Lo scopo dello studio è di indagare la correlazione presente tra la dieta e il livello di metilazione del DNA in uno studio caso-controllo sull'infarto del miocardio (Studio EPICOR) inserito nella coorte EPIC-Italia. A tale scopo è stata effettuata una selezione di 150 soggetti affetti da infarto miocardico (casi) e 150 soggetti sani (controlli), selezionati dallo studio EPIC. Per entrambi i gruppi sono state effettuate delle analisi di metilazione genome-wide; in seguito sono stati selezionati 18 geni coinvolti nel pathway del One Carbon Metabolism e del pathway dell'Omocisteina. Su tali geni sono state eseguite analisi statistiche per valutare i livelli di metilazione nei due gruppi, per valutare i livelli di assunzione di alimenti e nutrienti con la dieta e per individuare possibili correlazioni tra i livelli di assunzione di alimenti/nutrienti e il grado di metilazione di questi geni. Sono stati analizzati i differenti livelli di assunzione di alimenti e nutrienti nei casi e controlli: nel gruppo dei controlli si evidenzia aumento dei consumi statisticamente significativo di vegetali a frutto, vegetali a radice, legumi, olio di oliva e the e un minore consumo di carni conservate, crostacei/molluschi e caffè. Nelle analisi effettuate sui livelli di assunzione dei nutrienti, è emerso che vi è un aumentato intake di folati, beta carotene e fibra nel gruppo dei controlli rispetto ai casi. I risultati ottenuti dalle analisi sui livelli di metilazione dei geni hanno riportato una serie di dati statisticamente significativi (p<0.001) che dimostrano una generale ipometilazione della regione del promotore dei geni nel gruppo dei casi rispetto al gruppo dei controlli. Successivamente è stata effettuata una correlazione utilizzando i dati significativi ottenuti dalle analisi sui consumi di alimenti e nutrienti e quelli ottenuti dalle analisi di metilazione dei geni nel gruppo dei controlli. Si osserva una correlazione negativa tra il consumo di carne conservata e il livello di metilazione del gene AHCY, dato in linea con l'ipometilazione nei casi associata a livelli di consumo più elevati di tale alimento. Altri dati significativi riguardano la correlazione positiva tra il brodo e il the con tre geni, CBS, MTHFD e RFC1; anche in questi casi i dati sono in linea con un'ipermetilazione generalizzata dei controlli associata a consumi più elevati di tali alimenti. Le stesse correlazioni sono state eseguite per fibra, acido folico e beta-carotene; anche per i nutrienti si sono osservate correlazioni positive tra i maggiori consumi nel gruppo dei controlli ed un maggiore livello di metilazione nella regione promotore dei geni AHCY, MTHFD, SHMT1 e VEGF. E' stato costruito uno Score individuale per valutare il grado di metilazione globale delle isole CpG selezionate, tale score è un altro strumento per evidenziare il differente grado di metilazione nei due gruppi di studio; le analisi di regressione logistica evidenziano un aumento del rischio d'infarto del miocardio al diminuire dei livelli di metilazione stessi. I risultati ottenuti permettono di affermare che vi sia una generale ipometilazione del DNA nel gruppo dei casi; possiamo ipotizzare che tale ipometilazione sia lo specchio di un'ipometilazione generalizzata e globale del DNA dei soggetti affetti da infarto del miocardio.

METILAZIONE, ALIMENTAZIONE E RISCHIO DI INFARTO: UNO STUDIO CASO-CONTROLLO INNESTATO NELLA COORTE EPIC-ITALIA

VALLE, CRISTIAN
2010/2011

Abstract

Lo scopo dello studio è di indagare la correlazione presente tra la dieta e il livello di metilazione del DNA in uno studio caso-controllo sull'infarto del miocardio (Studio EPICOR) inserito nella coorte EPIC-Italia. A tale scopo è stata effettuata una selezione di 150 soggetti affetti da infarto miocardico (casi) e 150 soggetti sani (controlli), selezionati dallo studio EPIC. Per entrambi i gruppi sono state effettuate delle analisi di metilazione genome-wide; in seguito sono stati selezionati 18 geni coinvolti nel pathway del One Carbon Metabolism e del pathway dell'Omocisteina. Su tali geni sono state eseguite analisi statistiche per valutare i livelli di metilazione nei due gruppi, per valutare i livelli di assunzione di alimenti e nutrienti con la dieta e per individuare possibili correlazioni tra i livelli di assunzione di alimenti/nutrienti e il grado di metilazione di questi geni. Sono stati analizzati i differenti livelli di assunzione di alimenti e nutrienti nei casi e controlli: nel gruppo dei controlli si evidenzia aumento dei consumi statisticamente significativo di vegetali a frutto, vegetali a radice, legumi, olio di oliva e the e un minore consumo di carni conservate, crostacei/molluschi e caffè. Nelle analisi effettuate sui livelli di assunzione dei nutrienti, è emerso che vi è un aumentato intake di folati, beta carotene e fibra nel gruppo dei controlli rispetto ai casi. I risultati ottenuti dalle analisi sui livelli di metilazione dei geni hanno riportato una serie di dati statisticamente significativi (p<0.001) che dimostrano una generale ipometilazione della regione del promotore dei geni nel gruppo dei casi rispetto al gruppo dei controlli. Successivamente è stata effettuata una correlazione utilizzando i dati significativi ottenuti dalle analisi sui consumi di alimenti e nutrienti e quelli ottenuti dalle analisi di metilazione dei geni nel gruppo dei controlli. Si osserva una correlazione negativa tra il consumo di carne conservata e il livello di metilazione del gene AHCY, dato in linea con l'ipometilazione nei casi associata a livelli di consumo più elevati di tale alimento. Altri dati significativi riguardano la correlazione positiva tra il brodo e il the con tre geni, CBS, MTHFD e RFC1; anche in questi casi i dati sono in linea con un'ipermetilazione generalizzata dei controlli associata a consumi più elevati di tali alimenti. Le stesse correlazioni sono state eseguite per fibra, acido folico e beta-carotene; anche per i nutrienti si sono osservate correlazioni positive tra i maggiori consumi nel gruppo dei controlli ed un maggiore livello di metilazione nella regione promotore dei geni AHCY, MTHFD, SHMT1 e VEGF. E' stato costruito uno Score individuale per valutare il grado di metilazione globale delle isole CpG selezionate, tale score è un altro strumento per evidenziare il differente grado di metilazione nei due gruppi di studio; le analisi di regressione logistica evidenziano un aumento del rischio d'infarto del miocardio al diminuire dei livelli di metilazione stessi. I risultati ottenuti permettono di affermare che vi sia una generale ipometilazione del DNA nel gruppo dei casi; possiamo ipotizzare che tale ipometilazione sia lo specchio di un'ipometilazione generalizzata e globale del DNA dei soggetti affetti da infarto del miocardio.
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