L'idea di occuparmi della Neet Generation (acronimo di Not in Education, Employment or Training) nasce da un'attenta riflessione che ho condotto in questi anni non solo sulla base della mia esperienza personale, ma anche attraverso il confronto con i miei coetanei. Sempre più spesso, in questo periodo di crisi, la difficoltà dei giovani nel trovare lavoro è stata definita dalla società come mancanza di volontà o poco spirito di iniziativa. In molti casi non è sempre così; questa condizione di malessere ha contribuito a creare tra i giovani, anche tra i più volenterosi, la perdita di competitività che ha accentuato la dispersione scolastica e la poca fiducia nella meritocrazia e nella ricerca di un lavoro.Nel primo capitolo, analizzo l'etimologia dell'espressione neet generation e traccio una carta d'identità dei giovani tra i 15 e i 29 anni che fanno parte di questo fenomeno sociale. Ho analizzato inoltre i dati sull'occupazione giovanile a livello nazionale ed Europeo tratti dalle rilevazioni Eurostat degli ultimi anni. Questo processo generazionale è ormai diventato un fenomeno culturale che ha portato i giovani ai margini del mercato lavorativo. Nel secondo capitolo invece la mia ricerca si focalizza sulla realtà della Provincia di Cuneo. Analizzando le politiche e le risorse della mia zona, attraverso interviste in profondità effettuate con giovani dai 15 ai 29 anni (esclusivamente non occupati), ho cercato di rilevare le esigenze degli under 30 mettendole in relazione con le loro competenze, il loro vissuto, le motivazioni e i significati che attribuiscono alla loro condizione.Nella cassetta degli attrezzi uno strumento per me fondamentale sarà l'ausilio di una traccia da me elaborata attraverso la quale ho delineato un profilo del fenomeno Neet a Cuneo e provincia.

I Neet: un'indagine empirica a Cuneo

MARAVIGNA, EUGENIO
2014/2015

Abstract

L'idea di occuparmi della Neet Generation (acronimo di Not in Education, Employment or Training) nasce da un'attenta riflessione che ho condotto in questi anni non solo sulla base della mia esperienza personale, ma anche attraverso il confronto con i miei coetanei. Sempre più spesso, in questo periodo di crisi, la difficoltà dei giovani nel trovare lavoro è stata definita dalla società come mancanza di volontà o poco spirito di iniziativa. In molti casi non è sempre così; questa condizione di malessere ha contribuito a creare tra i giovani, anche tra i più volenterosi, la perdita di competitività che ha accentuato la dispersione scolastica e la poca fiducia nella meritocrazia e nella ricerca di un lavoro.Nel primo capitolo, analizzo l'etimologia dell'espressione neet generation e traccio una carta d'identità dei giovani tra i 15 e i 29 anni che fanno parte di questo fenomeno sociale. Ho analizzato inoltre i dati sull'occupazione giovanile a livello nazionale ed Europeo tratti dalle rilevazioni Eurostat degli ultimi anni. Questo processo generazionale è ormai diventato un fenomeno culturale che ha portato i giovani ai margini del mercato lavorativo. Nel secondo capitolo invece la mia ricerca si focalizza sulla realtà della Provincia di Cuneo. Analizzando le politiche e le risorse della mia zona, attraverso interviste in profondità effettuate con giovani dai 15 ai 29 anni (esclusivamente non occupati), ho cercato di rilevare le esigenze degli under 30 mettendole in relazione con le loro competenze, il loro vissuto, le motivazioni e i significati che attribuiscono alla loro condizione.Nella cassetta degli attrezzi uno strumento per me fondamentale sarà l'ausilio di una traccia da me elaborata attraverso la quale ho delineato un profilo del fenomeno Neet a Cuneo e provincia.
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