The thesis focuses on the analysis of instruments for the protection of the principle of free competition in public procurement. In the first chapter it has been examined the evolution of the legal field on public procurement, focusing more on the central theme of the thesis, the competition, and how it is protected in the Antitrust Authority measures. The second chapter analyzes the different protections accorded to the competition: first, the administrative protection for the contrast of illegality, assured through the prohibition of connecting multiple participation, joint bidding by parties individually prequalified, the multi-reliance, and in particular forms of bid rigging; secondly it has been examined the antitrust protection, focusing on the coordination between firms; finally, it has been studied the criminal cases that threaten competition, and remedies/corrections provided by law. The third chapter focuses on a specific phenomenon that threatens competition, the Mafia, and it proceeds on an analysis of the anti-mafia legislation, up to the drafting of the anti-mafia Code, dated 2011. One of the methods by which the Mafia exercises its influence in public procurement is subcontracting: so it runs in the law evolution for the same. The fourth chapter focuses on the subcontract, analyzing the nature of the derivative contract and sub-processing, the relationships among those involved in it and their responsibilities, the remedies in civil law of subcontracting not authorized and the resolution for non-compliance. Particular emphasis is given to the study of sous-traitance in French legal order. The work concludes with the analysis, in chapter five, of the communications system and anti-mafia certificates, and some crimes that threaten the transparency of contracts, such as those provided for in Articles 416-bis, 513-bis, 353 and 354 of the Code penalty.
La tesi è incentrata sull'analisi degli strumenti di tutela del principio di libera concorrenza nell'ambito degli appalti pubblici. Nel primo capitolo viene presa in esame l'evoluzione della disciplina giuridica sui contratti pubblici, concentrandosi maggiormente sul tema centrale della tesi, la concorrenza, e su come essa sia tutelata nei provvedimenti dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Il secondo capitolo analizza le differenti tutele accordate alla concorrenza: innanzitutto, la tutela amministrativa per il contrasto delle illegittimità, garantita tramite il divieto di collegamento, di partecipazione plurima, di offerta congiunta da parte di soggetti singolarmente prequalificati, di avvalimento multiplo, ed in particolare le forme del c.d. bid rigging; in secondo luogo si esamina la tutela antitrust, incentrando l'indagine sul coordinamento tra imprese; infine vengono studiate dal punto di vista penale le fattispecie che minacciano la concorrenza, e i relativi rimedi previsti dall'ordinamento. Il terzo capitolo concentra l'attenzione su un fenomeno specifico che minaccia la concorrenza, la mafia, e procede all'analisi della normativa che lo contrasta, fino ad arrivare alla stesura del codice antimafia datato 2011. Uno dei metodi attraverso cui la mafia esercita la sua influenza negli appalti pubblici è il subappalto: si percorre quindi l'evoluzione normativa relativa allo stesso. Il quarto capitolo focalizza l'attenzione sul contratto di subappalto, analizzando la sua natura di subcontratto e di contratto derivato, i rapporti intercorrenti tra i soggetti in esso coinvolti e le loro eventuali responsabilità, i rimedi dal punto di vista civile al subappalto non autorizzato e la risoluzione per inadempimento. Particolare rilevanza viene assegnata allo studio della sous-traitance dell'ordinamento giuridico francese. Il lavoro si conclude con l'analisi, nel capitolo quinto, del sistema delle comunicazioni e certificazioni antimafia, e di alcuni reati che minacciano la trasparenza degli appalti, come quelli previsti agli articoli 416-bis, 513-bis, 353 e 354 del codice penale.
STRUMENTI DI TUTELA DELLA LIBERA CONCORRENZA NEGLI APPALTI PUBBLICI
BRETTO, ILARIA
2010/2011
Abstract
La tesi è incentrata sull'analisi degli strumenti di tutela del principio di libera concorrenza nell'ambito degli appalti pubblici. Nel primo capitolo viene presa in esame l'evoluzione della disciplina giuridica sui contratti pubblici, concentrandosi maggiormente sul tema centrale della tesi, la concorrenza, e su come essa sia tutelata nei provvedimenti dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Il secondo capitolo analizza le differenti tutele accordate alla concorrenza: innanzitutto, la tutela amministrativa per il contrasto delle illegittimità, garantita tramite il divieto di collegamento, di partecipazione plurima, di offerta congiunta da parte di soggetti singolarmente prequalificati, di avvalimento multiplo, ed in particolare le forme del c.d. bid rigging; in secondo luogo si esamina la tutela antitrust, incentrando l'indagine sul coordinamento tra imprese; infine vengono studiate dal punto di vista penale le fattispecie che minacciano la concorrenza, e i relativi rimedi previsti dall'ordinamento. Il terzo capitolo concentra l'attenzione su un fenomeno specifico che minaccia la concorrenza, la mafia, e procede all'analisi della normativa che lo contrasta, fino ad arrivare alla stesura del codice antimafia datato 2011. Uno dei metodi attraverso cui la mafia esercita la sua influenza negli appalti pubblici è il subappalto: si percorre quindi l'evoluzione normativa relativa allo stesso. Il quarto capitolo focalizza l'attenzione sul contratto di subappalto, analizzando la sua natura di subcontratto e di contratto derivato, i rapporti intercorrenti tra i soggetti in esso coinvolti e le loro eventuali responsabilità, i rimedi dal punto di vista civile al subappalto non autorizzato e la risoluzione per inadempimento. Particolare rilevanza viene assegnata allo studio della sous-traitance dell'ordinamento giuridico francese. Il lavoro si conclude con l'analisi, nel capitolo quinto, del sistema delle comunicazioni e certificazioni antimafia, e di alcuni reati che minacciano la trasparenza degli appalti, come quelli previsti agli articoli 416-bis, 513-bis, 353 e 354 del codice penale.File | Dimensione | Formato | |
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