The Autism Spectrum Disorder (DSA) is part of Pervasive Developmental Disorder nosographic category, and it is defined as a behavioral syndrome caused by a biologically determined developmental disorder. A biological marker, that permit the diagnosis of this disorder, does not exist; for this reason DSA diagnosis is based exclusively on observation and evaluation of behavior. The key symptom triad of autistic behavior consists of impairment of social interaction, impairment of both verbal and nonverbal communication, and a range of small and stereotyped interests and activities. Usually these symptoms are detectable within the second or the third year of age. The first aim of this thesis is to reach a deeper understanding of DSA, from its definition, continuing through the various theories about the causative mechanisms, with reference to three main areas of research, that is the interpretation of clinical models, the neurobiological basis and causal factors. Next to the explanation of the diagnostic criteria of DSM-IV and ICD-10, it is emphasize the importance of early diagnosis and its return to the parents, who turn out to be vital partners in the rehabilitation of their child with autism. The second aim of this thesis is to analyze the issue of comorbidity, explaining the problems more closely associated with autism, such as Mental Retardation, Epilepsy, the Fragile X Syndrome and Tuberous Sclerosis. Aware of the assumption that there is no cure for DSA, or a global consensus on the most effective kind of intervention, in my thesis I have chosen to consider some rehabilitation models of cognitive-behavioral intervention used by psychoeducational intervention. In the international literature, models that find more consensus are: the Alternative Augmentative Communication (CAA), a clinical practice that attempts to compensate disabilities of communication, and Applied Behavior Analysis (ABA), a practice based on observation of behaviour as a departure for the design and the implementation of interventions aimed at changing inappropriate behavior and learning new skills. Regarding intervention's strategies, the program has been recognized worldwide as the most effective, it was developed by Division ¿Treatment and Education of Autistic Related Communication Handicapped Children¿ (TEACCH) University of North Carolina. To sum up, I have focused my attention on the potential role could take Psychiatric Rehabilitation Therapist in a prospective of integration of services, and of intervention to improve skills and quality of life of a child with DSA.
Il Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) fa parte della categoria nosografica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, ed è definito come una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato. Ad oggi sembra non esistere un marker biologico che permetta la diagnosi di questo disturbo; per questo motivo la diagnosi di DSA è basata esclusivamente sull'osservazione e sulla valutazione del comportamento. La triade sintomatologica fondamentale del comportamento autistico è costituita dalla compromissione dell'interazione sociale, dall'alterazione della comunicazione sia verbale che non verbale, e da un repertorio ridotto e stereotipato di interessi ed attività. Normalmente questi sintomi sono rilevabili entro il secondo o terzo anno di età. Il primo obiettivo di questa tesi è di arrivare a una comprensione più profonda del Disturbo dello Spettro Autistico, a partire dalla sua definizione, proseguendo attraverso le diverse teorie riguardo i meccanismi eziopatogenetici, con riferimento a tre aree di ricerca principali, ossia i modelli interpretativi della clinica, le basi neurobiologiche e i fattori causali. Accanto alla spiegazione dei criteri diagnostici del DSM-IV e dell'ICD-10, viene sottolineata l'importanza della diagnosi precoce e la sua restituzione ai genitori, i quali risultano essere collaboratori fondamentali nel percorso riabilitativo del loro bambino con autismo. Il secondo obiettivo di questa tesi è approfondire il tema della comorbidità, spiegando i disturbi più strettamente associati all'autismo, quali il Ritardo Mentale, l'Epilessia, la Sindrome dell'X Fragile e la Sclerosi Tuberosa. Consapevole del presupposto che non esiste una cura per il Disturbo dello Spettro Autistico, nè un consenso globale su quale sia l'intervento più efficace, nella mia tesi ho scelto di prendere in considerazione alcuni modelli riabilitativi cognitivo-comportamentali di cui si avvale l'intervento psicoeducativo. I modelli che maggiormente trovano spazio nella letteratura internazionale sono la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), pratica clinica che cerca di compensare le disabilità della comunicazione; e l'Analisi Applicata del Comportamento (ABA), pratica fondata sull'osservazione del comportamento come punto di partenza per la progettazione ed attuazione di interventi mirati al cambiamento di comportamenti inadeguati e all'apprendimento di nuove abilità. Per quanto riguarda le strategie di intervento, il programma che è stato riconosciuto a livello mondiale come il più efficace, è quello elaborato dalla Division TEACCH (Treatment and Education of Autistic Related Communication Handicapped Children) dell'Università del Nord Carolina. La Division TEACCH ha elaborato un sistema di interventi lungo tutto l'arco della vita della persona autistica, con strategie di intervento basate sulle caratteristiche e sui punti di forza di questi bambini. In conclusione ho focalizzato la mia attenzione sul potenziale ruolo che potrebbe assumere il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica in una prospettiva di integrazione dei servizi e degli interventi volti a un miglioramento delle abilità e della qualità della vita di un bambino con Disturbo dello Spettro Autistico.
