La ricerca comincia prendendo in esame il modo in cui il ¿fenomeno Obama¿ veniva recepito in Italia attraverso la stampa nazionale. Saranno dunque consultati gli articoli di tre delle più importanti testate nazionali: il ¿Corriere della Sera¿, ¿il Giornale¿ e ¿l'Unità¿. Essendo una delle campagne elettorali più lunghe della storia degli Stati Uniti, il periodo che prendo in analisi parte nel 2007 e finisce nel novembre del 2008. Nella prima parte della ricerca, quella che riguarda il 2007, vengono presi in esame i metodi con cui i quotidiani seguono il primo passo verso la candidatura di Obama, e l'entrata in scena ufficiale della favorita Hillary Clinton. In seguito, l'ufficializzazione della candidatura di Obama, è uno dei primi eventi che viene seguito con grande attenzione dai quotidiani in questione, che vedono nella candidatura di un outsider della politica come Obama una vera novità. La ricerca prosegue con l'analisi delle posizioni di Obama riguardo alla politica estera, che vengono messe a confronto con quelle della Clinton e di Edwards, e sulle opinioni circa la questione irachena in particolare. Un'altra questione determinante, nel caso di Obama, è quella della razza. Su tutti e tre i quotidiani viene affrontato il problema della cultura afroamericana, che sembra poter essere una discriminante per un candidato che, pur definendosi afroamericano, non discende dagli schiavi neri d'America. Dopodiché la ricerca spazia sull'importanza data ad altre tematiche che sono state oggetto di opinioni discordanti da parte dei candidati alla presidenza; vengono analizzati temi quali il progressivo indebolimento del sistema produttivo americano, l'aborto, i matrimoni gay e l'importanza dei finanziamenti alle campagne elettorali. Nella seconda parte della ricerca, quella che riguarda il 2008, l'analisi si concentra sul metodo con cui vengono ricostruite le due sfide determinati per Barack Obama: la prima contro Hillary Clinton e la seconda contro John McCain, per le elezioni presidenziali. Per quanto riguarda le primarie, vengono messi in relazione articoli che trattano differenti tematiche: le differenze tra Obama e la Clinton soprattutto riguardo al diverso di stile con cui portano avanti la propria campagna elettorale e le relative scorrettezze che lo staff di Hillary, con Bill in primo piano, attua nei confronti del senatore nero; sorge il grave inconveniente causato dal reverendo Wright nei confronti di Barack, che aveva dovuto prenderne le distanze e affrontare la questione attraverso il suo storico discorso sulla razza; infine, il tema della recessione economica che stava mettendo in crisi l'America e che andava condizionando sempre di più la scelta dei candidati alla Casa Bianca. Le primarie si concludono quindi con la vittoria di Obama e con Hillary costretta a dare l'endorsement al suo rivale. Anche gli articoli analizzati per la sfida presidenziale riguardano differenti tematiche: il tentativo di ottenere l'appoggio della destra evangelica da parte di entrambi i candidati; la questione della guerra in Iraq e Afghanistan; la scelta dei candidati alla vice presidenza, che si era tradotta per Obama in Joe Biden e per McCain in Sarah Palin, vero fenomeno mediatico che aveva attirato molti sostenitori ridando a McCain la speranza di poter battere Obama; infine, il crollo di Wall Street che aveva rimesso in gioco Obama. La ricerca termina con l'analisi che i quotidiani fanno dell'elezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti.
L'amministrazione Obama e l'Italia. Il punto di vista del "Corriere della Sera", de "Il Giornale", de "L'Unità"
VAROTTO, ROBERTA
2010/2011
Abstract
La ricerca comincia prendendo in esame il modo in cui il ¿fenomeno Obama¿ veniva recepito in Italia attraverso la stampa nazionale. Saranno dunque consultati gli articoli di tre delle più importanti testate nazionali: il ¿Corriere della Sera¿, ¿il Giornale¿ e ¿l'Unità¿. Essendo una delle campagne elettorali più lunghe della storia degli Stati Uniti, il periodo che prendo in analisi parte nel 2007 e finisce nel novembre del 2008. Nella prima parte della ricerca, quella che riguarda il 2007, vengono presi in esame i metodi con cui i quotidiani seguono il primo passo verso la candidatura di Obama, e l'entrata in scena ufficiale della favorita Hillary Clinton. In seguito, l'ufficializzazione della candidatura di Obama, è uno dei primi eventi che viene seguito con grande attenzione dai quotidiani in questione, che vedono nella candidatura di un outsider della politica come Obama una vera novità. La ricerca prosegue con l'analisi delle posizioni di Obama riguardo alla politica estera, che vengono messe a confronto con quelle della Clinton e di Edwards, e sulle opinioni circa la questione irachena in particolare. Un'altra questione determinante, nel caso di Obama, è quella della razza. Su tutti e tre i quotidiani viene affrontato il problema della cultura afroamericana, che sembra poter essere una discriminante per un candidato che, pur definendosi afroamericano, non discende dagli schiavi neri d'America. Dopodiché la ricerca spazia sull'importanza data ad altre tematiche che sono state oggetto di opinioni discordanti da parte dei candidati alla presidenza; vengono analizzati temi quali il progressivo indebolimento del sistema produttivo americano, l'aborto, i matrimoni gay e l'importanza dei finanziamenti alle campagne elettorali. Nella seconda parte della ricerca, quella che riguarda il 2008, l'analisi si concentra sul metodo con cui vengono ricostruite le due sfide determinati per Barack Obama: la prima contro Hillary Clinton e la seconda contro John McCain, per le elezioni presidenziali. Per quanto riguarda le primarie, vengono messi in relazione articoli che trattano differenti tematiche: le differenze tra Obama e la Clinton soprattutto riguardo al diverso di stile con cui portano avanti la propria campagna elettorale e le relative scorrettezze che lo staff di Hillary, con Bill in primo piano, attua nei confronti del senatore nero; sorge il grave inconveniente causato dal reverendo Wright nei confronti di Barack, che aveva dovuto prenderne le distanze e affrontare la questione attraverso il suo storico discorso sulla razza; infine, il tema della recessione economica che stava mettendo in crisi l'America e che andava condizionando sempre di più la scelta dei candidati alla Casa Bianca. Le primarie si concludono quindi con la vittoria di Obama e con Hillary costretta a dare l'endorsement al suo rivale. Anche gli articoli analizzati per la sfida presidenziale riguardano differenti tematiche: il tentativo di ottenere l'appoggio della destra evangelica da parte di entrambi i candidati; la questione della guerra in Iraq e Afghanistan; la scelta dei candidati alla vice presidenza, che si era tradotta per Obama in Joe Biden e per McCain in Sarah Palin, vero fenomeno mediatico che aveva attirato molti sostenitori ridando a McCain la speranza di poter battere Obama; infine, il crollo di Wall Street che aveva rimesso in gioco Obama. La ricerca termina con l'analisi che i quotidiani fanno dell'elezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/116522