Il carcinoma colon-rettale è uno delle principali cause di decesso per tumore nel mondo occidentale e circa il 50% dei pazienti muore durante la fase metastatica della malattia. La resenzione chirurgica del tumore è il solo trattamento potenzialmente curativo nelle fasi iniziali. La radioterapia e la chemioterapia talvolta, danno un beneficio clinico limitato. La ricerca di meccanismi alternativi di inibizione della crescita tumorale ha consentito lo sviluppo di nuove terapie che mirano a migliorare la possibilità di cura di questo tumore. In associazione a regimi polichemioterapici sono ormai entrati nella pratica clinica del trattamento colon-rettale metastatico anche farmaci a a bersaglio molecolare quali gli anticorpi monoclonali diretti contro il vascular endothelial growth factor (VEGF) bevacizumab oppure diretti contro l'Epiderma Growth Factor Receptor (EGFR) quali cetuximab e panitumumab. E' stato riscontrato che nei pazienti che presentano specifiche mutazioni puntiformi del gene KRAS, in particolare a livello dei codoni 12, 13 o 61 il trattamento con inibitori di EGFR risulta inefficace. La presenza di mutazioni di KRAS risulta essere un fattore predittivo di risposta per le terapie con anticorpi monoclonali cetuximab e panitumumab. Le basi molecolari della risposta ai regimi polichemioterapici attualmente in uso per il trattamento del carcinoma colon-rettale metastatico sono complesse, e coinvolgono processi multipli e corrispondenti pathways e networks cellulari tra i quali il sitema enzimatico di riparo del danno al DNA fra i quali il mismatch repair. Al momento non è noto se e in quale misura le mutazioni del gene KRAS possano influenzare il grado di risposta e sensibilità alla polichemioterapia contenente platino. L'obiettivo principale di questo lavoro è l'identificazione di mutazioni nell'esone 2 del gene KRAS in una casistica di pazienti affetti da carcinoma colon-rettale metastatico trattati con regimi polichemioterapici contenenti il platino e metastasectomia epatica e l'analisii del valore predittivo e prognostico della presenza di tali mutazioni. E' stata analizzata una casistica omogenea di 49 carcinomi colon-rettali in 30 uomini e 19 donne di età compresa tra i 33 e 85 anni (mediana 65 anni). I pazienti sono stati sottoposti a trattamento FOLFOX ( 5-fluorouracile, acido folinico e oxaliplatino) adiuvante o neoadiuvante con metasectomia. Dal tessuto tumorale fissato in formalina e incluso in paraffina secondo le normali procedure isto-patologiche è stato estratto il DNA genomico, amplificata la sequenza corrispondente all'esone 2 del gene KRAS e sottoposta a purificazione e sequenziamento secondo il metodo Sanger. Sono stati trovati 16 (32%) pazienti con KRAS mutato e 36 pazienti con KRAS wild type. Dall'analisi dei cromatogrammi sono state evidenziate le seguenti mutazioni: 2 pazienti presentano la mutazione G13D; 3 pazienti la mutazione G12D ; 7 pazienti la G12V; un solo paziente la G12S; e un altro paziente la G12A; un solo paziente presenta una mutazione dell'esone 2, a livello del codone 12 con sostituzione di una Glicina con una Cisteinaaltro la G12C; e infine un altro la G12R. Si tratta di mutazioni già precedentemente descritte in letteratura. Tenendo conto della classificazione istopatologia relativa a ciascun paziente, si è notato che i pazienti presentanti KRAS mutato sono caratterizzati da un tumore colon-rettale moderatamente differenziato (G2) o scarsamente differenziato (G3), presentante occasi
Analisi del valore predittivo e prognostico delle mutazioni dell'oncogene KRAS in pazienti affetti da carcinoma colorettale con metastasi epatiche.
MERCURIO, ANNALISA
2010/2011
Abstract
Il carcinoma colon-rettale è uno delle principali cause di decesso per tumore nel mondo occidentale e circa il 50% dei pazienti muore durante la fase metastatica della malattia. La resenzione chirurgica del tumore è il solo trattamento potenzialmente curativo nelle fasi iniziali. La radioterapia e la chemioterapia talvolta, danno un beneficio clinico limitato. La ricerca di meccanismi alternativi di inibizione della crescita tumorale ha consentito lo sviluppo di nuove terapie che mirano a migliorare la possibilità di cura di questo tumore. In associazione a regimi polichemioterapici sono ormai entrati nella pratica clinica del trattamento colon-rettale metastatico anche farmaci a a bersaglio molecolare quali gli anticorpi monoclonali diretti contro il vascular endothelial growth factor (VEGF) bevacizumab oppure diretti contro l'Epiderma Growth Factor Receptor (EGFR) quali cetuximab e panitumumab. E' stato riscontrato che nei pazienti che presentano specifiche mutazioni puntiformi del gene KRAS, in particolare a livello dei codoni 12, 13 o 61 il trattamento con inibitori di EGFR risulta inefficace. La presenza di mutazioni di KRAS risulta essere un fattore predittivo di risposta per le terapie con anticorpi monoclonali cetuximab e panitumumab. Le basi molecolari della risposta ai regimi polichemioterapici attualmente in uso per il trattamento del carcinoma colon-rettale metastatico sono complesse, e coinvolgono processi multipli e corrispondenti pathways e networks cellulari tra i quali il sitema enzimatico di riparo del danno al DNA fra i quali il mismatch repair. Al momento non è noto se e in quale misura le mutazioni del gene KRAS possano influenzare il grado di risposta e sensibilità alla polichemioterapia contenente platino. L'obiettivo principale di questo lavoro è l'identificazione di mutazioni nell'esone 2 del gene KRAS in una casistica di pazienti affetti da carcinoma colon-rettale metastatico trattati con regimi polichemioterapici contenenti il platino e metastasectomia epatica e l'analisii del valore predittivo e prognostico della presenza di tali mutazioni. E' stata analizzata una casistica omogenea di 49 carcinomi colon-rettali in 30 uomini e 19 donne di età compresa tra i 33 e 85 anni (mediana 65 anni). I pazienti sono stati sottoposti a trattamento FOLFOX ( 5-fluorouracile, acido folinico e oxaliplatino) adiuvante o neoadiuvante con metasectomia. Dal tessuto tumorale fissato in formalina e incluso in paraffina secondo le normali procedure isto-patologiche è stato estratto il DNA genomico, amplificata la sequenza corrispondente all'esone 2 del gene KRAS e sottoposta a purificazione e sequenziamento secondo il metodo Sanger. Sono stati trovati 16 (32%) pazienti con KRAS mutato e 36 pazienti con KRAS wild type. Dall'analisi dei cromatogrammi sono state evidenziate le seguenti mutazioni: 2 pazienti presentano la mutazione G13D; 3 pazienti la mutazione G12D ; 7 pazienti la G12V; un solo paziente la G12S; e un altro paziente la G12A; un solo paziente presenta una mutazione dell'esone 2, a livello del codone 12 con sostituzione di una Glicina con una Cisteinaaltro la G12C; e infine un altro la G12R. Si tratta di mutazioni già precedentemente descritte in letteratura. Tenendo conto della classificazione istopatologia relativa a ciascun paziente, si è notato che i pazienti presentanti KRAS mutato sono caratterizzati da un tumore colon-rettale moderatamente differenziato (G2) o scarsamente differenziato (G3), presentante occasiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/116246