Disturbo dello Spettro Autistico e Strategie di Intervento
LANZARINI, ANNA
2010/2011
Abstract
Il Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) fa parte della categoria nosografica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, ed è definito come una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato. Ad oggi sembra non esistere un marker biologico che permetta la diagnosi di questo disturbo; per questo motivo la diagnosi di DSA è basata esclusivamente sull'osservazione e sulla valutazione del comportamento. La triade sintomatologica fondamentale del comportamento autistico è costituita dalla compromissione dell'interazione sociale, dall'alterazione della comunicazione sia verbale che non verbale, e da un repertorio ridotto e stereotipato di interessi ed attività. Normalmente questi sintomi sono rilevabili entro il secondo o terzo anno di età. Il primo obiettivo di questa tesi è di arrivare a una comprensione più profonda del Disturbo dello Spettro Autistico, a partire dalla sua definizione, proseguendo attraverso le diverse teorie riguardo i meccanismi eziopatogenetici, con riferimento a tre aree di ricerca principali, ossia i modelli interpretativi della clinica, le basi neurobiologiche e i fattori causali. Accanto alla spiegazione dei criteri diagnostici del DSM-IV e dell'ICD-10, viene sottolineata l'importanza della diagnosi precoce e la sua restituzione ai genitori, i quali risultano essere collaboratori fondamentali nel percorso riabilitativo del loro bambino con autismo. Il secondo obiettivo di questa tesi è approfondire il tema della comorbidità, spiegando i disturbi più strettamente associati all'autismo, quali il Ritardo Mentale, l'Epilessia, la Sindrome dell'X Fragile e la Sclerosi Tuberosa. Consapevole del presupposto che non esiste una cura per il Disturbo dello Spettro Autistico, nè un consenso globale su quale sia l'intervento più efficace, nella mia tesi ho scelto di prendere in considerazione alcuni modelli riabilitativi cognitivo-comportamentali di cui si avvale l'intervento psicoeducativo. I modelli che maggiormente trovano spazio nella letteratura internazionale sono la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), pratica clinica che cerca di compensare le disabilità della comunicazione; e l'Analisi Applicata del Comportamento (ABA), pratica fondata sull'osservazione del comportamento come punto di partenza per la progettazione ed attuazione di interventi mirati al cambiamento di comportamenti inadeguati e all'apprendimento di nuove abilità. Per quanto riguarda le strategie di intervento, il programma che è stato riconosciuto a livello mondiale come il più efficace, è quello elaborato dalla Division TEACCH (Treatment and Education of Autistic Related Communication Handicapped Children) dell'Università del Nord Carolina. La Division TEACCH ha elaborato un sistema di interventi lungo tutto l'arco della vita della persona autistica, con strategie di intervento basate sulle caratteristiche e sui punti di forza di questi bambini. In conclusione ho focalizzato la mia attenzione sul potenziale ruolo che potrebbe assumere il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica in una prospettiva di integrazione dei servizi e degli interventi volti a un miglioramento delle abilità e della qualità della vita di un bambino con Disturbo dello Spettro Autistico.File | Dimensione | Formato | |
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