Il riconoscimento delle espressioni facciali è spesso compromesso nei pazienti con trauma cranico; tale deficit incide negativamente sul funzionamento sociale. Nel presente lavoro si intende verificare se in un gruppo di pazienti con trauma cranio-encefalico vi è una compromissione del riconoscimento di espressioni e microespressioni facciali (espressioni estremamente brevi che rivelano la reale emozione di un soggetto quando questi vuole nasconderla). Le prestazioni di 15 pazienti ad un test di riconoscimento delle espressioni e ad un test di riconoscimento delle microespressioni sono state confrontate con quelle di un gruppo di 15 soggetti sani, misurando sia l'accuratezza delle risposte che i tempi di reazione agli stimoli. Sono state poi ricercate eventuali correlazioni tra alcune variabili riguardanti il trauma (sede della lesione, tempo intercorso dal trauma e punteggio ottenuto al Trial Making Test) e i risultati ottenuti dai pazienti ad entrambi i test. Risultati: la prestazione dei pazienti è risultata significativamente inferiore a quella dei soggetti sani sia per quanto riguarda il riconoscimento delle espressioni che per quello delle microespressioni. Per quanto riguarda i tempi di reazione, la differenza tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo non è risultata significativa. Viene poi proposto un training per pazienti con difficoltà nel riconoscimento delle espressioni e delle microespressioni.
Il riconoscimento di espressioni e microespressioni facciali in pazienti con trauma cranio-encefalico
SPERTI, CHIARA
2010/2011
Abstract
Il riconoscimento delle espressioni facciali è spesso compromesso nei pazienti con trauma cranico; tale deficit incide negativamente sul funzionamento sociale. Nel presente lavoro si intende verificare se in un gruppo di pazienti con trauma cranio-encefalico vi è una compromissione del riconoscimento di espressioni e microespressioni facciali (espressioni estremamente brevi che rivelano la reale emozione di un soggetto quando questi vuole nasconderla). Le prestazioni di 15 pazienti ad un test di riconoscimento delle espressioni e ad un test di riconoscimento delle microespressioni sono state confrontate con quelle di un gruppo di 15 soggetti sani, misurando sia l'accuratezza delle risposte che i tempi di reazione agli stimoli. Sono state poi ricercate eventuali correlazioni tra alcune variabili riguardanti il trauma (sede della lesione, tempo intercorso dal trauma e punteggio ottenuto al Trial Making Test) e i risultati ottenuti dai pazienti ad entrambi i test. Risultati: la prestazione dei pazienti è risultata significativamente inferiore a quella dei soggetti sani sia per quanto riguarda il riconoscimento delle espressioni che per quello delle microespressioni. Per quanto riguarda i tempi di reazione, la differenza tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo non è risultata significativa. Viene poi proposto un training per pazienti con difficoltà nel riconoscimento delle espressioni e delle microespressioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/115983