La presente trattazione affronta diverse tematiche tra loro collegate. La prima parte del lavoro fornisce una visione generale sull'economia mondiale, sulla recente crisi e come questa abbia apportato sostanziali cambiamenti al contesto competitivo; viene infine presentato un possibile scenario macroeconomico per il periodo 2012-2020. La trattazione esaminerà le regole introdotte dal Comitato di Basilea, evidenziando gli effetti da esse prodotti sull'economia globale - in particolare, sul sistema bancario. Il momento congiunturale che stiamo attraversando ha riportato la massima attenzione sul problema del Credit Crunch: specialmente in sistemi produttivi come il nostro, caratterizzati da una ristretta compagine azionaria e quindi da scarse risorse finanziarie. L'eccessiva sottocapitalizzazione delle imprese è da sempre un limite per il sistema produttivo italiano; ma, nei momenti in cui gli istituti finanziari non concedono il credito, essa diventa un vero e proprio elemento determinante per la sopravvivenza dell'impresa. In un momento in cui lo spread tra Btp e Bund tedeschi registra livelli record, le banche preferiscono investire le proprie risorse in titoli di Stato ottenendo comunque margini elevati. Il governo italiano e gli organismi della UE sono quindi intervenuti con azioni volte a sciogliere la morsa creditizia, al fine di far ripartire il sistema produttivo italiano. L'Italia, in particolare, sta varando inoltre una serie di riforme: esse puntano a migliorare la solidità del sistema economico con l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, eliminando quello che possiamo definire ¿l'incentivo alla sottocapitalizzazione¿ dovuto ai benefici(soprattutto fiscali) derivanti dal debito. Il tema della concessione del credito sarà affrontato analizzando le tematiche del rating e dei sistemi di credit reporting, soffermandosi in particolare sulla Centrale Rischi. La seconda parte del lavoro sarà incentrata sull'individuazione di strumenti idonei ad accompagnare le imprese italiane fuori dalla crisi. Nella realtà le aggregazioni d'impresa non sono una novità; ma esse, nel contesto competitivo attuale, possono avere un ruolo strategico. Il tessuto produttivo italiano ed europeo è composto in prevalenza da imprese di piccole dimensioni, che scontano lo scarso potere contrattuale con gli istituti finanziari e l'impossibilità di internazionalizzarsi; se le PMI dovessero rimanere ancorate al territorio d'origine, in futuro verrebbero schiacciate dalla competizione post-globalizzazione. Si rendono quindi necessari interventi di apertura ed internazionalizzazione, attraverso il supporto sia delle aggregazioni di imprese sia degli istituti finanziari. In questo ambito è nato il Contratto di Rete: uno strumento innovativo, che potrebbe fornire le risposte necessarie. La trattazione si conclude con lo studio del distretto tessile - laniero di Biella. Attraverso l'analisi qualitativa e quantitativa di un campione rappresentativo di circa 200 imprese, si è cercato di individuarne lo stato di salute rispetto agli altri distretti della moda, in particolare quello tessile di Prato. L'obiettivo della trattazione è fornire un quadro generale della situazione italiana, tenendo presente che non è un compartimento a sé stante rispetto al sistema mondo, individuando le criticità che affliggono il sistema produttivo italiano e proponendo soluzioni atte a superarle.
Crisi finanziaria e accesso al credito: soluzioni per il sostentamento delle imprese
LETTIERI, VALERIA PAOLA FRANCESCA
2011/2012
Abstract
La presente trattazione affronta diverse tematiche tra loro collegate. La prima parte del lavoro fornisce una visione generale sull'economia mondiale, sulla recente crisi e come questa abbia apportato sostanziali cambiamenti al contesto competitivo; viene infine presentato un possibile scenario macroeconomico per il periodo 2012-2020. La trattazione esaminerà le regole introdotte dal Comitato di Basilea, evidenziando gli effetti da esse prodotti sull'economia globale - in particolare, sul sistema bancario. Il momento congiunturale che stiamo attraversando ha riportato la massima attenzione sul problema del Credit Crunch: specialmente in sistemi produttivi come il nostro, caratterizzati da una ristretta compagine azionaria e quindi da scarse risorse finanziarie. L'eccessiva sottocapitalizzazione delle imprese è da sempre un limite per il sistema produttivo italiano; ma, nei momenti in cui gli istituti finanziari non concedono il credito, essa diventa un vero e proprio elemento determinante per la sopravvivenza dell'impresa. In un momento in cui lo spread tra Btp e Bund tedeschi registra livelli record, le banche preferiscono investire le proprie risorse in titoli di Stato ottenendo comunque margini elevati. Il governo italiano e gli organismi della UE sono quindi intervenuti con azioni volte a sciogliere la morsa creditizia, al fine di far ripartire il sistema produttivo italiano. L'Italia, in particolare, sta varando inoltre una serie di riforme: esse puntano a migliorare la solidità del sistema economico con l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, eliminando quello che possiamo definire ¿l'incentivo alla sottocapitalizzazione¿ dovuto ai benefici(soprattutto fiscali) derivanti dal debito. Il tema della concessione del credito sarà affrontato analizzando le tematiche del rating e dei sistemi di credit reporting, soffermandosi in particolare sulla Centrale Rischi. La seconda parte del lavoro sarà incentrata sull'individuazione di strumenti idonei ad accompagnare le imprese italiane fuori dalla crisi. Nella realtà le aggregazioni d'impresa non sono una novità; ma esse, nel contesto competitivo attuale, possono avere un ruolo strategico. Il tessuto produttivo italiano ed europeo è composto in prevalenza da imprese di piccole dimensioni, che scontano lo scarso potere contrattuale con gli istituti finanziari e l'impossibilità di internazionalizzarsi; se le PMI dovessero rimanere ancorate al territorio d'origine, in futuro verrebbero schiacciate dalla competizione post-globalizzazione. Si rendono quindi necessari interventi di apertura ed internazionalizzazione, attraverso il supporto sia delle aggregazioni di imprese sia degli istituti finanziari. In questo ambito è nato il Contratto di Rete: uno strumento innovativo, che potrebbe fornire le risposte necessarie. La trattazione si conclude con lo studio del distretto tessile - laniero di Biella. Attraverso l'analisi qualitativa e quantitativa di un campione rappresentativo di circa 200 imprese, si è cercato di individuarne lo stato di salute rispetto agli altri distretti della moda, in particolare quello tessile di Prato. L'obiettivo della trattazione è fornire un quadro generale della situazione italiana, tenendo presente che non è un compartimento a sé stante rispetto al sistema mondo, individuando le criticità che affliggono il sistema produttivo italiano e proponendo soluzioni atte a superarle.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
330356_tesimagistralelettierivaleriamatr330356.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.67 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.67 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/116406