and why it is not used in others. In order to understand the advantages of this model and how it sustains the development of tourism two historical cases are presented: ¿Misa Esino Frasassi¿, the first Sistema turistico locale in Italy, and ¿Po di Lombardia¿.
Argomento di questo elaborato è il turismo inbound nelle Regioni dell'Italia centro-settentrionale nell'anno 2010. Si tratta di uno studio finalizzato a delineare quelle che sono le principali caratteristiche del fenomeno turistico nel Centro-Nord per l'anno 2010 e che include, in un secondo momento, alcune considerazioni riguardanti i Sistemi turistici locali, iniziativa adottata dalla maggior parte delle Regioni nel corso degli anni per fornire un'ulteriore opportunità di sviluppo turistico al proprio territorio. Per poter svolgere un'analisi più accurata sono stati scelti i dieci Paesi europei e i cinque Paesi extra-europei con il maggior numero di arrivi prima in Italia, per lo studio a livello nazionale, e poi in ciascuna delle dieci Regioni facenti parte del Centro-Nord secondo un semplice criterio geografico (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche). La rilevazione parte proprio dalla presentazione del turismo inbound a livello nazionale individuando il numero di arrivi e delle presenze e la permanenza media dei turisti stranieri. Prosegue poi con il calcolo della propensione turistica degli abitanti dei vari Paesi fino ad arrivare allo studio dell'influenza che possono avere due variabili economiche molto importanti, il reddito medio e la popolazione attiva, sulla durata del soggiorno dei visitatori e sulla loro decisione di effettuare il viaggio. La stessa analisi viene ripetuta per ogni Regione effettuando poi alcune riflessioni in merito alle analogie e alle differenze emerse dal confronto tra le Regioni. Dopo aver individuato le caratteristiche del turismo inbound nel Centro-Nord, l'attenzione si sposta sul ¿Sistema turistico locale¿, strumento in grado di valorizzare le risorse esistenti e creare nuovi prodotti turistici. Esso rappresenta un'opportunità per lo sviluppo territoriale delle Regioni, un modo per incrementare i flussi turistici, apportando enormi vantaggi e sostenendo lo sviluppo turistico. Dato che non si tratta di un modello organizzativo obbligatorio, non tutte le Regioni hanno deciso di adottarlo, ma proprio per cercare di individuare e sottolineare il suo contributo positivo allo sviluppo del territorio, alla fine dell'intero lavoro, vengono presentati due casi pratici di utilizzo di questo strumento: ¿Misa Esino Frasassi¿, nelle Marche, il primo Stl riconosciuto in Italia al quale molti altri Sistemi si sono ispirati, e ¿Po di Lombardia¿, il più grande Sistema turistico presente in Italia.
Analisi del turismo inbound in Italia nel 2010. Similitudini e differenze nel Centro-Nord.
CHA, LORENZA ENRICA
2011/2012
Abstract
Argomento di questo elaborato è il turismo inbound nelle Regioni dell'Italia centro-settentrionale nell'anno 2010. Si tratta di uno studio finalizzato a delineare quelle che sono le principali caratteristiche del fenomeno turistico nel Centro-Nord per l'anno 2010 e che include, in un secondo momento, alcune considerazioni riguardanti i Sistemi turistici locali, iniziativa adottata dalla maggior parte delle Regioni nel corso degli anni per fornire un'ulteriore opportunità di sviluppo turistico al proprio territorio. Per poter svolgere un'analisi più accurata sono stati scelti i dieci Paesi europei e i cinque Paesi extra-europei con il maggior numero di arrivi prima in Italia, per lo studio a livello nazionale, e poi in ciascuna delle dieci Regioni facenti parte del Centro-Nord secondo un semplice criterio geografico (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche). La rilevazione parte proprio dalla presentazione del turismo inbound a livello nazionale individuando il numero di arrivi e delle presenze e la permanenza media dei turisti stranieri. Prosegue poi con il calcolo della propensione turistica degli abitanti dei vari Paesi fino ad arrivare allo studio dell'influenza che possono avere due variabili economiche molto importanti, il reddito medio e la popolazione attiva, sulla durata del soggiorno dei visitatori e sulla loro decisione di effettuare il viaggio. La stessa analisi viene ripetuta per ogni Regione effettuando poi alcune riflessioni in merito alle analogie e alle differenze emerse dal confronto tra le Regioni. Dopo aver individuato le caratteristiche del turismo inbound nel Centro-Nord, l'attenzione si sposta sul ¿Sistema turistico locale¿, strumento in grado di valorizzare le risorse esistenti e creare nuovi prodotti turistici. Esso rappresenta un'opportunità per lo sviluppo territoriale delle Regioni, un modo per incrementare i flussi turistici, apportando enormi vantaggi e sostenendo lo sviluppo turistico. Dato che non si tratta di un modello organizzativo obbligatorio, non tutte le Regioni hanno deciso di adottarlo, ma proprio per cercare di individuare e sottolineare il suo contributo positivo allo sviluppo del territorio, alla fine dell'intero lavoro, vengono presentati due casi pratici di utilizzo di questo strumento: ¿Misa Esino Frasassi¿, nelle Marche, il primo Stl riconosciuto in Italia al quale molti altri Sistemi si sono ispirati, e ¿Po di Lombardia¿, il più grande Sistema turistico presente in Italia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
288156_tesichalorenzae..pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.72 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.72 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/116612